Un viaggio attraverso il gusto, alla scoperta dei sapori più autentici della Campania nel segno di quello che è l’alimento principe della cucina regionale nonché caposaldo del protocollo della dieta mediterranea: la pasta.
L’idea di raccontare il territorio ed i suoi presidi agroalimentari è di uno dei brand più noti quando si parla di pasta, Voiello, che supportato da 40 chef di tutta la Campania ha dato vita ad un tour gastronomico, denominato L’Oro di Napoli, che è un invito a scoprire le eccellenze del territorio a tavola.
Nove gli itinerari proposti da Voiello, che toccano le cinque province.
A ciascuno degli chef è stato chiesto di realizzare un piatto ad hoc, scegliendo un formato di pasta che ne potesse esaltare il gusto.
Tra i tanti piatti proposti da svariati ristoranti campani, ne abbiamo scelti nove, uno per ciascun itinerario proposto.
Ristoranti Voiello
Ristorante Palazzo Petrucci a Napoli
A Napoli, lo chef Lino Scarallo di Palazzo Petrucci (Via Posillipo 16C Napoli) ha reinterpretato le trenette, realizzando un piatto con pomodorino del piennolo, corallo di fasolaro e infusione di provola e limone.
Sito in Piazza San Domenico Maggiore fino al 2016, Palazzo Petrucci ha raggiunto traguardi prestigiosi, come la stella Michelin. Dopo 9 anni, nuova location: Villa Donn’Anna a Posillipo.
Ristorante Il Generale a Caiazzo (Caserta)
Ad un piatto della tradizione campana si è ispirato, invece, Stefano De Matteo del ristorante Il Generale di Caiazzo (Largo Plebiscito Veneto), in provincia di Caserta, che si è cimentato con i rigatoni al ragù di pomodoro riccio, salsiccia di maiale casertano, saltato al conciato romano.
Ristorante il Foro dei Baroni a Puglianello (Benevento)
Nel beneventano, incuriosiscono le mezze maniche alla genovese di Raffaele D’Addio de Il Foro dei Baroni di Puglianello (Via Chiesa, 6), che ha puntato sulla cipolla ramata di Montoro per un piatto particolarmente aromatico.
Ristorante La Bifora a Bacoli (Napoli)
Profumo di mare e look total black per i vermicelli in vinile proposti da Michele Grande de La Bifora di Bacoli (Via Virgilio 210), lungo il percorso dei Campi Flegrei, un piatto a base di cozze particolarmente aromatizzato con una pennellata al nero di seppia che contribuisce ad accattivare non solo il palato ma anche la vista.
Osteria Arbustico a Valva (Salerno)
Tra le proposte della provincia di Salerno, la più intrigante è quella che arriva da Cristian Torsiello dell’Osteria Arbustico di Valva (Strada Comunale Deserte) che ha puntato sui profumi ed i sapori dell’Alta Valle del Sele per costruire i suoi tortiglioni ai porcini secchi, pioppini, fave, piselli e menta.
Ristorante Acquapazza a Cetara (Salerno)
Spostandosi sulla Costiera Amalfitana, Gennaro Marciante, chef dell’Acquapazza di Cetara (Corso Garuibaldi, 36) ha ideato per il formato dei fidellini un piatto a base di crema di provolone, bottarga di tonno, broccoli e colatura d’alici, che si preannuncia dal forte impatto a cominciare dal profumo.
Ristorante ‘O Canonico 1898 a Sorrento
Da Cetara a Sorrento, nella centrale Piazza Tasso, dove Andrea Raiola, chef di ‘O Canonico 1898, uno dei locali storici d’Italia, nel solco della tradizione, ha realizzato un piatto di spaghetti scanalati con totani, patata vitellotta e limone ovale di Sorrento.
Ristorante da Peppina di Renato a Forio d’Ischia (Napoli)
L’itinerario scelto da Agendaonline si conclude con un salto sull’Isola Verde, da Peppina di Renato a Forio d’Ischia (Via Monte Corvo 112), nota per la sua cucina di terra che coglie la vocazione agreste ischitana. Ed allora, il piatto selezionato per l’Oro di Napoli Voiello da Rita Petroni non poteva che andare in questa scia, con i rigatoni a’ lardiat che sono un’esplosione di gusto per il palato.