Scopri la recensione e guarda il trailer di un film italofrancese con Penélope Cruz su Netflix poco conosciuto ma molto apprezzato per la sua carica emotiva.
Cosa succede quando una madre cerca di sostenere l’identità di sua figlia in un contesto che non la comprende?
Per chi è alla ricerca di un film intenso da vedere su Netflix, c’è un titolo molto interessante e molto apprezzato dalla critica. Candidato al Leone d’oro al miglior film, con protagonista Penélope Cruz (candidata a sua volta alla Coppa Volpi alla 79° Mostra del Cinema di Venezia e al David di Donatello), un film che tocca le corde dei sentimenti e temi molto delicati.
L’attrice di pellicole del calibro di “Vanilla Sky”, “Vicky Cristina Barcelona”, “WASP Network“, “Venuto al mondo” e “Ferrari”, questa volta incanta con l’interpretazione di una donna alle prese con il complicato ruolo di madre. Questa pellicola in streaming mette al centro della storia la psicologia e le problematiche legate all’adolescenza, al passaggio all’età adulta, con l’odio per il proprio corpo e l’angoscia della sessualità.
Si intitola “L’immensità”, una produzione italofrancese del 2022 diretta da Emanuele Crialese (“Respiro”, “Nuovomondo”) e sostenuta dalle case Warner Bros. Entertainment Italia e France 3 Cinema.
La sceneggiatura è basata sulla vera transizione del regista, le cui parole a tal proposito sono state: “è il film che inseguo da sempre: è sempre stato “il mio prossimo film”, ma ogni volta lasciava il posto a un’altra storia, come se non mi sentissi mai abbastanza pronto, maturo, sicuro”.
La frase chiave del film: “E’ più importante quello che abbiamo dentro o quello che abbiamo fuori?” è quella posta dalla dodicenne Adriana che vuole essere invece identificata come Andrea, perché questo è il nome che la rappresenta, cioè il suo dentro, il suo vero essere.
Nel film l’unica che riesce ad amare profondamente, ad abbracciare senza inquietudine l’orientamento di genere di Adriana è sua madre. E qui si apre il discorso sulla condizione comune a molte donne non supportate dai mariti e di conseguenza vittime di depressione e insoddisfazione esistenziale.
Per quanto riguarda il gradimento da parte del pubblico, gli utenti di Google hanno apprezzato questo film per il 72%, mentre sul sito aggregatore di recensioni Rotten Tomatoes la percentuale di apprezzamento è dell’85%, e infine su IMDb il punteggio è di 6,4 su 10.
Molto intenso e profondo è il trailer, disponibile anche su Youtube, specchio ideale per osservare i diversi approcci alla genitorialità accogliente e comprensiva che sarebbe la migliore soluzione per comprendere davvero i propri figli.
La trama di “L’immensità” su Netflix è ambientata a Roma negli anni Settanta. Siamo nella buona borghesia cittadina, in mondo in fase di cambiamento tra i vecchi retaggi culturali e la voglia di nuovo. Clara e Felice si sono appena trasferiti in un nuovo appartamento.
Sono una coppia ormai solo di fatto: il loro matrimonio è basato su un amore finito, ma restano insieme per inerzia e per il bene dei tre figli. È per loro che la donna vive e su di loro riversa ogni suo desiderio di libertà infranta, assolutamente incompresa e trascurata dal proprio consorte.
Adriana, la figlia maggiore, ha appena compiuto 12 anni ed è la testimone attentissima degli stati d’animo di Clara e delle tensioni crescenti tra i genitori.
Ma non solo. Adriana rifiuta il suo nome, la sua identità di genere, vuole convincere tutti di essere un maschio.
Questo suo atteggiamento è sostenuto con amorevolezza dalla madre, ma ostacolato dal padre, mettendo ulteriormente in crisi il delicato equilibrio familiare.
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