Quando un cittadino si reca presso un istituto di credito per effettuare una richiesta di finanziamento, la prima cosa che l’istituto in questione controlla è l’esistenza, nonché la portata, del reddito del cliente. Viene valutata, inoltre, la stabilità economica del soggetto nel corso del tempo, in modo da decretare la sussistenza delle condizioni idonee a saldare quel debito con l’istituto.
Se il cliente possiede un reddito dimostrabile e duraturo, sufficiente ad ottenere l’idoneità al finanziamento, gli verrà erogato il prestito che il cittadino dovrà provvedere a rimborsare mensilmente – e immancabilmente – con il pagamento delle rate prestabilite.
Da quando il Governo Conte ha introdotto l’erogazione della prestazione di assistenza denominata Reddito di Cittadinanza, che prevede un assegno mensile versato sulla carta RdC e calcolato in base alla condizione economica del singolo cittadino che ne fa richiesta o dell’intero nucleo familiare, sono sorti dei dubbi in merito alla compatibilità prestito-RdC: si può ottenere un finanziamento con il reddito di cittadinanza?
Ma la domanda trova risposta nella natura stessa del sussidio. Infatti, i percettori del reddito di cittadinanza, poiché si tratta di un sussidio erogato dall’INPS che non prevede una certezza o continuità sulla sua effettiva durata, e che può essere revocato in base alla variazione del reddito familiare, non possono utilizzare il rdc come garanzia per il pagamento del finanziamento. Seguendo lo stesso principio, anche i lavoratori che percepiscono la disoccupazione NASPI o la cassa integrazione CIG, non possono richiedere un prestito personale.
Ma esiste un’eccezione, che verrà analizzata di seguito, insieme alle tipologie di finanziamento che non si possono richiedere.
Prestito con il reddito di cittadinanza: quale posso richiedere?
Esistono delle particolari tipologie di prestito che possono essere concesse anche alle persone che non possiedono un reddito, dunque accessibili anche ai percettori del reddito di cittadinanza.
In sostanza, l’istituto di credito può fare affidamento su questo sussidio per concedere un prestito al cliente che lo richiede, ma con alcune clausole: possono essere concessi soltanto piccoli prestiti, entro il limite di circa 15.000€, ed è più semplice se il cliente possiede degli immobili di proprietà da fissare come garanzia. A questa tipologia di finanziamento possono accedere anche i disoccupati.
Tra l’altro, non è esclusa l’ipotesi che la banca e l’intermediario richiedano delle ulteriori garanzie da parte di terzi, ossia un parente che ha un contratto di lavoro stabile e a tempo indeterminato o che percepisce una pensione e, soprattutto, che vanti uno storico creditizio positivo. Se vi è la presenza di un garante che risponde a queste caratteristiche, anche chi percepisce il reddito di cittadinanza potrebbe sottoscrivere un mutuo, che verrà firmato sia dal richiedente che dal suo garante. Il sussidio riconosce proprio una quota da destinare al pagamento del mutuo a carico, che però non supera i 150€ mensili.
Se il richiedente non può giocarsi il jolly garanzia, invece, potrà ottenere solamente un finanziamento che non supera i 1.000€.
Cessione del quinto: si può richiedere con il Rdc?
Per lo stesso principio secondo cui chi percepisce una pensione inferiore al trattamento minimo o ha una busta paga contenuta non può richiedere la cessione del quinto – ossia quella tipologia di prestito che viene estinto trattenendo la rata direttamente dalla pensione o dallo stipendio – anche gli aventi diritto al reddito di cittadinanza non possono farne richiesta.
Anche nell’ipotesi in cui la pensione o il reddito di cittadinanza servano ad integrare la pensione o lo stipendio già spettante non è possibile chiedere la cessione del quinto, poiché l’integrazione è indiretta, ossia la pensione e lo stipendio non vengono maggiorati dal reddito.
Anche in questo caso, l’unica eccezione riguarda la presenza di un garante o di un immobile da utilizzare come garanzia per il pagamento del prestito ottenuto. Per farsi un’idea pratica, ci si può collegare in un portale affidabile che esegue la simulazione del prestito inserendo i propri dati e ottenendo un preventivo sul calcolo delle rate da pagare: https://www.prestitiecessionedelquinto.com/calcolo-cessione-quinto/.
Prestito personale: si può richiedere con il Rdc?
Il reddito di cittadinanza ammette delle spese, fra cui quelle mediche, ad esempio, che è possibile pagare con il sussidio mensile. Per questo motivo, il percettore potrebbe avere la necessità di richiedere un prestito personale, una tipologia di finanziamento non finalizzato. Ciò significa che il richiedente non deve necessariamente indicare come motivazione della domanda l’acquisto di un bene o un servizio, né è strettamente connesso all’acquisto di un immobile. Dal momento che il prestito personale non prevede l’esistenza di vincoli né di obblighi di destinazione, però, l’istituto creditore potrebbe richiedere ulteriori garanzie personali (come la fideiussione) per non rischiare di dover subire insolvenze di pagamento da parte del debitore