Ti piace leggere libri sulle vite di personalità importanti e personaggi famosi? Allora lasciati catturare da queste 5 biografie disponibili in libreria o su Amazon!
Qualcuna ti ispirerà, qualcun’altra ti stupirà, altre ti faranno scappare un sorriso oppure una smorfia di disappunto. Ma alla base dell’emozione che riceverai ci sarà un elemento importante: la consapevolezza che ciò che stai leggendo è tutto vero.
Se stai cercando una lettura diversa o, semplicemente, sei affascinato dalle biografie di chi ha raggiunto traguardi e popolarità, ti consigliamo questi cinque libri che stanno già facendo parlare molto di sé (o, meglio, dei protagonisti di cui raccontano).
Biografie
Autobiografie o testimonianze che raccontano vite fuori dal comune eppure rendono queste irraggiungibili persone molto più alla nostra portata.
Elisabetta. La più amata – (Matthew Dennison)
Non un’autobiografia, ma il più fedele racconto della Regina delle Regine. Tutta la vita di Elisabetta II d’Inghilterra sembra un romanzo, invece è stata vera. Recentemente scomparsa, è stata testimone e protagonista di quasi un secolo di storia, dalla Grande Depressione alla pandemia da Covid-19.
Durante il suo regno ha accolto quindici primi ministri del Regno Unito, da Winston Churchill a Liz Truss, e visto le elezioni di quattordici presidenti degli Stati Uniti, da Harry Truman a Joe Biden.
La stragrande maggioranza di noi non riesce a ricordare un momento della sua vita in cui Elisabetta II non fosse già capo di stato della Gran Bretagna e del Commonwealth. E pensare che, se non fosse stato per suo zio, legittimo re che abdicò per sposare un’americana già divorziata due volte, la line di successione al trono non sarebbe mai passata a suo padre in primis, e poi a lei.
In questa nuovissima biografia della sovrana più longeva dei regni occidentali, Matthew Dennison ripercorre un’era di cambiamenti senza precedenti, dove spesso percorso personale e storia sociale sono legati a doppio filo.
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Dolce e crudele. La mia famiglia, la mia storia – (Anthony Delon)
Essere figli d’arte è spesso un privilegio. Rende più accessibili mondi che per la prole dei signori “nessuno” possono rivelarsi irraggiungibili. Ma qual è il contrappasso del vivere in una famiglia dove il luccichio della fama nasconde le ombre della quotidianità?
Anthony è l’erede del popolarissimo attore Alain Delon e di sua moglie Nathalie, al secolo Francine Canovas, anche lei attrice nonché regista. A quasi 60 anni, dopo una vita dedicata alla recitazione, arriva nelle librerie con un’autobiografia che stupisce, soprattutto se il riferimento più diretto è quello di un padre che si è sempre rifiutato di rivelare i dettagli della sua sfera intima e mai ha autorizzato operazioni letterarie sul suo conto.
In “Dolce e crudele. La mia famiglia, la mia storia”, Anthony Delon racconta il rapporto tormentato con il padre, le violenze psicologiche da lui subite, la difficoltà di vivere nella sua ombra, il senso di abbandono, la malattia della madre alla quale è stato vicino fino all’ultimo giorno, l’amore della tata e del padrino Georges Beaume, che l’ha salvato. Soprattutto, cerca di dare la sua personale risposta ad una domanda che affligge chiunque abbia sofferto le dinamiche di una famiglia disfunzionale: come non riprodurre nella propria famiglia il modello di quella d’origine che, pur se mosso dall’amore, ha causato tante sofferenze?
Apnea – (Lucrezia Lante della Rovere)
Anche lei è “figlia di”, ma non d’arte. Certo, sua madre Marina Ripa di Meana è apparsa in un paio di film (e ne ha diretto uno), ma non è certamente per la carriera di attrice che è tuttora conosciuta.
È stata soprattutto scrittrice, stilista, personaggio televisivo e chiacchierata star delle cronache mondane per essersi coniugata non con uno, ma con ben due aristocratici. Carlo Ripa di Meana, marchese, suo secondo e ultimo marito, e Alessandro Lante della Rovere, duca e padre della protagonista di questa storia.
