Su Netflix il film, originale e intenso, Kodachrome si ispira a una storia vera legata al mondo della fotografia: un dramma imperdibile con un cast stellare.
Netflix continuamente distribuisce film nuovi e originali, per appassionare il pubblico e ricavarne massimi apprezzamenti. Nel 2017 aveva rilasciato un film molto interessante dal punto di vista della storia che c’è dietro, soprattutto per gli amanti di produzioni ispirate a fatti realmente accaduti a livello storico e sociale. In questo caso parliamo di arte fotografica.
Si intitola “Kodachrome”, il film drammatico, diretto da Mark Raso e liberamente ispirato a un articolo uscito sul New York Times, da vedere stasera su Netflix.
Un dramma costellato di star del mondo hollywoodiano che affronta l’argomento legato all’interruzione dell’elaborazione Kodachrome presso Dwayne’s Photo a Parsons, in Kansas (lo stesso negozio raffigurato nel film), l’ultimo elaboratore di pellicole Kodachrome al mondo.
L’articolo descrive come, quando si è sparsa la voce che il negozio avrebbe chiuso la sua attività Kodachrome, le persone abbiano fatto pellegrinaggi da ogni parte del mondo per sviluppare le loro ultime pellicole prima che fosse troppo tardi.
Kodachrome è stato uno dei primi tipi di pellicola a colori ed era stata introdotta dalla Kodak nel 1935. A causa del suo complicato processo di sviluppo, iniziò a perdere quote di mercato a favore di nuove pellicole più immediate da sviluppare, per lasciare poi il posto alla fotografia digitale.
L’ultimo rullino in assoluto è stato elaborato proprio presso Dwayne’s Photo nel 2010. Da qui l’idea del regista di farne un film, per dare valore a questa storia inedita per una produzione cinematografica e sicuramente molto curiosa per una grande fetta di pubblico.
Superba l’interpretazione del quattro volte candidato agli Oscar Ed Harris (“Pollock”, “Apollo 13”, “The Truman Show”, “Lezioni di anatomia”, “La macchia umana“, “A beautiful Mind”). Insieme a lui, Jason Sudeikis (comico ampiamente apprezzato per la serie “Ted Lasso” e tra gli altri per la sua nel “Saturday Night Live” della NBC) ed Elizabeth Olsen (“Sorry for your Loss”, “Wanda Vision”, “La fuga di Martha”).
Alle prese con dissidi del passato, con l’incombenza della morte, con l’incapacità di comunicare tra genitore e figlio, e con dinamiche relazionali difficili da scardinare, questo film su Netflix potrebbe rappresentare un’interessante scoperta.
Kodachrome
Guarda il trailer e leggi la trama
Un padre fotografo ribelle e famoso in tutto il mondo, Ben, e suo figlio, un dirigente musicale, Matt, sul punto di essere licenziato dalla sua etichetta, devono intraprendere un viaggio. Dopo la riluttanza iniziale nel dover condividere questa esperienza con un genitore assente e noncurante, con cui non si parla da 10 anni, Matt accetta.
Lo fa solo perché il manager di suo padre gli organizza un incontro con gli Spare Sevens, una band che Matt cerca di portare nella propria etichetta con la speranza di salvare le sorti della sua attività professionale.
Il fatto che Ben sia nelle ultime fasi del cancro al fegato e abbia solo pochi mesi di vita rende la missione in cui si imbarcano ancora più difficile. Il motivo del viaggio sono quattro contenitori misteriosi di pellicola Kodachrome che Ben ha scoperto e che vuole far sviluppare per allestire un’ultima mostra del suo lavoro. Si tratta del suo ultimo desiderio.
Ma l’unico laboratorio fotografico che elabora ancora Kodachrome si trova a Parsons, Kansas, e mancano solo pochi giorni alla chiusura del negozio.
A unirsi alla coppia c’è Zooey, la fedele e affascinante assistente di Ben, che assume il ruolo di intermediario tra i due riluttanti compagni.
Questo trio e le loro dinamiche reciproche rappresentano il cuore della storia in un’avventura umana e relazionale on the road.
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