Leggi la recensione e guarda il trailer di La finestra di fronte di Ferzan Ozpetek: un film cult drammatico dal grande impatto emotivo visibile su Netflix.

Un film drammatico e intenso. Un titolo iconico della produzione cinematografica del regista turco Ferzan Ozpetek. “La finestra di fronte” è una scelta sempre valida per chi voglia godere del buon cinema italiano, in programmazione su Netflix nella sua immensa libreria di titoli nazionali. Una pellicola che si è aggiudicata ben 5 David di Donatello e che vanta nomi importanti a tutti i livelli.

Coproduzione di R&C Produzioni, Red Wave Films, AFS Film, Clap Filmes con Eurimages, soggetto e sceneggiatura sono di Gianni Romoli, che ha lavorato con Ozpetek a pietre miliari come “Saturno contro”, “Le fate ignoranti”, “Napoli velata” o “La dea fortuna”.

Un ruolo centrale è quello del decano della cinematografia italiana, Massimo Girotti, deceduto dopo la fine delle riprese e a cui il film è stato dedicato.

Il suo ruolo nella pellicola è veramente da brividi ed è sua una delle più belle citazioni: “Non si accontenti di sopravvivere, lei deve pretendere di vivere in un mondo migliore non soltanto sognarlo”. Ecco uno dei temi principali attorno al quale si sviluppa una trama che parla molto di interiorità e di libertà, di rimpianti e di ricordi.

Encomiabili le interpretazioni di Giovanna Mezzogiorno (“La bestia nel cuore”, “Lezioni di volo”, “Basilicata coast to coast”), Raul Bova (“Immaturi”, “Nessuno mi può giudicare”, “Scusate se esisto!”) e Filippo Nigro (“Amore, bugie & calcetto”, “E la chiamano estate”, “La caccia”).

Questa pellicola è piaciuta agli utenti Google con una percentuale del 76%, su Rotten Tomatoes è valutato con il punteggio del pubblico dell’87%, e di 7,2 su 10 su IMDb con il titolo internazionale “Facing Window”.

Un film che rimane nel cuore e nella testa, che miscela in maniera sapiente passione e riflessione. Tra sogno e realtà.

La vita porta ognuno a dimenticare qualcosa, ma il film dice che nulla potrà cancellare l’amore della vita, quel sentimento che ha fatto davvero palpitare il cuore.

Non solo una storia, ma due storie che poi in realtà si intrecciano nonostante la differenza anagrafica e di accadimento temporale degli eventi. Riflettendo sul rimpianto, sul ricordo e sulla rinuncia, i destini dei protagonisti si uniscono arricchendosi reciprocamente.

Ozpetek, coerente con il suo più classico modo di fare cinema, crea un’opera a metà tra il sentimentalismo e una commedia della memoria dove i ricordi, anche molto tragici, diventano un importante monito per scelte future.

La trama narra di una coppia romana che sta vivendo una crisi sentimentale. Loro sono Giovanna e Filippo. Un giorno incontrano un signore anziano, solo e senza memoria.

Nonostante tutto l’impegno per aiutarlo, la donna riuscirà a capire qualcosa in più di lui solo grazie all’aiuto di Lorenzo, un bancario che abita proprio di fronte a casa sua, e che spia di nascosto da mesi.

Tra i due nasce una relazione passionale e clandestina, ma destinata a finire. Lorenzo dovrà trasferirsi per via di una promozione. Intanto il vecchio ritrova la memoria, e torna a casa, ma Giovanna non riesce a dimenticare le sue sincere parole di ammonimento.

Le verranno in soccorso quando dovrà prendere una decisione importante.

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