Nella mappa dei luoghi romantici del pianeta, l’Irlanda può vantare, a pieno titolo, un posto di primo piano, ideale per il tuo week end romantico in hotel di charme, castelli e antiche residenze.
Luogo poetico per Eccellenza è la contea di Sligo, nell’ovest dell’isola, che delinea percorsi magici e mitici fra paesaggi mozzafiato, spiagge e luoghi intimi che ispirarono William Butler Yeats, tra i maggiori poeti irlandesie Premio Nobel per la Letteratura.
Icona del Romanticismo, cresciuto a Sligo, contea da lui ribattezzata “desiderio del cuore”, tra i maggiori riferimenti vanta la chiesetta di Drumcliff nel cui cimitero riposano le sue spoglie, all’ombra dell’imponente sagoma del Ben Bulben. A lui si ispirano il Waterfall Drive che conduce al placido lago di Glencar, e l’intimo specchio d’acqua di Innisfree con la sua isoletta, percorso in lungo e in largo da un battello che, al timone, ha un simpatico comandante che durante la navigazione declama brani di Yeats.
La cornice di momenti indimenticabili sono hotel di charme, castelli e antiche residenze, prenotabili comodamente online, molti dei quali privati, graziose locande e B&B familiari ma dall’ottima accoglienza…. Fra le sistemazioni più suntuose, il Markree Castle di Collooney che propone ‘Champagne romance’ packages o Romantic Breaks; e Cromleach Lodge dove abbandonarsi a rilassanti visioni del Lough Arrow e alle terapie naturali del Ciúnas Spa.
Dublino, meta ideale di una conveniente “fuga“ di stagione, città più “Friendly d’Europa” (Lonely Planet) e City of Literature dell’UNESCO, vanta un suo primato. Pur lontana dall’Umbria, terra natia di San Valentino, conserva un cimelio del patrono degli innamorati, morto a Roma il 14 febbraio del 269 sotto l’Imperatore Claudio.
John Spratt, frate carmelitano molto noto nel quartiere di The Liberties, nel 1825 pose le fondamenta della chiesa di Whitefriar (56 Aungier Street, Dublin 2). Dieci anni dopo, durante una visita a Roma, frate Spratt fu accolto con grande onore da Papa Gregorio XVI che volle fargli dono di alcune reliquie del santo, traslate nella capitale irlandese un anno dopo. Con la scomparsa del frate, la devozione si affievolì e i resti dimenticati. Fino agli ultimi lavori di restauro, che portarono alla luce l’urna con le reliquie, ricollocata all’interno di Whitefriar, accanto ad una statua del Santo scolpita da Irene Broe. Un luogo fuori dai circuiti turistici abituali che ogni anno, sin dalle prime ore del mattino del 14 febbraio, è molto frequentato dagli irlandesi. Giovani e meno giovani, innamorati e cuori solitari in cerca di anima gemella che si rimettono alla generosità del Santo per consolidare, trovare o ritrovare l’amore.
Fra un omaggio a San Valentino e una visita ad un museo (alla National Library, fino a fine 2011, è allestita la mostra: “Yeats: The Life and works of William Butler Yeats”, ingresso libero; www.nli.ie), un po’ di shopping per cogliere gli ultimi saldi e le nuove proposte di primavera da Brown Thomas, Avoca Handweavers, Kilkenny Shop, Powerscourt Town House, o un buon libro di poesie da Hodges Figgis, o un bouquet floreale da Molly Blooms. Infine, un afternoon tea nelle sale avvolgenti del Merrion Hotel, lussuosa “Country house” di città, che oltre ad una raffinata Spa e al ristornate di Patrick Guilbauld (2 stelle Michelin) ospita una delle più importanti collezioni d’arte del XIX e XX secolo; o una cena in un localino dall’atmosfera informale e complice come the Winding Stair, vecchio loft al primo piano di una casa georgiana lungo la Liffey.
