Bel film italiano da vedere stasera su Netflix, una commedia drammatica, spassosa e ironica, ma anche acuta e agrodolce.
Se ti piacciono i film italiani incentrati su tematiche importanti ma sviluppate con leggerezza, ecco che nell’immensa libreria di Netflix c’è un titolo molto interessante che vede protagonista Pif insieme a Miriam Leone.
Due nomi amatissimi del piccolo e grande schermo. Pierfrancesco Diliberto (in arte Pif) mette a segno il suo secondo successo con il film “In guerra per amore” (2016), dopo il clamore suscitato con “La mafia uccide solo d’estate”(2013).
Anche in questo caso, abbiamo una commedia sicuramente spassosa e ironica, ma anche acuta e agrodolce, perché la tematica principale è di nuovo la mafia, vera nemica della Sicilia degli onesti, sua terra d’origine.
Pif sbeffeggia questa piaga sociale, prendendo spunto da fatti documentati sullo sbarco degli americani per romanzare una storia d’amore frutto della fantasia.
“In guerra per amore” ha vinto un David di Donatello (David Giovani), per cui aveva ottenuto ben 7 candidature, ed è stato candidato a 3 Nastri d’Argento.
Protagonista (nonché regista) Pierfrancesco Diliberto (“Momenti di trascurabile felicità”, “E noi come stronzi rimanemmo a guardare”), egregiamente accompagnato da Miriam Leone (“Fai bei sogni”, “Metti la nonna in freezer”, “Corro da te”), nei panni di una coppia di innamorati alle prese con le problematiche di un gravoso dissesto sociale.
Il punto di origine della narrazione è il rapporto Scotten, per il quale la mafia avrebbe dato il proprio supporto logistico agli americani nel corso dello sbarco in Sicilia per la liberazione dell’Italia. Una questione molto delicata, di grande rilevanza, che viene narrata con la leggerezza alla quale Pif ci ha abituati.
Netflix propone tra i suoi titoli questo film del quale si è tanto parlato alla sua uscita, ma sono ancora in tanti quelli che non l’hanno visto o che magari lo conoscono solo sommariamente o per sentito dire.
E questa rappresenta la bellezza di una piattaforma che consente sempre di riprendere film degli anni addietro rendendoli attuali.
Si tratta di una pellicola davvero intensa dal punto di vista concettuale, che fa riflettere e lascia con l’amaro in bocca. Anche perché può vantare documentazioni storiche.
Non a caso il regista, al termine del film, allega il documento “The Problem of Mafia in Sicily”, un rapporto consegnato il 29 ottobre del 1943, pochi mesi dopo lo sbarco sull’isola.
Esso contiene alcune considerazioni del capitano W.E. Scotten, che parla della mafia come fenomeno destinato ad avere gravi implicazioni per la situazione politica dell’epoca e futura tanto della Sicilia quanto dell’Italia intera.
Se non hai ancora mai visto questo film, o desideri rivederlo, accedendo su Netflix lo trovi tra le commedie drammatiche italiane presenti in piattaforma.
In guerra per amore
Guarda il trailer e leggi la trama
Il 9 luglio 1943 gli americani sbarcarono in Sicilia. Il loco compito è quello di liberare l’Italia e l’Europa dall’oppressione nazista.
Per alcuni storici, questo compito fu agevolato dall’aiuto dei mafiosi immigrati negli States.
Più esattamente gli americani avrebbero sfruttato il potere di Lucky Luciano, il boss detenuto nelle carceri statunitensi.
Il presunto contributo delle organizzazioni malavitose avrebbe ricoperto un ruolo cruciale nell’operazione compiuta dalle truppe, in grado di liberare la Sicilia nel giro di brevissimo tempo.
In questo quadro storico, troviamo la storia di Arturo, un giovane innamorato di Flora.
La ragazza è però già promessa sposa all’erede di un noto boss di New York.
Per poter sposare la sua amata e cambiare un destino scritto da altri, Arturo deve recarsi dal padre della ragazza.
Non ha un soldo, e l’unico modo per arrivare nel paesino di campagna siciliano dove questi vive è quello di entrare a far parte dell’esercito americano, ormai in procinto di sbarcare in Sicilia.
Quanti e quali ostacoli, imprevisti e vicende umane e sociali lo divideranno dalla realizzazione del suo sogno?
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