La strada che porta al successo generalmente passa attraverso difficoltà e fatica. Ma, alla fine del percorso, la soddisfazione è ancora maggiore.
E nella danza, come nell’arte in generale, la tenacia e la convinzione profonda nel perseguire i propri sogni rappresentano la chiave vincente se alla base c’è un valore reale e indiscusso che non vede l’ora di emergere.
E’ così che vogliamo introdurre la chiacchierata fatta con il maestro di hip hop Michele Leone, un riferimento in Italia per questa specialità tanto amata da adulti, ragazzi e bambini.
Un artista a tutto tondo, un creativo, una personalità prorompente che ormai rappresenta un punto di riferimento per l’hip hop ad Avellino grazie alla collaborazione con la direttrice artistica della scuola di danza “Esmeralda”, Guendalina Manzi.
<<Ci unisce una profonda stima – ci spiega Michele Leone – e lavorare con lei è davvero entusiasmante. Mi aveva notato qualche anno fa, mi ha “corteggiato” un po’, finché un giorno ci siamo conosciuti personalmente. Decisi quindi di assistere a un suo saggio e fu lì che rimasi letteralmente folgorato. Per la qualità, per la messa in scena, per la tecnica, per la creatività che si percepiva in ogni più piccolo dettaglio. Uno degli spettacoli di danza più belli mai visti. E fu in quel momento che pensai, e poi le dissi, “quando vuoi, sappi che sono dei tuoi”>>.
E così, due anni fa, inizia l’avventura presso la scuola che ha sede nella struttura “Country Sport” di Avellino.
<<La scuola “Esmeralda” è sempre riuscita a catalizzare l’attenzione di un gran numero di alunni, e ho avuto un seguito importante in termini numerici sia nel corso dei bambini sia in quello per adulti. Quest’anno ci eravamo anche qualificati ai mondiali di Parigi con due allieve, dopo solo un biennio di insegnamento. Peccato che il Covid abbia poi bloccato tutti gli eventi, ma la soddisfazione mia e della scuola resta comunque elevata. La direttrice Guendalina Manzi è una persona estremamente umana e dolce, ci mette il cuore in quello che fa, e lascia carta bianca ai suoi maestri. Per questo sento una grande libertà espressiva personale e mi sento gratificato>>.
Michele Leone ha un passato non privo di difficoltà, ma ha saputo convertire la sofferenza in azioni positive e propositive. Per sé e per gli altri.
<<Sono purtroppo rimasto presto orfano di entrambi i genitori e quindi il percorso della vita è stato per me quasi sempre in salita, senza i riferimenti più importanti nella vita di ogni bambino. Le mie doti artistiche e organizzative hanno preso il via in parrocchia da piccolo, dove riuscivo a esercitare le mie attitudini naturali. Giunto a 18 anni ho scelto la strada della danza, a quei tempi anche concretamente per poter iniziare a lavorare e non pesare sui miei tutori. Ho incominciato a Carife con 7 ballerini, nello scetticismo generale. Dopo solo un anno avevo però già 30 alunni, poi 100 e poi gradualmente ho messo piede con i miei corsi in tutte le provincie campane. La mia soddisfazione maggiore è stata veder crescere intorno a me un grandissimo e sincero entusiasmo, in uno scambio reciproco tra me e i miei alunni>>.
La formazione spazia in molti stili delle danze urbane, essendosi diplomato in sette diverse federazioni e studiando in Francia, Inghilterra, Spagna e Stati Uniti. Negli anni sono stati numerosi i successi in diverse gare prestigiose nel panorama nazionale e internazionale.
Oggi Michele Leone gestisce 25 corsi in tutta la Campania con circa 400 allievi che forma anche e soprattutto per offrire loro la possibilità di emergere. E molti girano per il mondo e partecipano ormai a progetti televisivi.
Dal 2000 ha anche una scuola tutta sua ad Ariano Irpino, con i cui alunni ha portato in scena a settembre il più grande spettacolo di danza post Covid nello stadio comunale, all’aperto.
<<Rispettando tutte le norme igienico-sanitarie necessarie in questo momento storico, con distanziamento e sanificazione, il nostro spettacolo ha visto la partecipazione di un pubblico di 800 persone, dovendone lasciare fuori ben 1500 per ovvi limiti di spazio. Un vero e proprio ritorno in sicurezza allo spettacolo live. Un modo per regalare ai miei ragazzi la soddisfazione di terminare l’anno accademico precedente, per iniziarne uno nuovo anno all’insegna dell’ottimismo e della fiducia, in una terra che ha sofferto davvero troppo per questa pandemia>>.
Qual è la filosofia di insegnamento dell’hip hop di Michele Leone?
<<Il mio è prima di tutto un percorso tecnico alla scoperta della cultura dell’hip hop. E’ importante comprendere le dinamiche che ci sono dietro, culturali e sociali, per approcciarsi in maniera totalizzante a questo ballo che è molto più complesso e strutturato di quanto si possa credere. Poi credo molto nella capacità empatica di rapportarsi all’altro, nel continuo scambio di emozioni, sensazioni, energie positive che riempiono anima e corpo di bellezza e di amore>>.
Qual è invece lo stile?
<<Il mio è uno stile teatrale, mitico, del fusion. Amo fondere stili e identità senza fare mai copia e incolla di altro, già visto. L’impronta creativa personale è molto marcata, dal momento che disegno io stesso anche i costumi di scena>>.
A chi si rivolgono i corsi di hip hop?
<<Non c’è un’età. Si può iniziare da bimbi ma anche da adulti, senza limiti fisici né tecnici né di genere. La bellezza di questo ballo è che esistono solo le caratteristiche personali di ogni individuo, non quelle assolute. E’ tutto declinato e declinabile sul singolo, nella sua unicità>>.
A ottobre ripartono i corsi di hip hop presso la scuola tersicorea “Esmeralda”. Un auspicio per il nuovo anno in fase di avvio?
<<E’ necessario ricominciare da dove abbiamo lasciato, offrendo ai ragazzi la possibilità di prendersi una rivincita su una situazione tanto devastante, anche da un punto di vista psicologico. Bisogna dare una forma migliore alla materia, nonostante le crepe. La danza ha di per sé la grandissima capacità di scaldare la vita, di creare empatia tra le persone, di dar forma all’inclusione, di far sentire ogni individuo parte di un insieme. Ecco, nonostante le necessarie accortezze per la sicurezza reciproca, resterà la sintonia, il “sentire insieme” una emozione, l’essere comunque uniti nonostante la distanza. La danza ha questo potere: unisce e fortifica. Nonostante tutto>>.
Per informazioni ed iscrizioni ai corsi HIP HOP 2020/2021:
- Direttrice Artistica Guendalina Manzi – Telefono +39 349 392 7483
Indirizzo: Contrada Valle Santa Caterina, 83100 Picarelli Avellino presso Country Sport.