Su Netflix c’è un un grande classico delle serie tv crime italiane che trasmessa qualche anno fa si è contraddistinta per il successo incredibile delle sue tre stagioni. Ispirata all’omonimo film del 2015 (diretto da Stefano Sollima e interpretato da Pierfrancesco Favino, Claudio Amendola, Elio Germano e Alessandro Borghi), a sua volta tratto dal romanzo di Carlo Bonini e Giancarlo De Cataldo, è la prima serie originale italiana distribuita dal colosso dello streaming.
Stiamo parlando della strepitosa produzione “Suburra”, che si ispira direttamente alle vicende di Mafia Capitale, lo scandalo che ha visto uomini politici e della Chiesa coinvolti con esponenti della mafia. In tantissimi l’hanno già vista e apprezzata, tantissimi ancora non hanno avuto modo di vederla, quindi ti sveliamo un po’ di curiosità su una serie che vale la pena vedere per chi ama il genere crime story.
Prima di tutto sai a cosa si ispira il suo nome?
La Suburra (dal latino sub-urbe, ovvero “sotto la città”, da cui appunto sobborgo), nell’Antica Roma stava a indicare la parte bassa della città rispetto al nucleo originario. Mentre il Palatino identificava la parte alta, con tutti le alte dinamiche sociali del caso, la parte bassa era costituita da sottoproletariato urbano che viveva in condizioni miserabili, benché affacciata su un’area monumentale e importante.
Era proprio nella “Suburra” che il potere e la criminalità segretamente si incontravano. Da qui, ancora al giorno d’oggi, il termine identifica quindi un luogo che ospita immoralità, crimini e ambientazioni malfamate ricche di segreti inconfessabili.
Non a caso, “Suburra” è una storia profondamente radicata nella realtà sociale romana, che racconta con intensità espressiva e visiva della mafia della Capitale, e più precisamente quella di Ostia, negli anni contemporanei.
La prima stagione, diretta da Michele Placido, Andrea Molaioli e Giuseppe Capotondi, è stata pubblicata su Netflix il 6 ottobre 2017, la seconda a febbraio 2019 e l’anno successivo è stata rilasciata la terza e ultima stagione, della quale tutti hanno atteso il finale.
Il cast della serie crime è molto ricco e convincente. Abbiamo star del piccolo e grande schermo italiano del calibro di Alessandro Borghi, Filippo Nigro, Claudia Gerini, Francesco Acquaroli, e ancora giovani brillanti come Giacomo Ferrara, Eduardo Valdarnini, Carlotta Antonelli.
Su Netflix questo giallo, a metà tra thriller e gangster, con i suoi 24 episodi, continua a catalizzare l’attenzione di un pubblico molto ampio, e rappresenta sempre una serie televisiva ideale per maratone serali in compagnia. Un successo che ha spinto Netflix a programmare lo spin-off della serie.
Suburra
Guarda il trailer e leggi la trama
Siamo nel quartiere di Ostia, a pochi passi da Roma, e tutto inizia con l’assegnazione degli appalti per la costruzione di un Porto Turistico della Capitale. Ma non è tutto lineare come dovrebbe essere.
Le atmosfere sono cupe e dense di misteri e le vicende si focalizzano su alcuni personaggi (criminali, politici e gente comune) che sono in vari modi coinvolti negli affari malavitosi della città laziale.
Un politico corrotto, capo di una famiglia che gestisce il territorio di Ostia, e l’ultimo componente della Banda della Magliana sono i protagonisti di una vicenda che si apre con l’omicidio di una prostituta in una camera d’albergo, dove era ospite di un importante politico, e che si consuma nell’arco di sette giorni.
Lo scandalo è dietro l’angolo ed è necessario occultare il cadavere, ma la guerra criminale che si scatena di lì a poco si mischia presto con uno dei più grandi atti di speculazione mai immaginati.
La trama si svolge e si aggroviglia, coinvolgendo tantissime figure, tra guerre, loschi individui, quintali di cemento per sommergere il litorale, speculazione edilizia, attività criminali, in una continua attesa di quello che succederà nella prossima puntata.
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