Scopri la recensione e guarda il trailer di Allacciate le cinture su Netflix un film di Ferzan Ozpetek che mescola amore, leggerezza e drammaticità.
Se ti piace lo stile cinematografico di Ferzan Özpetek, potrai trovare interessante vedere su Netflix un titolo del 2014, prodotto da R&C Produzioni, Faros Film e Rai Cinema, e vincitore di tre Nastri d’Argento.
Parliamo di “Allacciate le cinture”, un dramma amoroso con protagonisti Kasia Smutniak (“Perfetti sconosciuti”, “Made in Italy”, “Moglie e marito“, “Il colibrì”) e Francesco Arca (noto anche sul piccolo schermo per fiction come “Carabinieri 7”, “Don Matteo 7”).
Forse non è il titolo più noto del cineasta turco naturalizzato italiano, ma senza dubbio vanta numeri importanti. Basti pensare che nel primo fine settimana di programmazione nelle sale, il film ha debuttato al secondo posto dei film più visti, dietro al colosso americano “300 – L’alba di un impero”, con un incassato totale di oltre 4.500.000 euro.
Questa pellicola, oltre a vincere i tre prestigiosi premi già citati, ha ottenuto innumerevoli candidature ai David di Donatello e vinto il Ciak d’oro per la migliore colonna sonora a Pasquale Catalano, compositore delle musiche originali.
Come sempre accade nei film di Ozpetek, la musica occupa un posto d’onore. Non a caso il trailer è accompagnato dal brano di Riccardo Cocciante “A mano a mano”, nella versione cantata da Rino Gaetano, a stabilire da subito l’impatto emotivo intenso che vuole trasmettere.
Osservando le recensioni e i giudizi l’ha apprezzato il 64% degli utenti di Google, sul sito aggregatore di recensioni IMDb ha un punteggio di 6,5 su 10, mentre su Rotten Tomatoes un 52% di giudizi positivi in entrambi i casi con il titolo internazionale di “Fasten your Seatbelts”.
Una discrepanza di giudizi che sicuramente si risolve guardando il film e traendone le proprie conclusioni, per coloro che vi si approcciano la prima volta.
Il cast attoriale è veramente ricco e fenomenale. Oltre ai protagonisti principali Smutniak e Arca, ci sono nomi impossibili da non nominare nella loro totalità: Filippo Scicchitano, Carolina Crescentini, Elena Sofia Ricci, Francesco Scianna, Carla Signoris, Paola Minaccioni, Giulia Michelini e Luisa Ranieri. Insomma, una vera e propria parata di nomi altisonanti del cinema italiano, così come abitua il regista nelle sue opere cinematografiche sempre egregiamente interpretate.
Girato interamente in terra pugliese tra le città di Lecce e di Otranto, “Allacciate le cinture” mette in scena uno spaccato di normalità tutta italiana che mescola passione e malattia, malinconia e fiducia.
Passato, presente e futuro si intersecano sullo sfondo costante dell’amore travolgente ma destinato a non durare. Oppure no? Un’analisi attenta e profonda sul tempo che passa e sui sentimenti più veri. E poi l’inevitabile scontro con la realtà.
La trama di questo film disponibile sul colosso dello streaming vede protagonisti Elena e Antonio, travolti da una passione improvvisa e prorompente. Ma questa è una passione impossibile. Elena è già fidanzata con Giorgio. Antonio, invece, è il nuovo ragazzo della sua migliore amica Silvia.
Se a prima vista tra i due non sembra esserci affinità, nei fatti l’attrazione tra loro esplode ugualmente, contro ogni regola anche a scapito di scompigliare le vite altrui. Il tempo passa.
Sono trascorsi tredici anni. Elena è sposata con Antonio, ha due figli e nel frattempo insieme al suo migliore amico Fabio ha realizzato il suo sogno di aprire un locale di successo. Il nuovo equilibrio subisce però una scossa con il sopraggiungere di una malattia che colpisce Elena.
Il viaggio della donna ora non sarà solo verso la guarigione fisica, ma anche verso una guarigione dei sentimenti e dei rapporti con coloro che fanno parte della sua vita o che vi hanno fatto parte in passato.
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