Capitale mondiale del mosaico, tra i centri storici più rinomati della Romagna, Ravenna richiama visitatori da ogni parte del mondo, rapiti dalla storia che ne ha caratterizzato l’aspetto, punto di incontro perfetto tra la civiltà occidentale classica e quella orientale di Costantinopoli.
A ragione di ciò, unica nel suo stile, i suoi monumenti paleocristiani fin dal 1996 fanno parte della lista dei Patrimoni dell’Umanità dell’UNESCO, preziosa rappresentazione della fioritura artistica sviluppatasi a Costantinopoli dal IV secolo.
Capitale dell’Impero Romano, del Regno dei Goti e dell’Esarcato Bizantino, Ravenna conserva un corredo artistico e architettonico davvero importante, caratterizzato nella quasi totalità dalla ricorrente presenza di esclusivi mosaici.
Il maggiore monumento cittadino può essere considerato la Chiesa di San Vitale, consacrata nel 547, capolavoro dell’arte paleocristiana e bizantina. Poco lontano sorge il Mausoleo di Galla Placidia i cui mosaici sono tra i più antichi di Ravenna, di soggetto cristiano, sui quali si riflette la luce che penetra attraverso pannelli di alabastro.
Impossibile non ammirare il duomo, fondato nel V secolo con il nome di Basilica Ursiana e modificato successivamente con elementi barocchi. Anche il Battistero Neoniano risale al V secolo, con la sua splendida cupola ornata da stucchi e sfavillanti mosaici che convergono nel medaglione che raffigura il battesimo di Gesù.
Simile nella struttura è il Battistero degli Ariani, edificato durante la dominazione di Teodorico e divenuto in seguito oratorio dedicato alla Vergine Maria.
Chi parte alla volta di Ravenna non può evitare di visitare la Basilica di Sant’Apollinare Nuovo, fatta costruire anch’essa dal re Teodorico all’inizio del VI secolo, che custodisce al suo interno il maggiore ciclo musivo finora conosciuto.
Un’altra importante testimonianza dell’architettura tipica di Ravenna è la Basilica di Sant’Apollinare in Classe, consacrata nel 549, che rappresenta la continuità della cultura latina nonostante la dominazione di Costantinopoli.
Tra i monumenti ravennati facenti parte del Patrimonio dell’Umanità c’è ancora il Mausoleo di Teodorico (520 circa), unico esempio di tomba di un re barbarico ben conservata fino ai nostri giorni.