Le varietà dell’olio extravergine di oliva in Italia sono circa 500, ognuna diversa per caratteristiche, sapore e profumi. Ciò è dato dalla varietà morfologica del territorio italiano e dal clima variegato che si può incontrare lungo lo stivale.

L’olio extravergine d’oliva nell’Italia settentrionale

Sono 5 le regioni del nord Italia che vantano una produzione di olio d’oliva di gran pregio, anche se l’area destinata alla coltivazione delle olive è di gran lunga inferiore a quella del centro e del sud dello stivale.

L’olio extravergine d’oliva ligure

E’ la Liguria la regione che può vantare la produzione qualitativamente più pregiata grazie anche alle condizioni climatiche che favoriscono la produzione di olive di altissima qualità.

Lungo tutta la riviera ligure di Levante e di Ponente le coltivazioni di olivi, oltre a donare splendidi prodotti, fanno da scenario naturale ad una delle più belle zone d’Italia.

Dalle Cinque terre, passando per Genova e arrivando a San Remo e Ventimiglia si possono assaggiare splendide portate tipiche della cucina ligure, impreziosite dall’olio locale.

La Taggiasca e la Pignola sono due tipi di cultivar che danno vita ad un olio di grande sapidità, con un gusto equilibrato e dolce che cambia secondo la zona di produzione.

 La dop della Liguria è appunto denominata Riviera ligure ed è prodotta in tutta la regione. E’ uno degli ingredienti principali del notissimo pesto alla genovese.

L’olio extravergine d’oliva della regione Emilia Romagna

L’Emilia Romagna, pur non vantando una coltivazione di olivi intensiva è accreditata con prodotti di alta qualità.

Le zone in cui è possibile trovare ottimo olio, sono quelle intorno Rimini e Cesena e al confine con la Toscana, dove si produce la Dop Brisighella, che da vita ad un olio dal gusto molto forte e strutturato, con spiccati profumi di erbe ed ortaggi.

Gli oli della Lombardia

 In Lombardia la produzione di olii, che avviene ancora in vecchi frantoi, si concentra sulle rive del Lago di Garda e degli altri laghi lombardi.

 E’ il clima a favorire la crescita rigogliosa di alcune cultivar tra cui le più pregiate sono Leccino e Frantoio.

Sul lago di Garda la dop da vita ad un olio carico dal colore giallo intenso e con sfumature alla mandorla.

Meno importante la produzione di olio nelle regioni del Friuli Venezia Giulia e del Veneto, dove è possibile, comunque, gustare particolari selezioni prodotte dalle aziende locali con tecniche di raccolta e di produzione che danno vita ad un olio molto ricercato.

L’ olio extravergine d’oliva nell’Italia centrale

Sui dolci declivi delle colline del centro Italia, le piante di olivo sono precedenti agli insediamenti umani.

Gli oli extravergine d’oliva della regione Lazio

Nel Lazio la presenza degli olivi è datata intorno all’anno mille avanti Cristo.

Proprio il Lazio, del resto può vantare tre preziose dop, l’olio Sabina e l’olio Canino e la dop Ciociaria, quest’ultima dal sapore più corposo, ottimo per le carni, mentre la Sabina e la Canino hanno un gusto più delicato, ottimo per condire il pesce e le verdure.

L’olio extravergine d’oliva della regione Umbria

In Umbria, le zone dop sono 5 e coprono tutta le regione. A Nord, nella provincia di Perugia si produce la dop dei Colli del Trasimeno, tra Città di Castello e Castiglion del Lago.

Lungo tutto il versante orientale, da Gualdo Tadino a Terni, passando per Spoleto e Foligno la coltivazione della Dop Assisi – Spoleto.

Al centro dell’Umbria sono note le dop Colli Martani nell’area intorno Todi, e dei Colli Orvietani. A Sud la dop Colli Amerini. Sono tutti oli molto decisi.

Gli oli extravergine d’oliva dell’Abruzzo

L’olio abruzzese più noto è quello della dop Aprutino Pescarese dal colore giallo-verde, e un moderato sapore fruttato. Intorno Chieti, l’altra zona dop “Colline Teatine” dell’Abruzzo.

Gli oli della Sardegna

In Sardegna, dove si coltivano le olive della qualità bosana prodotto principalmente nella zona di Alghero e e quello denominato “pizz’e Carroga” coltivato nella Sardegna meridionale.

Gli oli extravergine d’oliva DOP Toscani

La Toscana è una delle regioni italiane che ha la migliore produzione di olio. Le colline del Chianti danno vita ad una DOP di altissima qualità, dal verde carico e dal sapore piccante. Interessante visitare anche gli agriturismi immersi tra gli oliveti, dove spesso si prende parte alla raccolta o si osservano i vecchi frantoi all’opera.

Simile all’olio del Chianti anche la dop Terre di Siena, per colore e gusto. L’Igp Toscano invece, ha un gusto più delicato.

