Scopri la recensione e guarda il trailer di un film molto intenso su Netflix, si tratta di Beasts of No Nation amato dal pubblico e dalla critica.

Proiettato in concorso alla 72esima Mostra Internazionale d’arte cinematografica di Venezia, dove ha vinto il Premio Marcello Mastroianni, c’è un film drammatico su Netflix che tratta il tema molto delicato della terribile esperienza della guerra civile.

Rilasciato dalla piattaforma di streaming nel 2015, è ispirato sull’omonimo romanzo del 2005 di Uzodinma Iweala. Il suo titolo è “Beasts of No Nation”, scritto e diretto da Cary Fukunaga (“Sin nombre”, “Jane Eyre”) con l’esordiente Abraham Attah accanto al vincitore del Golden Globe Idris Elba (“Luther”).

Quest’opera evidenzia già nel titolo la sua essenza: la bestialità. Il concetto alla base è tanto drammatico quanto reale: l’indole umana riesce a diventare più feroce e cattiva di una bestia nel momento in cui gli viene sottratto qualcosa.

L’uomo arriva quindi ad avere la mente tanto offuscata da non riuscire più a scindere il giusto dallo sbagliato, ciò che è morale e quello che invece è immorale.

Nel bel mezzo della guerra civile africana, dove l’infanzia viene rubata e i bambini sono costretti a crescere troppo in fretta, c’è strazio e dolore, ma anche rassegnazione.

E la sorte che tocca al protagonista è uguale a quella che vivono molti minori nel mondo contemporaneo: esseri indifesi che sono costretti a imbracciare le armi e uccidere senza capire neppure il senso profondo delle proprie azioni.

E quindi è solo l’apparenza a lasciarli ancora nella spensieratezza tipica dei bambini, mentre l’anima e la testa sono ormai in preda alla disperazione più profonda.

Grazie a una colonna sonora delicata ma molto incisiva, a una regia assolutamente realistica in ogni ricostruzione e alle interpretazioni molto sentite, questo film su Netflix non potrà lasciare insensibili ai temi trattati.

Tra dolore e strazio, farà scendere qualche lacrima non solo agli spettatori più sensibili.

Guardando all’indice di gradimento sul Web, possiamo trovare un apprezzamento pari all’86% su Google, mentre sul sito aggregatore di recensioni Rotten Tomatoes la percentuale è di 91% e infine su IMDb il punteggio relativo è 7,7.

Molto intenso il trailer, disponibile anche su YouTube, che rende al meglio lo straziante racconto della perdita dell’innocenza del piccolo protagonista, testimone dell’eccidio della propria famiglia e costretto a diventare un bambino soldato, in uno Stato africano non ben identificato.

Un film duro e crudo, un’esperienza immersiva totalizzante per lo spettatore che si troverà inevitabilmente a fare i conti con la propria coscienza, e che parla di una realtà legata a un argomento scottante del continente in questione.

La trama di questa pellicola drammatica presente nel catalogo di Netflix spazia dallo sterminio degli abitanti del villaggio da parte delle truppe della NDF al trauma del “battesimo di sangue” a cui è sottoposto Agu, il piccolo protagonista.

In una delle scene più tremende della pellicola si vede il bambino costretto a impugnare un machete mentre il comandante del battaglione lo invita con assoluta freddezza ad attuare l’esecuzione di uno dei prigionieri, conficcandogli la lama nel cranio.

Da qui in poi, Agu lascerà ogni residuo di umanità e di compassione per abbracciare una logica di sopraffazione e di violenza che segna il confine, qui molto marcato, fra l’Uomo e la Bestia.

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