Cinque luoghi da visitare a Napoli, “nascosti” nel centro storico, da San Gregorio Armeno a Piazza del Gesù quasi mai segnalati nelle guide turistiche.
Vedi Napoli e poi…scoprila. Ecco Napoli come non l’hai mai vista, con le sue bellezze “alternative”, non sempre segnalate nelle guide turistiche, ma altrettanto affascinanti e ricche di storia.
Quando si parla di Napoli, si canta di Napoli e si scrive di Napoli, l’immaginazione corre diritta verso il Golfo con il Vesuvio, al Lungomare Caracciolo, al Palazzo Reale, al Maschio Angioino o anche a Posillipo.
Ma esiste una Napoli “segreta” quasi nascosta, che pulsa di arte, storia, fascino, mistero e cultura nella quale ci si imbatte, quasi per caso, passeggiando lungo le strette vie dei Decumani, attraversandola da Piazza Bellini, venendo da Port’alba, fino a via Tribunali, passando per Piazza del Gesù, San Gregorio Armeno, e Spaccanapoli.
E’ la Napoli che si incontra e che ti “abbraccia” anche solo passeggiando, che si svela all’improvviso, tra una bottega artigiana ed un “basso” condito di umanità varia, dai bimbi chiassosi allo straniero diventato più napoletano di un partenopeo nato nel Decumano Maggiore.
Il Giardino Incantato di Palazzo Venezia a Napoli
Quasi per caso, dando un’occhiata a palazzi e palazzoni che incombono sulle stradine del cuore di Napoli e percorrendo via Benedetto Croce, lasciandosi alle spalle Piazzetta Nilo dirigendosi verso il Chiostro di Santa Chiara, prestate attenzione alla vostra destra. Qui si trova Palazzo Venezia, all’apparenza uno dei tanti palazzi storici del ‘400.
Dedicate almeno mezz’ora della vostra gita a Napoli per visitare il giardino Pensile e la Casina pompeiana custodita al suo interno. Lo spazio è attrezzato con un punto ristoro ed i salottini sono arredati per accogliere i visitatori per un convivio frugale. Il giardino e la casina pompeiana possono essere utilizzate come location per feste private.
L’ingresso costa appena 3 euro. Poco più di una sfogliatella che a pochi metri da Palazzo Venezia viene sfornata da Pintauro, pasticceria storica di Napoli.
Il teschio con le orecchie di Santa Luciella
Fascino e mistero, sacro e profano. Tutto lo spirito di Napoli in questa piccola chiesa.
La chiesa museo di Santa Luciella in vico Santa Luciella ai Librai è uno scrigno nascosto nel cuore di Napoli.
Grazie all’impegno ed alla dedizione di una associazione cooperativa, la piccola chiesa, che può essere visitata con visita guidata al costo di 5 euro sta diventando uno degli step immancabili per chi vuole comprendere il legame dei napoletani con la fede e allo stesso tempo con la superstizione.
Le guide vi racconteranno il motivo per cui alcuni teschi sono capovolti. Si tratta di resti mortali di defunti che non hanno avuto “grazia” per chi si è affidato a loro. Meglio, invece, rivolgere le proprie preghiere e le “richieste” alla capuzzella con le orecchie, in grado di ascoltare meglio la devozione ed intercedere per qualche grazia.
L’Ospedale delle bambole
Un luogo ricco di mistero, giocoso ed allo stesso tempo inquietante, con la miriade di facciotti di bambolotti a fare da scenografia, occhi, arti di bambole disseminati ovunque.
Al primo impatto, si presenta come una scenografia onirica e surreale, quasi noir.
All’interno del laboratorio si scopre un mondo affascinante e ricco di passione.
Tiziana Grassi vi accoglierà per illustrarvi come è nato l’ospedale delle bambole, dai primi “interventi” del bisnonno Luigi, fino ai giorni nostri.
Nell’Ospedale delle Bambole, che si trova all’interno di Palazzo Marigliano, lungo Spaccanapoli, si assiste anche ad un documentario che racconta come l’attività, avviata alla fine del secolo ‘800 sia arrivata fino ai giorni nostri.
L’ingresso costa appena 4 euro.
Il Teatro Inglobato
In Vico Cinquesanti, piccola stradina che collega via Tribunali con Strada dell’Anticaglia, ci si imbatte, è proprio il caso di dirlo, nel Teatro Inglobato. Il nome non è casuale, perchè per accedere al teatro occorre attraversare una abitazione privata o una vecchia officina.
Il sito è raggiungibile anche attraverso il Tour Napoli Sotterranea, attrazione più nota e accorsata del cuore di Napoli.
Il teatro romano è ormai nascosto dalle case, ma è stato riportato alla luce e valorizzato, ed alcune parti sono visibili anche all’esterno delle strutture che invece hanno inglobato buona parte dell’insediamento. Non vi resta che andare a scoprirlo.
La Chiesa ed il chiostro di San Gregorio Armeno
San Gregorio Armeno è la famosissima Strada dei Presepi. Un’arteria che da Piazza San Gaetano, all’intersezione con Via Dei Tribunali, porta fino a San Biagio dei Librai. L’arte presepiale di San Gregorio Armeno è nota in tutto il mondo, tanto da offuscare la bellezza e la maestosità di uno dei luoghi più belli di Napoli, qual è la Chiesa di San Gregorio Armeno ed il suo chiostro.
Al chiostro di San Gregorio Armeno si accede da Vico Giuseppe Maffei, attraverso una scalinata di mirabile fattura.
Il costo dell’ingresso al chiostro è di 4 euro.
Il chiostro di S. Gregorio Armeno è un luogo che sembra capitato lì per caso, un’oasi di pace e silenzio assoluto, dove l’esuberanza chiassosa della vicina strada dei presepi sembra quasi arrestarsi per rispetto della sacralità del posto. Al centro del chiostro ci si imbatte in un nucleo marmoreo che raffigura il Cristo che incontra la Samaritana accanto alla fontana.
Dal Chiostro si accede anche alla parte superiore della Chiesa dove è possibile ammirare l’organo a canne e godere dall’alto della splendida vista dell’intera Basilica, per accedere alla quale basterà ripercorrere a ritroso il tragitto e servirsi dell’ingresso principale situato nella parte a valle di San Gregorio Armeno.
Dopo tutto il girovagare, ovviamente, potete apprezzare anche un altro tratto distintivo del capoluogo campano: la sua cucina ed i suoi piatti tipici in una delle trattorie tradizionali.