Cerchi un film crime drammatico tratto da un romanzo da vedere stasera? Guarda “Lo spietato” su Netflix con protagonista Riccardo Scamarcio.
Una storia di gangster in una Calabria degli anni Ottanta e Novanta, appassionante e molto realistica, tra azioni, spettacolari sorprese e suspense. È tratto dal libro di Pietro Colaprico e Luca Fazzo “Manager calibro 9”, che racconta la carriera criminale di Saverio Morabito, il pentito che ha rotto per la prima volta l’omertà della ‘ndrangheta calabrese migrata al Nord Italia.
Si intitola “Lo spietato” (2019), diretto magistralmente da Renato De Maria che ha scelto per il ruolo di protagonista Riccardo Scamarcio, già protagonista del suo “La prima linea”, disponibile su Netflix tra i film del genere drammatico.
Il regista completa con questa pellicola la sua trilogia del mondo della mala, dopo appunto “La prima linea”, basata sulle memorie dell’ex terrorista Sergio Segio, e il documentario “Italian Gangsters”, dedicato alla parabola dei malviventi di casa nostra.
De Maria ha intrecciato riferimenti cinematografici e di vita vera, scrivendo una sceneggiatura che, a partire da un libro cronachistico giudiziario, diventasse una gangster comedy capace di far riferimento alla grande tradizione italiana del poliziottesco.
Gli altri protagonisti del film, tutti capaci di interpretazioni molto intense e coerenti con il periodo storico e i personaggi difficili e contraddittori affidatigli, sono Sara Serraiocco, Alessio Praticò, Marie-Ange Casta (sorella minore della più nota attrice Letizia), Alessandro Tedeschi.
Il film è ideale per chi cerca una saga sulla criminalità all’italiana, nel rispetto di una storia vera che però risulta molto romanzata riguardo agli eventi e al periodo storico di riferimento. Il protagonista ha il nome di fantasia di Santo Russo e la storia cinematografica copre oltre due decenni, dalla fine degli anni Settanta, quando la sua famiglia arriva a Milano dalla Calabria, fino ai primi anni Ottanta, quando viene arrestato e diventa un pentito.
Nel mezzo non mancano esperienze di vita sempre al limite, tra rapine, rapimenti, omicidi e droga, ma anche storie di amicizia vera, di amore carnale, di tradimenti e di sofferenza. Una scelta ideale, per gli amanti del genere, per trascorrere una serata Netflix con pop-corn alla mano e atmosfera di tensione.
Lo spietato
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Siamo nel periodo del boom economico, in una Milano destinata a crescere e a svilupparsi. Il protagonista della storia si chiama Santo Russo, calabrese cresciuto in periferia che, dopo i primi furti e il carcere minorile, decide di seguire le sue aspirazioni e di intraprendere definitivamente la vita del criminale.
In poco tempo si attesta mente e braccio armato di una potente e pericolosa gang, lanciandosi in affari sempre più loschi ma molto redditizi. Ci troviamo di fronte a una serie di attività illecite e criminali: rapine, sequestri, traffici di droga, riciclaggio di denaro sporco ed esecuzioni a sangue freddo.
Nella sua corsa sfrenata verso la ricchezza e la soddisfazione sociale, quasi fosse una sorta di assurdo riscatto, Santo Russo è diviso tra due donne: la moglie, una donna molto remissiva e devota, e l’amante, femme fatale, elegante e irraggiungibile. Due scelte di vita agli antipodi e due opposte facce della stessa medaglia.
Il percorso criminale di Santo non è lineare come si possa pensare, ma è fatto di scelte e ripensamenti: chi resta vivo, chi muore? Amore passionale o la famiglia? Una vita più normale e onesta oppure una vita senza soluzione, sempre da “Spietato”?