La manutenzione della caldaia è decisamente importante, oltre che obbligatoria per legge. Per quanto riguarda la frequenza, invece, tutto dipende dal modello. Bisogna consultare il libretto dell’impianto, che deve essere compilato da un tecnico abilitato, a fronte di un controllo che dovrebbe essere effettuato almeno una volta all’anno. Il tecnico che effettua la manutenzione ordinaria può contemporaneamente attuare anche il controllo dei fumi (anche noto come controllo dell’efficienza energetica).

In cosa consiste la manutenzione ordinaria

La manutenzione ordinaria è particolarmente utile per rilevare lo stato di salute dell’apparecchio e per l’opportunità di conoscere i propri consumi, soprattutto in presenza di una caldaia a condensazione, ad alta efficienza energetica.

L’operazione include anche la valutazione delle parti dell’impianto più soggette a usura, come la camera di combustione e le guarnizioni, attraverso, per esempio, la pulizia dello scambiatore, la prova di tiraggio, il controllo dei sensori, la regolazione della combustione e il controllo delle parti elettriche.

In questa occasione, il tecnico si occupa anche di verificare che non ci siano perdite di acqua e che i prodotti della combustione abbiano un regolare deflusso.

È essenziale eseguire in maniera scrupolosa e puntuale la manutenzione, in primis per la sicurezza dell’impianto ma anche per ridurre i consumi, limitare l’impatto sull’ambiente e non incorrere in sanzioni economiche.

Il controllo dei fumi

Quando il tecnico esegue il controllo dei fumi, l’utente può richiedere il rilascio del bollino blu o del bollino verde. Il primo si applica a quegli impianti con potenza termica superiore ai 30 kW. Il bollino verde, invece, viene rilasciato per gli impianti fino a 35 kW.

Entrambi i certificati servono per verificare il rispetto delle norme in materia di efficienza energetica, sicurezza e inquinamento. Il rinnovo del controllo dei fumi deve essere eseguito ogni anno oppure due o quattro anni, in base al tipo di impianto.

Quando fare il controllo dei fumi?

Per legge per gli impianti con una potenza compresa tra 10 e 100 kW il controllo dell’efficienza energetica deve essere effettuato ogni due anni per le caldaie alimentate da combustibile liquido o solido e ogni quattro anni per gli impianti a gas, a metano o GPL.

Per le caldaie con una potenza maggiore di 100 kW il controllo deve essere effettuato ogni anno, mentre per quelle termiche alimentate con combustibile liquido o solido e ogni due anni per le caldaie a gas. Naturalmente le verifiche sono a cura di tecnici esperti ma ogni possessore di caldaia deve necessariamente attivarsi per tenere sotto controllo le varie scadenze e programmare per tempo gli interventi.