Sette donne e un mistero un film amatissimo su Netflix, intrigante e coinvolgente, con un cast tutto al femminile di grandissimo valore.
Con la regia di Alessandro Genovesi, che firma il remake del film di Francois Ozon “Otto donne e un mistero”, tra i film italiani di maggiore successo in streaming su Netflix, trovi una prova corale importante in un crime leggero e piacevole.
Il cast è di livello eccelso, riunendo alcuni dei più illustri nomi di attrici che l’Italia può vantare. Tante generazioni a confronto in “7 donne e un mistero”, che vede protagoniste Margherita Buy, Diana Del Bufalo, Sabrina Impacciatore, Benedetta Porcaroli, Micaela Ramazzotti, Luisa Ranieri, Ornella Vanoni. Tutte attrici (compresa la Vanoni che la recitazione ce l’ha innata) che davvero non hanno bisogno di presentazioni, se non di apprezzamenti per la bravura che da decenni dimostrano oppure che, seppur giovanissime dell’ambiente, sono già riuscite a comprovare.
Un po’ commedia, un po’ giallo, un po’ noir, un po’ comico grottesco. Insomma, ci sono tantissimi ingredienti in questa pellicola del 2021 disponibile su Netflix che ha riscosso da subito grande clamore tra la critica e il pubblico. La narrazione prende forma attorno al cosiddetto “enigma della camera chiusa”, ovvero uno spazio comune dove tutte le donne si ritrovano e in cui si innesca la caccia alla colpevole con relative reciproche accuse. E, in modo particolare, dove emergono gli scheletri nell’armadio di ognuna nel proprio rapporto con l’unico protagonista maschile.
A livello estetico, il film vanta un’ottima presenza di costumi che riportano a un’ambientazione degli anni Trenta, colorati e incisivi sull’immagine generale della pellicola. Atmosfere e musiche, invece, rimandano la mente ai gialli di Agatha Christie, in una villa che potrebbe essere tranquillamente un palcoscenico per la teatralità delle interpretazioni.
Le protagoniste sono sette donne tutte (o quasi) a loro modo pessime, e l’uomo assassinato, si vedrà, non verrà pianto in maniera sincera da nessuna. Date le indoli molto ostili, non si crea un patto di solidarietà tra le donne né tantomeno un microcosmo al femminile positivo. L’immagine che ne scaturisce è fatta da una serie di personalità aride, anaffettive, opportuniste e ciniche, e potrebbe effettivamente ricalcare in un certo senso il “Parenti serpenti” di Mario Monicelli. Se ancora non l’hai mai visto, lo trovi tra le commedie di Netflix.
7 donne e un mistero
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La storia è ambientata nella notte della Vigilia di Natale, quando a casa di un facoltoso imprenditore, piuttosto che una festa come da previsioni, va in scena un omicidio.
Chi è il morto? È Marcello, il padrone di casa che, sotto lo stesso tetto, aveva riunito le sette donne che, ognuna in una maniera differente, aveva rappresentato un tassello nella sua vita.
Lasciate sole a loro stesse, in un confronto inevitabile, le eleganti ma stravaganti signore non nascondono rancori, segreti, bugie reciproche. Fuori imperversa una bufera di neve, il cancello è bloccato e sono stati recisi i fili del telefono.
Loro sono Margherita, la moglie (solo di forma) e padrona di casa, mal tollerata dall’amante di lui Veronica, rimasta anche lei chiusa in casa; le figlie Susanna, giunta da Milano con una sorpresa, e Caterina, contestatrice nata; la zia Agostina, zitella e innamorata da sempre di Marcello; la suocera Rachele, che non lo aveva mai voluto cacciare dai guai finanziari, e la cameriera Maria, meno eccentrica di tutte le altre donne e, nonostante il ruolo sociale giudicato “inferiore”, unica dotata di buon senso.
Chi di loro è la colpevole? Ed è proprio una delle protagoniste ad aver armato la mano dell’assassinio?
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