Scopri la trama e guarda il trailer di questa miniserie tv su Netflix, un thriller messicano ispirato da una incredibile storia vera.
Il ritmo è incalzante fin dalle prime scene e gli otto episodi, della durata di circa 40 minuti l’uno, scorrono veloci. Se stai cercando una miniserie televisiva genere thriller da guardare su Netflix ti consigliamo di vedere “Triada”, una produzione televisiva messicana che trae origine da un fatto di cronaca realmente accaduto.
Ambiguità, scambi di persona, vite che si incrociano, uguaglianze e disuguaglianze. In “Triada” su Netflix, infatti, il concetto di individuo viene stravolto per ripartirsi in tre persone perfettamente uguali, con un segreto che le unisce.
Una tremenda scoperta, infatti, porterà a svelare un mistero davvero scioccante che ti condurrà al finale che lascia spazio alle interpretazioni.
E il tutto diventa maggiormente interessante se si pensa che si tratta dell’adattamento per il piccolo schermo di una storia vera, che si traduce in un esperimento sociale condotto con un esito decisamente drammatico.
Teorie che hanno dell’assurdo, ipotesi inquietanti, illusioni di realtà incredibili.
Con le sue atmosfere evanescenti e cupe, il filo conduttore di questa serie tv Netflix è quello molto amato dal cinema e dalla letteratura, ovvero il tema del doppio, che questa volta diventa per giunta triplo.
E, a giudicare anche dai giudizi on line, è molto amata dal pubblico di Google che le ha tributato un 84% di gradimento.
Netflix non ha rivelato quale sia esattamente il vero caso criminale, si limita a dire Basato su eventi veri, il che ci porta a pensare che potrebbe essere ispirato al caso del documentario Three Identical Strangers, che esplora la storia di un adolescente che al college si imbatte in uno studente che gli sembra identico. Più tardi scoprono di essere fratelli e che ce n’è un altro che non conoscono. I tre iniziano a indagare e scoprono che sono stati dati in adozione quando erano piccoli e che l’agenzia che ha curato le pratiche non aveva detto alle loro famiglie che c’erano dei fratelli.
In questa produzione spicca l’interpretazione di Maite Perroni (“Oscuro desiderio”, “Che fine ha fatto Sara?”), la quale è capace di interpretare in maniera egregia tre diversi personaggi e ricreare una narrazione molto complessa e ricca di sfaccettature.
Una serie thriller che strizza l’occhio al mistero e che nasconde anche una spiegazione realistica e scientifica, nonostante l’incredulità dello spettatore. Ma veniamo alla trama.
Rebecca, una investigatrice, improvvisamente si trova coinvolta in una situazione che ha dell’assurdo. Recatasi sulla scena di un delitto scopre che la vittima le somiglia a tal punto da poter essere la sua fotocopia. Una somiglianza tale da far pensare che si possa trattare senza ombra di dubbio di sua sorella gemella.
La donna dunque inizia a fare delle indagini a 360 gradi per comprendere quella strana somiglianza. Per lei diviene fondamentale scoprire qualcosa in più su questa situazione che inizia a trasmetterle anche un forte senso di inquietudine e di disagio mentale.
Chi è quella donna? Ma soprattutto, cosa la collega a lei e alla sua vita privata? Quella donna altri non è che sua sorella gemella, dalla quale è stata separata dalla nascita.
Ma non è la sola incredibile scoperta di questa miniserie tv che farà emergere una serie di verità davvero incredibili.
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