L’unione fa la forza. E nel caso di Kalò anche la qualità del gusto.

Tre location, sei volti, dodici braccia, un unico filo conduttore: quello che porta ad una pizza che risalta per l’aspetto, il sapore, la digeribilità.

Ecco il segreto di Kalò Pizzerie: un gioco di squadra che fa del sestetto di pizzaioli che ogni giorno impasta, rotea e sforna pizze nei tre punti vendita avellinesi un invidiabile punto di forza.

La fonte di ispirazione, manco a dirlo, è la più classica pizza napoletana.

Quella delle origini, della tradizione. Quella da consumare a volo e da digerire bene e in tempi rapidi.

Da Valle a Via Colombo fino a Monteforte Irpino, il marchio di fabbrica di Kalò Pizzerie è tutto in quella capacità del team che si alterna al banco di realizzare pizze il cui ricordo rimane vivo alle papille gustative.

Un’esperienza non comune, frutto della capacità di mettere a sistema peculiarità e prerogative soggettive e trasformarle in un elemento di unicità e riconoscibilità.

In ciascuna delle tre pizzerie Kalò, si alternano ogni giorno in due al banco pizza.

I pizzaioli di Kalò Valle.

A Valle, la coppia d’assi è quella composta da  Sabino Pancione e Cristian Luongo, origini e percorsi professionali differenti.

Ma il duo è a dir poco collaudato.

Il lavoro preparatorio, quello effettuato dietro le quinte, è fondamentale.

All’impasto, ai tempi della lievitazione, Sabino e Cristian dedicano un’attenzione quasi maniacale.

Una fase della lavorazione che è quasi un rito, fatta di tempi ben scanditi e verifiche collaudate.

“L’impasto deve maturare a lungo: da qui nasce la digeribilità della pizza” dicono in coro.

Già, l’impasto. Un punto di partenza che è il nucleo che dà viralità alla pizza.

Se il prodotto Kalò ha una sua riconoscibilità a prescindere dalla pizzeria che lo ha sfornato è proprio grazie all’intuizione di tutti i pizzaioli di condividerne il punto di partenza.

I pizzaioli di Kalò Via Colombo.

E, così, accade che spostandosi in via Colombo, ci si imbatte in Lukasz Skubinsky e Gerardo Aliberti, polacco il primo, nocerino il secondo.

Anche in questo caso, storie e provenienze diverse, ma comune passione per il proprio lavoro.

L’allineamento con quanto fanno i colleghi di Valle è perfetto.

Eppure, ciascuno di loro ha la sua personale interpretazione delle metodologie del lavoro che, però, produce sempre gli stessi risultati.

I pizzaioli di Kalò Monteforte Irpino.

Proprio come accade a Monteforte Irpino. Dove in via Alvanella, c’è quello che si può considerare il primo Kalò, il primo nato del gruppo che fa capo all’imprenditore Antonio Cucciniello.

Altra pizzeria, altra coppia.

Da Napoli, Giovanni Bruno ha portato in Irpinia quella verve che lo fa esprimere ogni sera con estrema naturalezza e gioiosità.

A fargli quasi da contraltare c’è la concretezza di Girolamo Andreoli, alter ego al banco che contende al suo collega la palma della qualità.

“E’ il nostro atteggiamento mentale positivo a fare la differenza – confessa Girolamo Andreoli – un approccio al lavoro che ci consente di puntare sempre al massimo risultato. C’è condivisione in quello che facciamo. E c’è passione. E questo ci consente di essere intercambiabili”.

Una sfida sempre a colpi di sorriso, quella che va in scena ogni giorno da Kalò Pizzerie.

E che sia  Valle, Via Colombo o Monteforte Irpino chi ne beneficia, naturalmente, è sempre il consumatore finale.

Le sedi delle pizzerie Kalò

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