Con la Serie A che ha completato il girone di andata è tempo di tracciare un primo bilancio. A metà campionato, è l’Inter campione in carica a svettare in alto su tutti, seguita dal Milan a quattro punti di distanza, dal Napoli (che di punti di svantaggio ne ha sette) e dall’Atalanta al quarto posto (e a meno otto dai meneghini).

L’ultimo mese e mezzo di partite in Serie A ha ristabilito quelli che erano stati gli equilibri della scorsa stagione, con la formazione nerazzurra che di imperio si è andata a prendere la vetta. In questa direzione, l’Inter resta sempre in testa anche per le quote delle partite di oggi nella speciale classifica delle squadre favorite per la vittoria dello Scudetto 2021/22.

Eppure, la partenza dell’Inter quest’anno era stata segnata dai tanti dubbi e dalle molte incertezze che avevano accompagnato l’estate in casa nerazzurra. Dopo la vittoria dell’ultimo Scudetto, la società di Steven Zhang, come noto, aveva dovuto affrontare un massiccio piano di ridimensionamento economico che ha portato agli addii del tecnico Antonio Conte (oggi in Premier League in sella al Tottenham) e di due top player come il miglior giocatore dell’ultimo campionato Romelu Lukaku e di Achraf Hakimi. Senza dimenticare la scampata tragedia occorsa al danese Christian Eriksen nel corso degli ultimi Campionati Europei di calcio che di fatto ha estromesso il giocatore dal calcio giocato.

Con la Serie A che ha completato il girone di andata è tempo di tracciare un primo bilancio. A metà campionato, è l’Inter campione in carica a svettare in alto su tutti, seguita dal Milan a quattro punti di distanza, dal Napoli (che di punti di svantaggio ne ha sette) e dall’Atalanta al quarto posto (e a meno otto dai meneghini).
Il punto sulla Serie A al giro di boa: è l’Inter la squadra da battere?

Nonostante tutto, la dirigenza nerazzurra ha saputo fare di necessità virtù e costruire intorno al nuovo tecnico Simone Inzaghi una squadra degna di tale nome. Dalla Roma è arrivato l’attaccante Edin Džeko mentre sulla fascia destra al posto di Hakimi è stato acquistato Denzel Dumfries dal PSV. La vera sorpresa è stata a centrocampo dove il turco Hakan Çalhanoğlu (svincolato, dal Milan) si è subito impadronito della zona nevralgica del campo, risultando sino a questo punto uno dei migliori giocatori per gol e assist fatti.

Ed è stato così che dopo un inizio altalenante, l’Inter ha preso a vincere e a inanellare undici risultati utili di fila, di cui sei vittorie negli ultimi sei incontri (con diciassette gol fatti e zero subiti). Ciliegina sulla torta, per i nerazzurri è arrivata anche la qualificazione agli ottavi di finale di Champions League a dieci anni di distanza dall’ultima volta.

Non è andata così bene (sinora) alla Juventus nella stagione dell’addio di Cristiano Ronaldo (passato, non senza polemiche, al Manchester United in Premier League). Con Massimiliano Allegri di nuovo in panchina, la Vecchia Signora ha avuto un inizio di stagione a dir poco disastroso, mentre oggi viaggia al quinto posto a quattro punti dalla zona Champions League. Milan e Napoli, dal canto loro, hanno guidato il passo di gara in tutta la prima parte del girone di andata. Complici i tanti infortuni, rossoneri e azzurri campani hanno successivamente pagato dazio, finendo per soccombere al prepotente ritorno dell’Inter in classifica. L’Atalanta, come visto, si è confermata (seppur con qualche difficoltà) tra le squadre che ambiranno a un posto nella prossima edizione della Coppa dalle grandi orecchie.

In fondo alla classifica, Genoa, Cagliari e Salernitana sembrerebbero avere già un piede nella fossa. Per quanto riguarda i granata, ultimi in classifica dopo diciannove gare con due vittorie e due pareggi, il futuro sembra essere piuttosto incerto, viste le attuali condizioni della società arechiana.

La partita si fa interessante per quanto riguarda il discorso degli altri posizionamenti europei. La Roma di José Mourinho, sesta a pari merito con la Fiorentina e a +1 dalla Lazio, ha avuto un rendimento assai altalenante, nonostante la massiccia campagna acquisti portata a termine dalla dirigenza giallorossa. Parlando dei viola, non si può non citare l’exploit definitivo di Dušan Vlahović, il giovane attaccante serbo che quest’anno è già andato a segno diciotto volte in ventuno gare ufficiali con la Fiorentina. L’ex Partizan è uno dei calciatori più seguiti dalle big di mezza Europa e non è detto che il giocatore a gennaio sia destinato a proseguire la sua avventura in Serie A: su di lui infatti c’è il pressing delle squadre inglesi (Tottenham e Arsenal su tutte) che sono pronte a riempire d’oro le casse viola. Vedremo.