Lucrezia Lante della Rovere inizia a lavorare come modella quasi per gioco ma, quando approda alla recitazione, con Mario Monicelli ad appena 19 anni, scopre la sua vera vocazione ed è oggi una delle attrici di teatro, cinema e tv più amate d’Italia.
Essere diventata madre di due gemelle a soli vent’anni non solo non è mai stato un ostacolo per la sua carriera, ma l’ha sempre fatta apparire come una donna con una marcia in più. D’altronde, chi più di una nobile poteva avere la strada spianata qualunque cosa avesse deciso di fare?
E invece, nell’autobiografia “Apnea”, scopriamo l’altra faccia della medaglia di vivere una vita blasonata. Leggiamo così le difficoltà di essere figlia di una madre troppo libera per sottostare senza conseguenze ad un ambiente di etichette, e di un padre pieno di demoni. Spostata da una casa all’altra come una pedina, si abitua alla vita da nomade, mentre cerca il suo posto nel mondo dove finalmente fermarsi e respirare a pieni polmoni.
«Friends», amanti e la Cosa Terribile – (Matthew Perry)
Il titolo italiano purtroppo perde il gioco di parole dell’originale, “Friends, Lovers and the Big Terrible Thing”, laddove “Friends” è sia la sit-com di fama mondiale che ha dato immensa popolarità a questo protagonista, che l’effettiva parola per indicare gli amici. Ma poco importa. Erano anni che dell’attore Matthew Perry si conoscevano i demoni, ma per la prima volta è lui a raccontarli senza censure.
“Salve, il mio nome è Matthew, anche se potreste conoscermi con un altro nome. I miei amici mi chiamano Matty. E dovrei essere morto”. È così che inizia l’autobiografia dell’indimenticabile interprete di Chandler Bing: completamente a cuore aperto.
Perry racconta di se stesso bambino, figlio di genitori separati, sempre in viaggio per vedere entrambi; e poi adolescente, stella del tennis canadese; e ancora giovane uomo, quando ottiene il ruolo che cambierà per sempre la sua vita, nella serie tv che diventa il fenomeno del momento e che ancora oggi, a quasi 30 anni dalla fine, è ancora un enorme successo.
Poi, l’abisso delle dipendenze. Quel vuoto che niente riusciva a colmare e che lo ha fatto arrivare ad un passo dalla morte nonostante avesse tutto quello che poteva renderlo felice: soldi, amori, successo. Schietto e ironico, mette a nudo le sue fragilità e, facendo i conti con il passato, sceglie di vivere il presente nel miglior modo possibile e dice a chi si sta disintossicando “ricordati che non sei solo”.
La bellezza non ha prezzo. L’autobiografia – (Zdeněk Zeman)
Anche chi non tifa direttamente per la squadra che di volta in volta allena, non può fare a meno di seguirlo. Zdeněk Zeman è uno di quei personaggi che non lascia indifferenti: si ama o si odia e, a dire il vero, è molto più comune amarlo.
Non è soltanto un allenatore, ma un vero filosofo del calcio. O meglio, di un certo tipo di calcio, fatto di passione, sudore e valori che non è disposto a contrattare. Zeman non scende a compromessi e ha sempre anteposto i suoi ideali alla necessità della vittoria. Finalmente, dopo anni di interviste essenziali e sintetiche, il boemo più adorato dagli appassionati dello sport più popolare potranno conoscere tutto quello che si cela dietro quel volto imperscrutabile.
“La bellezza non ha prezzo. L’autobiografia” che Zeman ha scritto insieme ad Andrea Di Caro, vicedirettore della Gazzetta dello Sport e responsabile di Gazzetta.it e di tutta l’area digitale, è il libro che stavi aspettando se sei un vero adepto di Zemanlandia.
Zeman spiega il suo calcio e illustra i suoi metodi di allenamento nel dettaglio, e si racconta intimamente nella vita fuori dal rettangolo verde. Sincero e ironico, l’uomo che ha scoperto Pavel Nedved, consegnato a Francesco Totti la fascia di capitano, e intuito che Ciro Immobile, Lorenzo Insigne e Marco Verratti avrebbero avuto un futuro luminoso ben oltre il Pescara, consegna a queste pagine molto più che un’autobiografia: un vero manifesto.
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