Stasera guarda su Netflix questa miniserie thriller tratta da un romanzo di successo, una produzione tedesca ad alta tensione e con un mistero da risolvere.

Ecco una miniserie thriller psicologica su Netflix che non ti farà dormire la notte, basata sull’omonimo romanzo di Romy Hausmann, giudicata tra le migliori produzioni dell’autunno 2023.

Dai toni cupi e inquietanti, è ideale per coloro che vogliano vivere il brivido della paura e della tensione, potendo contare su una struttura narrativa e stilistica di una buona qualità.

Un fitto e scabroso mistero da risolvere, una donna dall’incerta identità, due bambini, troppe domande: cos’è davvero successo?

La mia prediletta

SI tratta di una miniserie Netflix molto attesa dagli amanti del genere thriller. I presupposti c’erano tutti ed effettivamente non sono stati delusi, stando al successo registrato alla sua uscita e ai giudizi per lo più positivi che si trovano in giro. “La mia prediletta” (titolo internazionale Dear Child) è una produzione tedesca in sei puntate basata sull’omonimo romanzo best seller dell’autrice Romy Hausmann.

Violenza fisica e psicologica, colpi di scena, alta tensione per una storia che parla di alcuni fatti realmente accaduti nella cronaca nera nazionale. Per la storia, infatti, la Hausmann ha affermato di essersi ispirata a fatti di cronaca vera, su tutti il caso di Elizabeth Fritzl, segregata in casa per oltre diciotto anni dal padre. Nonostante la gran parte delle vicende sia poi frutto della sua invenzione letteraria.

Sono in molti che, conoscendo già il suo romanzo, hanno divorato questa miniserie su Netflix, ma sono anche tantissimi coloro i quali sono attirati dal true crime e dal thriller, grazie anche a una fruttuosa produzione degli ultimi tempi legata a questo genere.

Punti di forza sono sicuramente l’accuratezza delle ambientazioni e dei dettagli psicologici descritti in maniera molto puntuale. E, infine, non manca il valore delle interpretazioni, che mettono al centro la figura femminile.

Su tutte la protagonista, l’attrice tedesca Kim Riedle (“Skylines”), che rende così reale il suo ruolo da non essere dimenticato molto facilmente.

Cast

Nonostante stiamo parlando di attori fondamentalmente sconosciuti in Italia, quello che si evince è un cast forte e credibile nel narrare una storia molto delicata e complessa.

Oltre all’incredibile interpretazione di Kim Riedle, ci sono quelle ugualmente sconvolgenti dei due ragazzini: Naila Schuberth e Sammy Schreib. A comporre il gruppo attoriale ci sono ancora Haley Louise Jones (“Paradise”), Julika Jenkins (“Dark”), Jeanne Goursaud (“Barbarians”), Hans Löw (“Colpevoli”), Justus von Dohnányi.

Il cast è sorretto da un gran numero di figure femminili, per raccontare anche il ruolo e la condizione della donna in determinati ambiti e la forza posseduta per uscire da situazioni di pericolo e di atrocità subite.

Trailer

Il trailer della serie televisiva “La mia prediletta” con Kim Riedle

Trama

Si vede una donna fuggire nel bosco. Insieme a lei c’è una ragazzina, presumibilmente sua figlia. Viene investita da un’auto e viene portata, gravemente ferita, in ospedale. Al suo risveglio, la donna è come se avesse rimosso tutto.

Non conosce il suo nome, non sa perché si trova lì e cosa sia successo prima. Si scoprirà presto che è stata rapita, sottoposta a violenze e stuprata, e che si è ritrovata a fare da madre a due bambini, la dodicenne Hannah e suo fratello minore Jonathan.

Cosa è successo davvero?

Con il tempo e grazie agli interrogatori della polizia, viene rivelato che la donna si chiama Jasmin e non Lena, come aveva sostenuto la bambina. Che lascia emergere altri dettagli inquietanti. Soprattutto quando parla di un certo “Lui” che aveva stabilito tutte le regole da seguire. Cosa c’è dietro?

Quando Jasmin viene registrata in ospedale con il nome di Lena, la storia della vittima dell’incidente attira l’attenzione dell’agente di polizia Gerd Bühling: che possa trattarsi della Lena scomparsa 13 anni prima e che non era mai riuscito a rintracciare?

Insieme alla collega Aida Kurz, Gerd cerca di scoprire dove si trova Lena, chi è Jasmin, chi sono i bambini e dove sono stati tenuti prigionieri. Il tutto è unito da grovigli ancora più stretti di quanto si possa sospettare all’inizio, e sono tantissimi i colpi di scena.

Qual è la verità sconcertante in tutta questa sconvolgente vicenda?

Recensione

“La mia prediletta” è giudicata a dire dei più tra le serie thriller più coinvolgenti emotivamente che siano in programmazione su Netflix negli ultimi tempi.

Senza ombra di dubbio, alla base di tutto c’è il caso letterario della Hausmann, che ha segnato già un’ottima lettera di presentazione. Ma quello che viene evidenziato sono anche le intense interpretazioni degli attori e la regia abile (di Isabel Kleefeld), un connubio perfetto per quel mix di suspense che gli amanti del genere pretendono.

È poi interessante scoprire come, nonostante questa misteriosa e raccapricciante presenza maschile (“Lui”), siano poi le donne a trainare la storia. Con le loro molteplici sfumature psicologiche e una forza interiore senza eguali. Che avvenga per sofferenza, orrore, terrore, ignoranza, curiosità o impegno, la serie rappresenta e sviscera allo stesso tempo l’intero spettro della femminilità.

Le caratteristiche psicologiche dei personaggi sono molto marcate e ottimamente sviluppate, che si tratti di vittime o carnefici, e non manca un intreccio dei fatti davvero ricco e intricato. Si nutre di atmosfere da incubo che trascinano per sei puntate sia i lettori che gli spettatori, presi dalla curiosità di saperne di più sui protagonisti, tutti misteriosi e dal passato oscuro.

Per quanto riguarda l’andamento della narrazione, poi, è fatto in modo tale da creare così tanta curiosità da guardare tutti gli episodi senza sosta, come una piccola maratona seriale su Netflix.

Per i deboli di cuore e di stomaco, però, la cosa potrebbe risultare meno semplice. Ma se ti piace questo genere, si tratta di una serie da non perdere assolutamente.

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