Scopri i libri più famosi dello scrittore ceco Milan Kundera, uno dei romanzieri più letti al mondo.
A nemmeno un anno dalla morte, Milan Kundera incanta ancora i lettori di tutto il mondo. La sua narrativa è immortale ed universale. Come solo i grandi romanzieri riescono a fare, creare un’empatia con chi legge che rende eterna una produzione artistica, letteraria in questo caso.
Lo scrittore ceco, nato a Brno nel 1929 e morto a Parigi l’11 luglio del 2023, più volte candidato al Premio Nobel per la letteratura, è tra gli autori più letti al mondo grazie alla sua prosa asciutta e tagliente e alla sua capacità di indagare l’animo dell’uomo contemporaneo, tra abissi e buchi neri, incastonandolo nel proprio contesto storico oltre che esistenziale.
A lui sono legati alcuni dei titoli più noti della letteratura del Novecento europeo. La sua vasta produzione, iniziata in versi e proseguita poi in prosa, è stata scritta dapprima in ceco per poi continuare con il francese perché è in Francia che Kundera ha vissuto un’ampia parte della sua esistenza.
Milan Kundera, i libri da leggere assolutamente
Ecco cinque romanzi di Milan Kundera che ti consigliamo di leggere.
Amori ridicoli
Uno splendido esordio in prosa. Il libro è datato 1963, ma ha trovato solo nel 1970 la sua versione definitiva pubblicata in un unico volume con tutti i racconti che l’autore decise di inserirvi. “Amori ridicoli” è edito in Italia per i tipi di Adelphi, come l’intera sua produzione narrativa.
In sette racconti, che raggiungono una perfezione estetica ed una profondità inedita per un debutto come il libro è stato.
Kundera assume nelle pagine le sembianze di un cantastorie che narra l’amore in tutte le sue espressioni. Il risvolto della medaglia di questi amori così intensi è la mistificazione, un elemento che contamina i sentimenti e che ha un effetto quasi distruttivo sui protagonisti, un elemento che fa quasi saltare in aria le loro stesse vite.
Lo scherzo
E’ il romanzo che ha rivelato Kundera al mondo. Pubblicato nel 1967 in Cecoslovacchia, apparve nel 1968 in Francia ed ebbe subito una vastissima eco. Di pubblico e di critica.
Nello stesso anno il libro veniva ritirato dalla circolazione in Cecoslovacchia per ragioni politiche. E’ i racconto di uno scherzo architettato dallo studente Ludvík che scrive una cartolina con tre righe beffarde sull’ottimismo socialista e la spedisce a una sua compagna che non capisce trattarsi di uno scherzo. Lo prende sul serio come sul serio veniva preso tutto in quell’epoca.
Lo scherzo si ritorcerà contro il povero Ludvik. Siamo nella Praga del 1984. Lo studente per tutto, ogni, ogni diritto, la sua vita è sfigurata per sempre da quella che voleva essere una innocua bravata. Ma che gli condizionerà la vita. Come spesso accade i nostri gesti danno vita a conseguenze inaspettate, qualche volta anche nefaste.
Il valzer degli addii
Il valzer degli addii è stato pubblicato nel 1975. In una cittadina termale un po’ dolente e quasi decadente, otto personaggi sembrano essere rapiti da un valzer che si fa impetuoso ed irresistibile: una bella infermiera, un ginecologo di grande abilità scientifica, un ricco americano con la passione per le donne, un musicista famoso, un ex prigioniero politico e prossimo a lasciare il suo paese.
Definito un «vaudeville nero», nelle pagine le domande più serie vengono poste con una leggerezza che sembra irriverente, quasi blasfema. Il diritto alla tragedia in epoca moderna viene sostituito dal paradosso, dal surreale, dal nonsense.
L’insostenibile leggerezza dell’essere
“L’insostenibile leggerezza dell’essere” è il romanzo della consacrazione. Pubblicato nel 1984. “Chi è pesante non può fare a meno di innamorarsi perdutamente di chi vola lievemente nell’aria, tra il fantastico e il possibile: mentre i leggeri sono respinti dai loro simili e trascinati dalla «compassione» verso i corpi e le anime possedute dalla pesantezza”. E’ questo il fil rouge della storia imprendibile e quasi indecifrabile che ha stregato i lettori di tutto il mondo.
E’ il senso della storia che vede come protagonisti Tomáš che cama Tereza e Tereza che ama Tomáš: Franz che ama Sabina, Sabina (almeno per qualche mese) che ama Franz; quasi come nelle Affinità elettive “si forma il perfetto quadrato delle affinità amorose” così ne ha scritto lo scrittore e critico letterario Pietro Citati.
L’ignoranza
Pubblicato nel 2001, “L’ignoranza” è una delle opere di Kundera scritta in lingua francese. Un uomo e una donna si incontrano per caso mentre tornano al loro paese natale, che hanno abbandonato vent’anni prima scegliendo la via dell’esilio.
Riusciranno a riannodare i fili di una strana storia d’amore che viene condizionata dalla storia, dall’epoca e dalle sue violenze. Il fatto strano è che dopo una così lunga assenza “i loro ricordi non si assomigliano”. E si vive come in uno strano oblio. Si preferisce non sapere. E spesso non si sa nemmeno di non sapere. Proprio come Ulisse che tornò ad Itaca venti anni dopo e non poté fare altro che contemplare la dea dell’ignoranza…
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