L’ADHD (acronimo di Attention Deficit Hyperactivity Disorder), ovvero il disturbo da deficit dell’attenzione/iperattività, è una situazione che si protrae oltre l’età infantile e non viene facilmente riconosciuta nelle persone ormai adulte. Alcuni dei sintomi più evidenti sono l’iperattività e l’impulsività, specialmente nei bambini, ma ci sono sintomi meno conosciuti che possono essere ugualmente impattanti nella vita di tutti i giorni. In questo articolo, approfondiremo sei segnali, spesso sottovalutati, di ADHD negli adulti.
1. Iperfocus
Il primo segno meno conosciuto di ADHD negli adulti è l’iperfocus, ovvero l’abilità di farsi assorbire completamente da un dato compito, avendo al contempo difficoltà nel mantenere attenzione in altri. L’iperfocus si può manifestare in modi diversi a seconda degli interessi della persona. In alcuni casi si manifesta facendosi assorbire dal lavoro; in altri facendo musica o dipingendo; molti bambini con ADHD, poi, spesso non si fanno problemi a giocare ai videogiochi per ore. Tuttavia, tutto questo può avere un costo molto elevato, lasciando la persona spesso mentalmente esausta e priva di energie.
È proprio questa paradossale abilità di iper-concentrarsi, se adeguatamente individuata, a portare alla diagnosi di ADHD; ecco perché è fondamentale capire che l’ADHD non equivale solo a una incapacità di concentrarsi, ma piuttosto all’abilità di concentrarsi istintivamente su determinati compiti facendo molta fatica a mantenere anche solo un briciolo di attenzione in altri.
2. Difficoltà nel controllo delle emozioni
A volte, convivendo con l’ADHD si ha la sensazione di girare a vuoto costantemente. Lo sforzo mentale necessario per mantenere la concentrazione lascia ben poche risorse a disposizione per gestire le piccole frustrazioni e fatiche quotidiane; ecco perché, a volte, ci si ritrova a prendersela con le persone care o ad auto-incolparsi per le minime sviste.
I compleanni dimenticati, lo shopping natalizio dell’ultimo minuto e le scadenze non rispettate sono tutte cose che riguardano il controllo delle emozioni. E ci si ritrova a farsi delle domande: come ho potuto dimenticare di nuovo il compleanno della mia migliore amica? Perché non ho ancora comprato i regali di Natale? E ancora: perché mi riduco sempre all’ultimo minuto?
3. Shopping impulsivo e spese eccessive
Lo shopping impulsivo e gli eccessi nello spendere denaro sono sintomi di ADHD negli adulti spesso non riconosciuti. Chi ha questa condizione può ritrovarsi ad acquistare impulsivamente oggetti di cui non ha realmente bisogno. Questo fenomeno, secondo il dott. Daniel Amen, esperto negli studi sul cervello, è dovuto al bisogno di una scarica di dopamina, nel tentativo di stimolare il cervello.
In un mondo dove gli acquisti impulsivi e frequenti fanno un po’ parte dei comportamenti ben accettati da questa società, gli individui con ADHD possono sentirsi inesorabilmente attratti dallo “shopping terapeutico” online. Ma non si tratta solo di questo: molti adulti con ADHD non compensato hanno spesso anche problemi di alcolismo, abuso di sostanze, dipendenza dal gioco d’azzardo e molto altro, con possibili conseguenze economiche anche serie.
4. Cecità temporale (time blindness)
Un sintomo insospettabile di ADHD negli adulti è chiamato “time blindness“, ovvero “cecità temporale”. Se hai una pessima gestione del tempo, sei costantemente in ritardo per appuntamenti e riunioni e ti sembra che tutto ciò sia indipendente da quanto ti impegni, anche questo potrebbe essere un sintomo di ADHD nelle persone adulte.
La cecità temporale può rendere veramente difficile calibrare il passare del tempo con precisione e provoca frustrazione e incomprensioni. Fortunatamente, è possibile mettere a punto delle strategie per rimanere in carreggiata: puntare delle sveglie, usare i calendari elettronici, app di promemoria, tutti strumenti che possono rivelarsi davvero cruciali per trattare questo aspetto dell’ADHD in età adulta.
5. Alto funzionamento
Molti individui con with ADHD mostrano un alto livello di funzionamento: possono apparire maniaci del lavoro, sempre occupati e molto affermati, ma dietro questa superficie c’è una complessità nascosta: le loro tendenze lavorative sono disordinate, caotiche.
Questo loro tentativo costante di tenere la mente occupata è spesso dovuto a una mancanza di coordinazione tra aree cerebrali, con conseguente difficoltà nel sopprimere le distrazioni esterne e la voce critica interna.
6. Autocritica distruttiva
L’eccesso di autocritica è comune negli adulti con ADHD. Si tratta di un dialogo interiore improntato sulla costante messa in dubbio di sé. Molte persone con ADHD si ritrovano spesso a pensare che stanno sbagliando tutto, incolpano sé stessi per avere difficoltà a portare a termine le più semplici attività e vivono costantemente nella paura di deludere gli altri.
Non si può fare a meno di domandarsi perché certe cose siano così semplici per gli altri, pur sembrando ostacoli insormontabili. Questo inarrestabile dialogo interiore finisce per essere la modalità di default della persona e finisce per condizionare la percezione di sé e delle proprie capacità.