Scopri la recensione e guarda il trailer di “Express” una serie spagnola su Netflix che lascia con il fiato sospeso, ambientata in un mondo post-pandemico.
Con i suoi otto episodi che lasciano con il fiato sospeso, ecco una miniserie su Netflix per gli amanti del thriller investigativo avvincente. Rilasciata in streaming nel 2022 e diretta da Ivan Escobar (“Vis a vis”), questa produzione per un pubblico adulto e consapevole parla di violenza, intrighi e action, utilizzando l’espediente dei sequestri di persona per evidenziare un ritratto lucido e cinico della società attuale.
Si intitola “Express”, con la sua ambientazione molto cruda e senza filtri di un’umanità senza scrupoli. Per quanto riguarda la valutazione sul Web, il gradimento da parte degli utenti di Google è pari al 66%, mentre su IMDb il punteggio relativo è di 5,9 su 10.
Tra le note positive delle recensioni presenti su internet, lo show sembra avere il pregio di essere caratterizzato da uno scenario molto accattivante, fatto di rapimenti e riscatti. Nonostante infatti l’atmosfera di fondo sia piuttosto scabrosa e parli di cronaca nera, il tipo di narrazione fa crescere molto la curiosità.
L’azione è un elemento sempre presente, così come l’emozione, veicolata energicamente dalla protagonista, l’attrice Maggie Civantos, che svetta su un cast molto credibile. Le vicende di questa serie disponibile su Netflix si sviluppano nel periodo post-pandemico, quando la crisi psicologica, la perdita del lavoro e il divario sociale hanno subito un netto e rapido incremento.
Troviamo dunque persone disperate pronte a tutto pur di non affondare nei propri debiti. I rapitori studiano la vittima e, in base al suo apparente stile di vita, stabiliscono l’ammontare del riscatto. Il tema centrale, dunque, è alquanto inquietante e quanto mai realistico.
Già guardando il trailer su Youtube, oltre che sulla piattaforma ufficiale di Netflix, l’atmosfera cupa e scabrosa risulta molto evidente agli occhi dello spettatore, che entrerà in un mondo dove ogni azione diventa lecita. “Credono che i sequestri lampo possano essere risolti come un reato qualsiasi ma si sbagliano. Le cose sono cambiate. Viviamo in una società che si muove velocemente, che non ha tempo di pensare. E ovviamente abbiamo ciò che ci meritiamo”. Ecco come viene spiegata in poche parole tutta l’essenza di un mondo che corre troppo veloce, anche nei suoi drammi più profondi.
La trama si sviluppa nel periodo post-pandemico e in un luogo non chiarito della Spagna. Le vicende che si sviluppano sono quelle di Bárbara, psicologa criminale che ha subìto un sequestro lampo (da qui il titolo “Express”). Nella fattispecie si tratta di una forma di estorsione pericolosa e drammatica che si è rapidamente diffusa in tutto il mondo.
Quella tremenda esperienza ha lasciato nella donna molte ripercussioni fisiche (l’amputazione di un dito del piede), nonché psicologiche e relazionali. A livello familiare non va meglio: la donna ha divorziato dal marito e le figlie hanno problemi scolastici; ma anche a livello lavorativo l’evento ha lasciato i suoi strascichi.
Il distretto di polizia in cui lavora sottovaluta il pericolo dei sequestri lampo, affrontandoli in maniera superficiale. La protagonista sceglie dunque di abbandonare la polizia e lavorare come negoziatrice per la Central Risk, una misteriosa azienda privata che persegue l’obiettivo di risolvere i casi in modo rapido ed efficiente. Questa è l’opportunità per Bárbara di scoprire chi c’è dietro il suo rapimento ed evitare che ci siano ulteriori vittime.
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