Prosegue a passi svelti la riorganizzazione di Generali che porterà alla creazione del polo unico Assicurazioni Generali Italia, un colosso dall’indiscusso primato in termini di potenza economica e offerta di servizi, al quale faranno capo tutte le attività assicurative e bancarie italiane del gruppo.
Il nuovo piano di sviluppo prevede investimenti di circa 300 milioni di euro per i prossimi tre anni, tali da permettere l’ottenimento di una evidente leadership nel settore, con conseguente rafforzamento in termini di quota di mercato. Interessati dall’operazione i dieci brand che fanno capo al gruppo: Generali, Alleanza, Toro, Genertel, Genertel Life, Augusta, Lloyd Italico, Fata, Ina e Assitalia.
Un assetto, integrato e semplificato, che porterà notevoli benefici in termini di redditività.
<<Di sicuro l’organizzazione in atto porterà a uno snellimento del sistema e a notevoli economie di scala – spiega Paolo Maria Sanfilippo, Agente Generale di Ina Assitalia Avellino –. Nascerà un vero e proprio “gigante”, primo operatore italiano e tra i primi nel mondo, che potrà competere con gli altri big del settore. Integrando tutte le compagnie, i benefici per il sistema sono notevoli, in quanto si potranno eliminare le inefficienze delle singole aziende e, di conseguenza, si potrà maggiormente razionalizzare l’offerta per il cliente>>.
Il cliente, appunto. Cosa dovrà aspettarsi dal riassetto che interesserà a breve anche Ina Assitalia?
<<Il processo organizzativo in atto non farà altro che migliorare l’offerta dei prodotti e il servizio alla clientela, potendo fornire il meglio di ogni compagnia interessata, ognuna specializzata in un ramo specifico. Ciò si traduce in una vera e propria opportunità per il cliente, che vedrà potenziata l’offerta potendo contare sulla solidità di un gruppo assicurativo tra i più importanti sul mercato>>.
Ancora non si sa se i marchi storici scompariranno del tutto o verranno conservati in qualche modo, la campagna mediatica è in atto e attenderemo le evoluzioni, ma una cosa è sicura, rimane salda l’ “italianità”.
<<Si tratterà di un’azienda italiana al 100% – conclude Paolo Sanfilippo – un vero orgoglio del made in Italy>>.