Fare manutenzione agli spazi verdi richiede un certo impegno ed una certa dedizione. Per mantenere un prato ben curato è necessario anche servirsi degli strumenti più adatti, come per esempio i tagliaerba professionali proposti qui oleomac.it/it-it/c/prodotti/tagliaerba/professionali/. Tagliare l’erba, però, è un procedimento attuabile non proprio in qualsiasi circostanza.

Cosa potrebbe succedere qualora si tagliasse l’erba bagnata?

Prima di procedere con il taglio dell’erba in un giardino o in generale in uno spazio verde, è necessario verificare lo stato del terreno su cui bisogna lavorare.

In linea generale, infatti, il prato deve essere tagliato quando è asciutto e il terreno non risulta essere fangoso. Questo perché bisogna evitare che il tagliaerba professionale di qualsiasi tipologia, sprofondi nel podere e non riesca quindi ad avanzare, creando dei profondi solchi, dannosi anche per l’erba stessa.

Inoltre, tagliare l’erba bagnata ne potrebbe impedire la corretta crescita e aumentare la possibilità che il terreno si compatti e che il prato venga attaccato da malattie fungine. Infatti, in un prato umido o completamente bagnato le lame fogliari appena tagliate sono suscettibili all’ingresso di organismi dannosi.

E ancora, rasando l’erba bagnata, difficilmente si riesce ad ottenere un taglio regolare perché l’acqua aumenta il peso dei singoli fili d’erba.

Un prato bagnato, inoltre, può danneggiare il tagliaerba professionale utilizzato, causando l’ostruzione della macchina, in modo particolare, se l’erba è molto alta. Questo aspetto può essere in qualche modo ovviato se si utilizzano lame affilate di altissima qualità.

È chiaro, poi, che su un terreno umido, è categoricamente escluso l’utilizzo del tagliaerba professionale elettrico.

Tagliaerba professionali: cosa valutare prima di acquistarli?

Una volta appurato che è sempre meglio tagliare l’erba asciutta, è possibile conoscere quelli che sono i parametri da tenere in considerazione per la scelta del tagliaerba professionale migliore.

  • Tipo di alimentazione: determina anche il modello, la tipologia e il costo della macchina.  
  • Altezza del taglio: consente di valutare a quale altezza tagliare l’erba.
  • Capacità del serbatoio e del cesto di raccolta: meglio se abbastanza capienti entrambi. 
  • Diametro e tipologia delle lame: maggiore è il diametro delle lame più sarà facilitato il lavoro di rasatura. Le lame, singole, doppie o triple, definiscono la qualità del taglio.
  • Maneggevolezza: i modelli di tagliaerba più leggeri, ergonomici e maneggevoli sono i migliori.
  • Potenza del motore: è legata alla dimensione del prato in cui si andrà ad utilizzare la macchina.
  • Rumorosità: le diverse tipologie di tagliaerba comportano differenti tipi e gradi di rumore. I modelli a motore sono i più potenti e quindi anche più rumorosi. Per ovviare a questo problema è possibile comunque utilizzare dei dispositivi di protezione idonei come delle cuffie. 
  • Pulizia, manutenzione, qualità dei materiali e robustezza: è chiaro che questi fattori sono essenziali per la valutazione del tagliaerba da acquistare. Queste caratteristiche cambiano in base al prezzo e al modello che si va a scegliere. Le tipologie che rientrano in una fascia medio alta, avranno un costo maggiore legato ad una migliore qualità dei materiali.
  • Funzione mulching: capacità di alcuni tagliaerba di triturare l’erba molto finemente per renderla un fertilizzante naturale per il terreno stesso.