Quando si parla di tecnologia, al giorno d’oggi, si fa riferimento ad una tematica di importanza cruciale nel quotidiano della stragrande maggioranza delle persone. Ormai, infatti, ognuno di noi naviga sul web quotidianamente, complice la diffusione di dispositivi tecnologici economicamente accessibili, intuitivi nell’esperienza di utilizzo e sempre più facili da trasportare, essendo in grado – nel caso degli smartphone – di entrare comodamente nelle tasche di un paio di pantaloni. Insomma, la rete è una vera e propria costante, tanto da diventare il mezzo più utilizzato per comunicare, eseguire transazioni e lavorare. In questo discorso, rientrano anche i giovanissimi, coi minorenni che utilizzano – spesso più degli adulti – la rete, non senza la possibilità di incontrare dei rischi durante la navigazione.
Tra i rischi più diffusi per i minorenni che si connettono alla rete ci sono l’esposizione a tematiche inadatte all’età, il cyberbullismo, il reclutamento da parte di predatori sessuali e la dipendenza dai dispositivi digitali. Tuttavia, esistono anche numerose soluzioni e strumenti a disposizione per proteggere i minori durante la navigazione online. Educare i ragazzi sull’importanza di pratiche sicure su internet, stabilire limiti di utilizzo dei dispositivi, monitorare le attività online e utilizzare software di controllo parentale (EndoAcustica Europe a tal proposito descrive il funzionamento delle app spia per i cellulari) sono solo alcune delle strategie adottate dai genitori e dagli educatori per proteggere i minori e garantire un’esperienza positiva e sicura sulla rete.
Insomma, l’utilizzo della rete per mezzo dei dispositivi più disparati rappresenta un modo per semplificarsi la vita, certo, ma anche per comunicare con l’esterno, informarsi, sfruttare le soluzioni di svago digitali e apprendere nuove nozioni. Molto spesso, i ragazzi trovano nel web un modo per potersi esprimere e per approcciarsi al meglio con il quotidiano. Un approccio poco informato nei confronti dei rischi della rete, però, potrebbe rivelarsi estremamente deleterio, sia per i più giovani che per gli adulti. Per questa ragione, nei prossimi paragrafi, andremo a scoprire tutto ciò che c’è da sapere sui principali pericoli della rete per i minorenni.
Minorenni in rete: ecco i potenziali rischi più comuni
Come detto, sono diversi i rischi potenziali a cui i minorenni sono esposti nel momento in cui navigano in rete. Tra questi, la manipolazione psicologica da parte di adulti fautori di abusi può essere un fenomeno estremamente pericoloso e diffuso. L’adescamento dei minori in rete è, purtroppo, una fattispecie particolarmente nota alle autorità del digitale e ai policymaker. Molto spesso, lo scopo di questi individui è quello di realizzare attività sessualizzate con i minori, dopo aver sviluppato con loro un vero e proprio rapporto emotivo. Tra le cause principali della diffusione del fenomeno c’è anche l’inconsapevolezza da parte dei genitori.
In seno a questo fenomeno, un altro pericolo della rete per i più giovani è quello relativo al sexting, ossia alla condivisione di testi, video ed immagini a sfondo sessuale. L’età dell’adolescenza, si sa, è caratterizzata da scoperte continue di sé stessi e del proprio ambiente circostante che, spesso, possono esporre i giovani a fenomeni negativi, entrando in contatto con estranei malintenzionati. La diffusione di contenuti pedopornografici rappresenta un problema gravissimo della rete al giorno d’oggi. Chi è in possesso di questo materiale, inoltre, compie un vero e proprio reato, mentre le conseguenze psicologiche per i giovani si rivelano gravissime.
Dalla diminuzione dell’autostima all’insorgenza di episodi depressivi e frustrazione. Non solo reati a sfondo sessuale, però. Tra i fenomeni più diffusi nel digitale tra i giovani spiccano le molestie relative al cyberbullismo, oltre al gambling, ossia al gioco d’azzardo perpetrato dai più giovani. In questo senso, è importante compiere attività di sensibilizzazione che si contrappongono alla promozione di simile materiale in rete e attraverso i social.