Cetara

 

A Cetara (caratteristico paesino  della Costiera Amalfitana) da sempre c'è il culto delle alici; quelle di maggio hanno un sapore unico, sono piccole e si mangiano intere.

I pescatori amano arrostire le alici direttamente sulla carbonella di legno di ulivo ridotta a brace e ricoperta di cenere, condendole solo con un po' di sale e pepe.

Le donne Cetaresi le cucinano in tortiera, sistemate su foglie di limone della Costiera, con un filo di olio, sale, aglio e abbondante prezzemolo, o fritte (infarinate e non) in olio bollente; si servono caldissime -frjenne magnanno (mangiate appena fritte)- condite con sale o con pepe e limone.

Le alici più grosse finiscono marinate: si aprono in due, si puliscono e si marinano a freddo nel limone o nell'aceto e poi si condiscono con peperoncino, aglio, prezzemolo, e olio; in questo modo si conservano anche venti giorni. Caratteristiche di Cetara sono le alici conservate sotto sale: lavorate appena pescate ed esportate in tutto il mondo.