Weekend al Santuario di Pompei

Il Santuario di Pompei

Guida Turistica per un fine settimana al Santuario di Pompei in Campania, Italia.

Il Santuario della Madonna del Rosario e' uno dei maggiori centri di devozione mariana d'Italia.

Iniziato l'8 Maggio 1876 su disegno di Antonio Cua e compiuto nel 1891, fu poi ampliato nel 1933-39 su progetto dell'ing. Mons. Spirito Chiappetta.

Il Santuario ha titolo di Basilica Pontificia ed e' retto da un Delegato Pontificio, coadiuvato da un Consiglio di Amministrazione.

La mole del Santuario sovrasta il piazzale. Le ore vengono scandite dal suono di otto campane, mentre altre sette decorano decorano i vari finestroni del campanile.

Il campanile di granito grigio e armi bianchi, realizzato nel 1925 su disegno di Aristide e Pio Leonori, al quale si accede attraverso una bella porta bronzea, a cinque piani rastremati e raccordati da colonne. Al terzo piano spiccano quattro grandi angeli trombettieri in bronzo, mentre in una nicchia al quarto piano si erge una statua del Sacro Cuore di Gesù in marmo di Carrara.

Il monumento è coronato da una cupola di bronzo sormontata da una croce gemmata in rame e bronzo.

Entrando in Basilica dalla porta centrale, si passa sotto la monumentale e ricchisssima cantoria opera dell'arch. Giovanni Rispoli, con bellissimi intagli, sede di uno dei migliori organi, costruito dalla ditta del Cav. Pacifico Inzoli di Crema ed inaugurato l'8 maggio 1890 è stato successivamente ingrandito.

L'interno, ricco di marmi, affreschi e mosaici, e' a croce latina a tre navate con grandiosa cupola (57 m.) su 4 pilastri, transetto a 3 navate e deambulatorio attorno al presbiterio.

Sull'Altare maggiore e' situata la veneratissima Madonna di Pompei, tela seicentesca, della scuola di Luca Giordano, restaurata nel 1965, adorna di gemme e racchiusa entro una ricca cornice di bronzo; attorniata dai Misteri del Rosario, dipinti su rame da Vincenzo Paliotti.

L'origine del quadro è singolare. Fu acquistato a Napoli da un rigattiere da Padre Alberto Maria Redente del Convento di S. Domenico Maggiore che lo donò a Bartolo Longo e fu trasportato a Pompei da un carrettiere su un carro carico di letame.

Dal momento in cui una giovane che si era rivolta alla Madonna fu guarita dall'epilessia, il quadro diventò oggetto della devozione popolare che lo arricchì con i propri doni in oro e pietre preziose; fino a quando, per timore che la tela si lacerasse, fu privato di tutti i beni preziosi ad eccezione dei diademi di brillanti, regalo dei fedeli, con cui l'immagine fu coronata da Paolo VI subito dopo il restauro effettuato a Roma nel 1965.

Lungo i corridoi adiacenti alla Basilica, sono esposti numerosi ex voto, mentre nel museo sono custoditi oggetti avuti in dono da tutto il mondo.

Le cappellette laterali del tempio sono dedicate a Santi particolarmente venerati nel Santuario; nella volta (catino) sono rappresentati i misteri del Rosario realizzati in mosaico dalla Scuola Vaticana.

Dal belvedere del campanile che affianca il Santuario della Madonna del Rosario, a più di ottanta metri di altezza, lo sguardo spazia verso i Monti Lattari, il Vesuvio, la Costa sorrentina, il Parco archeologico e il moderno centro della città.

Gli Scavi di Pompei

Un tempo questa vasta area detta Campo Pompeiano, era sede di nuclei sparsi di abitazioni, sorte anche dopo l'eruzione del 79 d.C. Dopo essere stata un feudo di Luigi Caracciolo e successivamente di Ferdinando d'Aragona per diventare poi una proprietà di Alfonso Piccolomini nel 1593, per questa zona iniziò un lento, ma inesorabile degrado, culminato con il definitivo abbandono nel 1659.

L'Avvocato Bartolo Longo e la storia del Suntuario di Pompei

Lentamente e faticosamente, nel corso dei secoli, riprese a popolarsi e quando, nell'ottobre del 1872 arrivò da Napoli Bartolo Longo, avvocato di Latiano in provincia di Brindisi, per curare le proprietà della Contessa De Fusco, che nel 1855 sarebbe diventata sua moglie, i pochi contadini della zona vivevano in estrema povertà e con la continua minaccia delle incursioni dei briganti.

Bartolo Longo si impegnò dunque, in un'opera di divulgazione della religione cristiana, radunando gli abitanti nella chiesetta del SS. Salvatore, istituendo la Confraternita del Santo Rosario e lanciando una compagna di sottoscrizione, denominata "un soldo al mese", per costruire una grande chiesa da dedicare alla Madonna del Rosario.

Il 7 maggio del 1891 si ebbe la definitiva consacrazione del Santuario, progettato da Antonio Cua, al quale si affiancarono nel corso degli anni una serie di istituzioni in grado di assistere i poveri, gli orfani, i figli dei carcerati.

 In seguito alla cessione alla Santa sede di tutte le opere pompeiane il Santuario di Pompei è diventato Basilica Pontificia, mentre il suo fondatore Bartolo Longo, morto il 5 ottobre del 1926 all'età di 84 anni. E' stato proclamato beato da Papa Giovanni Paolo II nell'ottobre del 1980. A lui è dedicata la stele-monumento, scolpita da Damiano Ponzi nel 1962, che si eleva nella piazza Bartolo raggiungibile percorrendo via Sacra.

In una palazzina neoclassica in via Colle San Bartolomeo, poco distante dal Santuario, è situata la casa di bartolo Longo che ospita, nelle sale al piano superiore, il Museo vesuviano dove sono esposte le stampe che documentano le eruzioni del Vesuvio dal 1631 al 1944, campioni di minerali e rocce vulcaniche, fotografie e reperti archeologici.


 







La Basilica resta aperta:

  • Nei giorni feriali dalle ore 6,15 alle ore 19,30
  • nei giorni festivi dalle ore 5,45 alle ore 20,30
  • Sede: Via Sacra, 1 - 80045 Pompei (Na) Italy - Telefono +39 81 8507255 Fax +39 81 8632401
  • Ufficio Informazioni: Porta Marina Inf. 12 - Tel. Verde 800.013350
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