Una città che negli ultimi anni é una tappa turistica sempre più ricorrente ed invitante. Grazie ai tanti voli aerei diretti ed anche ai vantaggiosi “city breaks” stagionali e alle offerte di singoli alberghi che si fanno in quattro per offrire il meglio di sé a prezzi ragionevoli, nel nome di un giusto equilibrio qualità/prezzo. Senza rinunciare a qualche lusso. S
Con due giorni di anticipo sul calendario, Belfast onora San Valentino con “Courtin` at the Castle”, passeggiata romantica nei giardini del castello, da concludere con un “tête à tête” al Cellar Restaurant (www.belfasthills.org). Love Birds – Discover Nature, che all’ Ulster Museum (www.nmni.com/um) rivisita storie, ballate e poesie…Giusto a due passi dal suggestivo Botanic Gardens al cui interno si snoda un tracciato romantico. Con I favori del tempo da non trascurare l’idea di un pic nic al Barnett Demesne, parco in cui è possibile osservare biodiversità e molti esemplari di animali in liberta (www.belfastcity.gov.uk)
Per coccolare il cuore, Galway ha in serbo una consuetudine irrinunciabile per molti irlandesi e sta rilanciando la tradizione dell’ anello irlandese – il Claddagh Ring, quintessenza del simbolismo irish – portato abitualmente da molti personaggi. Un marchio d’irlandesità” ostentato da Bono degli U2, e in passato dagli ex Presidenti Usa, John F. Kennedy e Ronald Reagan come dagli attori statunitensi Sarah Michelle Gellar, Jennifer Aniston e Julia Roberts.
Il disegno è inconfondibile. Due mani che cingono un cuore sormontato da una corona Ciò che fa la differenza è il modo di portarlo, ognuno vera e propria “dichiarazione” della situazione sentimentale di chi lo indossa. Se lo si porta alla mano destra, con la punta de cuore è rivolta verso l’esterno, significa che si è sentimentalmente liberi; se al contrario è rivolto verso l’interno, rivela che il cuore è impegnato; mentre se lo si porta alla mano sinistra denota che si è ufficialmente legati.
Un tocco in più all’abituale San Valentino può essere quindi donare all’amata il Claddagh Ring in un’ atmosfera magica come quella della baia di Galway, contornata da battelli da pesca e profumata di brezza di mare. Non prima di aver fatto un salto dal più vecchio gioielliere d’Irlanda, T. Dillon & Sons, che in Quay St, oltre al negozio vanta un piccolo ma interessantissimo Claddagh Museum. Lungo la stessa strada, una sequela di ristorantini, le ostriche freschissime e le specialità di mare di McDonagh’s Seafood House, il pluripremiato Martine’s Wine Bar and Restaurant, localini messicani, francesi, italiani e una infinità di pub in cui la musica tradizionale e le saghe celtiche, dai mille personaggi fantastici, sono di casa.
Un San valentino originale può invece portare a scegliere la solitudine, il fascino di un faro. Cullati dalle onde e dal garrire dei gabbiani, si può scegliere di affittare – prenotando con un po’ di anticipo – un appartamento in uno dei quattro fari eretti fra ‘800 e ‘900 lungo tutta la costa, ora proprietà dell’Irish National Trust (www.irishlandmark.com), il Fai irlandese, istituito nel 1992.
In Irlanda del Nord, a 4 chilometri dalla cittadina vittoriana di Whitehead, non lontano da Belfast, la Blackhead Lightkeeper’s, edificio del 1901, che guidò l’uscita dal porto della capitale nordirlandese del Titanic; a 40 km dall’aeroporto di Cork, arroccato su un costone roccioso vi è il Galley Head (1875), fra i fari più visitati d’Irlanda, ottima base per osservare il passaggio delle balene, ammirare le spiagge Blu Inchydoney; vicino al villaggio di Kilhaba, sull’estuario dello Shannon si trova Loop Head che domina il mare spaziando dalla costa del Clare, a Dingle, fino alle Scogliere di Moher; infine la snella sagoma in pietra del Wicklow LightHouse (1781) a pochi chilometri dalla cittadina di Wicklow.