L’ordinanza del 1° aprile 2022 del Ministero della Salute contiene le nuove linee guida per le attività economiche tra cui sale scommesse, casinò, sale bingo e sale giochi. Vediamo quali misure sono state adottate.
La Gazzetta Ufficiale della Repubblica Italiana ha pubblicato, pochi giorni fa, le “Linee guida per la ripresa delle attività economiche e sociali”. Le indicazioni si applicano a sale bingo, casinò, sale scommesse e sale giochi e si occupano anche delle attività complementari tra cui la ristorazione. Questo tipo di linee guida segue, con attenzione, i protocolli già usati (e ancora in uso) per la riapertura calmierata post chiusura in lockdown, chiusura che (certamente) ha cambiato le abitudini degli appassionati di gioco d’azzardo in tutto il nostro paese.
Infatti, le opportunità online sono tra le preferite tra scommettitori e giocatori e anche coloro che sono sempre stati dubbiosi sull’uso delle piattaforme online si sono ritrovati a scoprire la grande comodità del gioco tramite pc o device mobile. Le promozioni delle scommesse online, così come i bonus che sono frequentissimi tra gli operatori del web, sono ancora di più un incentivo a registrarsi sui siti e ad aprire un conto gioco, sempre che ci si trovi su piattaforme legali, quindi sotto l’egida dell’Agenzia Dogane e Monopoli (ex AAMS) che è l’organo preposto dalla Stato Italiano a controllo del settore gioco e scommesse. Ma vediamo quali sono le misure da adottare negli esercizi fisici.
Linee guida da adottare negli esercizi fisici
In un mondo che, dopo la pandemia, si sta aprendo di nuovo ai viaggi e alle opportunità della vita ci sembra giusto provare a ritrovare una normalità insperata anche nei luoghi preposti al gioco e alle scommesse che sono tantissimi e sono presenti in tutto il nostro Paese. Vediamo cosa serve per tornare a giocare dal vivo. Nel dettaglio si deve, tra le prime cose: riorganizzare gli spazi e la collocazione delle apparecchiature (terminali, apparecchi VLT/AWP, tavoli da bingo, giochi, ecc.) per garantire un accesso ordinato e non creare assembramenti e code; se possibile organizzare percorsi per l’entrata e l’uscita separati: privilegiare spazi esterni dove possibile; favorire il pagamento con carta privilegiandolo al pagamento in contanti.
Ancora: garantire l’igienizzazione degli ambienti (con attenzione alle superfici più toccate, ai servizi igienici e alle tastiere, aree ristoro, distributori automatici, ecc.). Ogni ora, poi, è necessario pulire le superfici di gioco che sono a contatto con le mani (maniglie, pulsantiere, ecc). Per le attività condivise (giochi da tavolo, bocce, biliardo) è meglio adottare misure che riducano il numero di persone che usano gli stessi oggetti (squadre fisse, turni di gioco differenti, ecc.). Utilizzare, sempre, la mascherina FFP2 o la chirurgica (all’interno delle sale) e disinfettare le mani ogni nuovo gioco.
Altre misure cautelative
I piani di lavoro, i tavoli e ogni oggetto che viene usato deve essere disinfettato prima e dopo ogni utilizzo. Ma, per quanto riguarda (ad esempio) le carte da gioco (che non possono essere disinfettate in maniera puntuale) c’è un protocollo molto chiaro: utilizzare la mascherina, rispetto della distanza di almeno un metro tra i giocatori, igienizzazione frequente delle mani. Si consiglia, inoltre, di cambiare spesso mazzi di carte con nuovi mazzi.
Insomma, ci sembra chiaro da tutte queste regole (sacrosante perché volte al miglioramento di uno stato che non è più di emergenza ma che, comunque, è a rischio forte di contagio) possano portare il giocatore a non voler sottostare a un protocollo così rigido ma di giocare online con maggiore serenità. Certo è che l’adrenalina di un gioco live è differente da quella che si può provare da casa o ovunque ci si trovi per giocare. Ma, va anche sottolineato, che sono tante le persone che, durante questi due anni di pandemia, si sono trovate bene sul web e che, probabilmente, continueranno a giocare solo sul web senza ritornare nei luoghi fisici. Noi ci auspichiamo, invece, un ritorno alla normalità anche negli spazi dedicati al gioco per permettere ai lavoratori (già vessati da due anni di cassa integrazione nella migliore delle ipotesi) di poter tornare a vivere del loro lavoro e a svolgerlo con assiduità, senza più preoccupazioni di sorta per il loro futuro professionale.