Scopri i classici della gastronomia salernitana, come la pizza Carminuccio, il panino con milza imbottita e la famosa scazzetta di via Mercanti.

Collocata in una posizione strategica, a metà strada tra due costiere, quella amalfitana e quella cilentana, la città di Salerno è diventata una meta privilegiata, un vero e proprio punto di partenza per poter esplorare posti dalla rara bellezza.

Salerno è una città con una tradizione culinaria ricca e variegata, dove la cucina salernitana rappresenta un perfetto connubio tra tradizione e innovazione.

La posizione geografica privilegiata della città, affacciata sul Mar Tirreno e circondata da colline e montagne, offre una varietà di ingredienti freschi e genuini che costituiscono la base della gastronomia locale.

Salerno, un patrimonio da custodire

Finita sotto i riflettori per l’avvio di un altro grande scalo aeroportuale: l’aeroporto di Salerno Costa D’Amalfi (che è già stato scelto da diverse compagnie nazionali ed internazionali per le proprie tratte), la città campana di Salerno è il luogo perfetto per incontrare le tradizioni millenarie della cucina regionale.

Salerno è diventata, per via della sua posizione, una meta perfetta per gli scali crocieristici internazionali. Un punto di partenza alla volta delle coste più belle d’Italia ma anche una città tranquilla e vivibile dove trascorrere qualche ora passeggiando sul lungomare, gustando qualche prelibatezza figlia del buon mangiare (e bere).

Del resto, la sua è una storia ricca con un patrimonio gastronomico radicato in profondità nella cultura mediterranea. Scopriamo quali cibi mangiare assolutamente a Salerno e quali sono le tendenze culinarie emergenti che, sebbene abbiano un tocco moderno, non perdono mai di vista l’autenticità dei sapori locali.

Cosa mangiare assolutamente

Ad un primo sguardo, potrebbe essere difficile individuare quali piatti sono stati inventati a Salerno e quali nelle province vicine. Eppure le tradizioni culinarie salernitane sono marinare, sì ma attingono anche dall’orto e dai suoi frutti.

La cucina salernitana è fortemente influenzata dalle antiche ricette mediterranee, caratterizzate dall’uso di prodotti locali come il pesce fresco, le verdure di stagione, l’olio d’oliva extravergine e i grani antichi. Piatti tradizionali come la parmigiana di melanzane, i paccheri allo scoglio e il pesce all’acqua pazza riflettono la semplicità e la genuinità della tradizione gastronomica di Salerno.

La pizza Carminuccio

Il primo grande classico, da gustare anche nella versione “a portafoglio” è la pizza salernitana detta “Carminuccio” dal nome del pizzaiolo Carmine Donadio che l’ha ideata.

Questa tipologia di pizza si differenzia da quella napoletana per via di un cornicione più spesso e una base più sottile. Guarnita con  pomodoro, formaggio, pancetta e basilico con un’aggiunta di un po’ di “forte”, la pietanza è nata nel quartiere Mariconda della città.

Panino con milza imbottita

Un altro classico, quello che si trova in tutte le feste popolari (una su tutte, quella di San Matteo) è il panino con la milza imbottita che si può trovare anche in chioschi e bancarelle improvvisate.

La milza di bue o vitella viene imbottita dopo averla asciugata, con abbondanti spezie tra cui rosmarino e pepe forte. Successivamente, dopo essere stata chiusa con il filo, viene cotta in olio e aceto.

La milza imbottita può essere mangiata alle Botteghelle65 salumeria storica di Salerno con annessa cucina in via Botteghelle, 65.

La scazzetta

Passeggiando per via Mercanti è doveroso fare una sosta alla pasticceria Pantaleone. La scazzetta è sicuramente il dolce più famoso che è composto da pan di Spagna, crema pasticcera o chantilly, fragoline di bosco il tutto ricoperto da una lucidissima glassa rossa.

Ricorda la forma e il colore del copricapo dei cardinali, da cui deriva il suo nome (“scazzetta” infatti, in dialetto campano, si riferisce proprio al cappello rosso dei cardinali).

Dove mangiare la scazzetta a Salerno? Il nome è uno solo: un’unica pasticceria in via dei Mercanti  a Salerno, ovvero Pantaleone,

Innovazione in cucina: le nuove frontiere del gusto

Una nuova generazione di chef sta emergendo in città. Proprio loro, seppur rimangano fedeli alle radici della cucina locale, provano sperimentazioni nuove tra tecniche e combinazioni di sapori. Si tratta di una tendenza particolarmente visibile in diversi ristoranti della città. In essi è possibile trovare accanto ai menu tradizionali anche proposte innovative che utilizzano ingredienti locali in modi inediti.

Non solo innovazione nei piatti ma anche nel modo di servirli. Ne è un esempio il ristorante Syncronia (Corso Giuseppe Garibaldi, 135 ) dove la tecnologia incontra la buona tavola. Ciascuna pietanza, infatti, grazie ad un congegno viene servita in contemporanea a tutti i commensali direttamente dalla cucina. Ad orchestrare la sinfonia di piatti lo chef naturalmente.

C’è da dire anche che Salerno può essere considerata come la città che, dal punto di vista gastronomico, può accontentare tutti i palati grazie alla possibilità di poter mangiare etnico, vegano, a chilometro zero.

Inoltre, c’è una vasta scelta di club e locali che rendono la città come un punto di riferimento per la movida campana.

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