Tra i parchi archeologici più visitati in Italia, gli Scavi di Pompei affascinano i visitatori di tutto il mondo. Scopri cosa vedere.
L’area di Pompei non finisce mai di sorprendere. C’è tantissima bellezza, arte e storia che vi si respirano, ma c’è ancora tantissimo di sommerso che gli scavi costantemente continuano a portare alla luce. Il Parco Archeologico di Pompei rappresenta un valore inestimabile per il comparto turistico italiano, affascinando visitatori da ogni parte del mondo, che giungono in Campania per ammirare una città rimasta praticamente intatta in seguito a disastrosi eventi naturali.
Il sito archeologico di Pompei è ancora oggi tra i primi in Italia per numero di visitatori, attratti dalla maestosità dei suoi spazi e dal fascino immortale che nemmeno catastrofi naturali sono riuscite a scalfire.
La cittadina di Pompei, all’interno dell’area vesuviana in provincia di Napoli, è infatti uno dei riferimenti italiani nel mondo grazie alla sua acropoli sepolta e poi riemersa dalle eruzioni del Vesuvio. La sua area era stata a lungo abitata dalle popolazioni etrusche per poi divenire una colonia romana di cui conserva intatti i preziosi segni urbanistici.
Con i suoi 44 ettari di area archeologica scavata e con il notevole stato di conservazione dei suoi edifici, dovuto al particolare seppellimento (sotto una coltre di lapilli e ceneri alta circa 6 metri) causato dall’eruzione del 79 d.C., gli Scavi di Pompei rappresentano il solo sito archeologico che possa restituire l’immagine di una città romana nella sua interezza. La tragica eruzione colse nel sonno l’intera popolazione, ma consentì alle strutture di conservarsi nel tempo prima di essere riportate alla luce.
Lungo il territorio della cittadina sono presenti numerosi luoghi archeologici, dalle necropoli romane, alle ville gentilizie dell’epoca degli imperatori che meritano di essere visitati e scoperti. Ma il suo maestoso sito archeologico, interamente percorribile, ne è la dimostrazione più tangibile e articolata.
Non a caso è riconosciuto (insieme a Ercolano e Oplonti) come Patrimonio dell’Umanità dall’UNESCO dal 1997, per il suo sconfinato valore storico, architettonico e artistico.
Per questi motivi, se ancora non l’hai mai visitato, potresti ipotizzare una visita. Rimarrai stupefatto da quanta bellezza immortale possa ancora sopravvivere al tempo.
Leggi anche
Cosa vedere al Parco Archeologico di Pompei
I lavori di scavo presero avvio nel 1748. Da lì in poi è stato un crescendo continuo di scoperte sensazionali, che hanno portato oggi a una enorme città riemersa dal fascino eterno. La cosa che subito risalta all’attenzione è il buon mantenimento delle strade, fiancheggiate da una miriade di edifici adibiti a funzioni sociali o da abitazioni private, a partire dalle ville più sfarzose fino a quelle più semplici.
Ti diciamo quali sono i riferimenti più importanti del Parco Archeologico di Pompei, per il quale devi mettere in conto dalle 2 (rapida) alle 6 ore di visita (per goderlo al meglio), cercando di evitare la stagione estiva essendo tutto all’aperto e con una maggiore folla. Impossibile elencare tutto, solo un’attenta visita potrà rendere merito a un sito straordinario. Il Parco Archeologico di Pompei è aperto ogni giorno dalle 9.00 alle 17.00.
Il foro principale
Risale al IV secolo a.C. ed era la piazza principale dell’antica Pompei, il centro nevralgico della politica, dell’economia e della religione. Al suo interno si era soliti svolgere contrattazioni commerciali, dibattiti, manifestazioni di diverso genere.
Il Tempio di Apollo
Si tratta di uno dei più antichi edifici, costruito tra il 575 e il 550 a.C.. La sua struttura è circondata da un incantevole quadriportico fatto di tufo, con colonne ioniche. Nel suo cortile sono presenti le statue di Diana e di Apollo appunto, nelle vesti di arcieri.
Il Tempio di Giove
Si trova vicino al Foro e risale al II secondo a.C.. Prende questo nome perché al suo interno era stata ritrovata la testa di una statua di Giove, ma in realtà era dedicato alla Triade Capitolina, ovvero agli dei Giove, Minerva e Giunone.
I Thermopolium
Erano edifici adibiti alla vendita di cibi caldi e di bevande e a Pompei se ne contavano quasi un centinaio. Essi presentavano un bancone e diversi dolia (ovvero contenitori generalmente di terracotta), oltre a locali posti sul retro nei quali poter consumare il pasto acquistato.
Le terme
Un grande valore da parte degli antichi romani era dato alle terme, luoghi di relax e di incontro. Le Terme Stabiane rappresentano quelle più antiche della città (nascono tra il IV e il III secolo a.C.), e sono poste nell’incrocio tra via dell’Abbondanza e via Stabiana. Molto interessante l’articolazione interna e la maestosità di questo edificio di vita pubblica.
L’Anfiteatro e il Teatro Grande
Luoghi dell’intrattenimento sociale, contenevano spettacoli di gladiatori, commedie, combattimenti o allenamenti. L’Anfiteatro risale all’80-70 a.C., il meglio conservato al mondo di epoca romana ed enorme con un contenimento di circa 20 mila persone. Il Teatro Grande, invece, è di epoca sannita con tipica architettura greca, e poteva ospitare circa 5 mila persone.
La Villa dei Misteri
Magnifica e maestosa, tra le ville più note, prende il nome dai suoi affreschi che raffigurano i riti iniziatici del culto di Dioniso. E’ situata poco fuori da porta Ercolano e risale al II secolo a.C.. Affascinante con una struttura su due piani che contenevano sia ambienti residenziali, come la veranda e il quartiere termale, sia rustici, con forno, torchio e cucine.
Altri musei da vedere in Campania