Scopri la recensione e guarda il trailer del film “La tigre bianca” su Netflix, ispirato da un famoso romanzo sul tema del riscatto sociale e della brama di successo.

Candidato agli Oscar del 2021 per la migliore sceneggiatura non originale, c’è un film drammatico su Netflix molto interessante per chi ama titoli originali e poco conosciuti. Diretto da Ramin Bahrani (“Goodbye Solo”, “A qualsiasi prezzo”), è tratto dall’omonimo romanzo di Aravind Adiga, che ha fruttato allo scrittore il prestigioso Booker Prize nel 2008.

Si intitola “La tigre bianca” (“The White Tiger” nella versione originale), con gli attori indiani Adarsh Gourav, Raikummar Rao e Priyanka Chopra, nomi di riferimento del panorama del cinema Hindi. Anche per la sua doppia direzione produttiva (India e Stati Uniti d’America), questo film è come sospeso tra due mondi, quello orientale e quello occidentale, appunto. Non a caso, a livello stilistico, ciò che risalta all’occhio è il dualismo tra civiltà che si contrappongono.

Il regista infatti fa proprie le caratteristiche tipiche del genere gangster hollywoodiano, inserite però all’interno del contesto socio-culturale indiano. Il tutto generando quella affascinante dose di contraddizioni, tra fascino e caos visivo. Si tratta di una storia di ascesa sociale tanto rapida quanto non priva di incresciose situazioni al limite del morale.

Al centro della narrazione c’è il processo di trasformazione di un giovane autista che si ritrova a dover celare le proprie ambizioni di ascesa sociale dietro sorrisi, inchini e riverenze. I suoi modi sempre accondiscendenti e obbedienti celano in realtà un piano meschino per raggiungere i propri scopi. In una sorta di rivincita personale contro i poteri forti della società.

Tra le tematiche più rilevanti di questa interessante pellicola in streaming su Netflix, ci sono le disuguaglianze legate al sistema delle caste, la politica, la corruzione e il tema religioso, con uno sguardo drammatico ma molto leggero allo stesso tempo. Tali da rendere la visione piacevole e scorrevole.

Osservando gli indici di gradimento su Google, si vede come gli utenti lo abbiano giudicato positivamente con una percentuale pari all’84%, mentre sui siti aggregatore di recensioni Rotten Tomatoes e IMDb i punteggi sono relativamente 92% e 7,1 su 10.

Come si evince guardando il trailer, disponibile come sempre anche su Youtube, è molto ben presentato l’elemento del costante conflitto tra lusso sfrenato e povertà più assoluta in una società come quella indiana da sempre molto divisa dal punto di vista sociale. Così come già si può osservare la metamorfosi del giovane protagonista, ambizioso quanto cinico al momento giusto, sottolineato con la frase netta e incisiva: “Crea il tuo destino”.

La trama di “La tigre bianca” disponibile su Netflix vede nella veste di protagonista un servitore e autista di nome Balram Halwai, un giovane indiano della “casta bassa”, il quale fin da quando era solo un bambino aveva il solo desiderio di raggiungere la posizione sociale di “tigre bianca”, animale che nasce una sola volta in una generazione.

Riuscendo a eludere le costrizioni sociali legate all’appartenenza alla casta più umile, riuscirà a guadagnarsi in maniera cinica e molto ambiziosa un ruolo di ricco imprenditore.

Il suo percorso verso la ricchezza e il potere a cui ambisce modificherà inevitabilmente il suo carattere e il suo modo di vedere e vivere la vita, avvicinandolo a un mondo-gabbia dorata nel quale dovrà vedersela con i predatori più accaniti.

L’avventura e le vicende che interesseranno il protagonista rappresenteranno lo specchio delle disuguaglianze sociali e dei mali insanabili della società indiana, di cui emergono prepotenti le grandi contraddizioni.

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