Gli oli extravergine d’oliva Marchigiani

E per concludere il Centro Italia ecco l’olio marchigiano, dal sapore molto leggero, derivato dalla lavorazione delle olive Sargano, coltivate nelle Marche, il cui gusto è garantito dal consorzio marchigiano che impone raccolta a mano e estrazione a freddo

L’olio extravergine d’oliva nell’Italia merdionale

Il sud Italia, è la zona dove si produce il maggior quantitativo di olio, caratterizzato dal sapore deciso e forte e dal colore pieno tendente al verde carico. E’ un complemento ideale per esaltare al meglio i sapori freschi dell’orto, e in abbinamento con il pane che in quasi tutte le regioni viene ancora prodotto nel forno al legno.

Gli oli extravergine d’oliva campani.

In Campania, è utilizzato per la pizza e per le pietanze marinare, mentre nelle aree interne della Basilicata, è il condimento ideale per le portate a base di carne e per i prodotti farinacei. Viene inoltre utilizzato, al Sud Italia, per i prodotti più noti, presenti sul mercato e sulle tavole regionali.

Gli oli extravergine DOP pugliesi.

La Puglia è la regione riconosciuta come maggiore produttrice, con circa 50 milioni di alberi censiti. Ben 4 , in Puglia, le Dop (Denominazione ‘origine protetta): il Dauno nella provincia di Foggia, Terra di Bari, nell’area del capoluogo di regione, Terre d’Otranto, nel sud della regione tra le province di Taranto e Lecce e le Colline di Brindisi, zona limitata in provincia di Brindisi al confine con il Barese.

Gli oli extravergine lucani

In Basilicata interessanti culture di olivi si trovano lungo la fascia ai piedi del Vulture e sulla costa tirrenica alle spalle di Maratea. Molto diversi per sapore, i due prodotti che risultano dalla lavorazione dei due tipi di olive. Più deciso il gusto delle olive provenienti dalla costa, più fruttato quello dei prodotti dell’interno.

Gli oli extravergine d’oliva campani

In Campania, tutta la zona del Cilento produce olio di altissima qualità fregiato della Dop, come sulle colline salernitane e della Valle Ufita in provincia di Avellino che brilla per il Ravece e nella penisola Sorrentina.

Gli oli calabresi

In Calabria, l’olio locale, dal sapore deciso e strutturato accompagna i piatti più raffinati.

In Calabria sono due gli olii più pregiati fregiati della Dop, il Bruzio che viene prodotto nella alto Cosentino ed il Lametia, prodotto nell’area che da Catanzaro si spinge fino alle coste di Tropea.

Gli oli extravergine d’oliva siciliani

In Sicilia, terra baciata dal sole, le dop sono 4: la Monte Etna proveniente dalle coltivazioni nelle province di Messina e Siracusa. Da Agrigento e Palermo arriva la dop Val di Mazara, mentre la zona del Belice da vita alla dop ” Olio Extravergine d´Oliva Nocellara del Belice” nei comuni di Castelvetrano, Campobello di Mazara e Poggioreale. Per finire con i più pregiati oli siciliani, la dop Valdemone, sempre nel messinese, dal sapore molto delicato.

Olio Extravergine d´Oliva Nocellara del Belice è un pregiato olio DOP siciliano ottenuto dalla sapiente spremitura della Nocellara del Belice, una particolare qualità di oliva che cresce esclusivamente nei terreni fertili e baciati dal caldo sole di Sicilia della Valle del Belice, il cui territorio comprende i comuni di Castelvetrano, Campobello di Mazara, Partanna, Salaparuta, Santa Ninfa e Poggioreale.

La coltura dell´olivo nella Valle del Belice ha origine antichissime che risalgono alle prime popolazioni di Selinunte, antica colonia greca, la cui principale risorsa era costituita, appunto, dalla coltivazione dell´olivo e dalla produzione agroalimentare. E furono proprio gli abitanti di Selinunte a favorire lo sviluppo e la diffusione dell´olivicoltura, colonizzando le vallate ed i fertili terreni che si affacciavano sulle sponde dei fiumi Belice e Modione.

A testimonianza di ciò il rinvenimento a Selinunte di antiche macine per olive risalenti, con ogni probabilità, al V secolo A.C. Nel corso dei secoli, la coltivazione degli olivi nella Valle del Belice è cresciuta in maniera esponenziale, grazie soprattutto alla particolare qualità dei terreni ed alle favorevoli condizioni climatiche della zona , divenendo, in tal modo, la principale coltura dell´intero territorio e la sua più importante risorsa economica.

L’Olio Extravergine d´Oliva Nocellara del Belice, dal sapore fruttato intenso, erbaceo, con retrogusto leggermente piccante, viene impiegato a crudo su verdure, pesce in cottura e su tutte le pietanze mediterranee.