Scopri la recensione di Cinquanta sfumature di grigio, un film drammatico su Netflix, una storia che è un viaggio di scoperta, tra passione e conflitti interiori.
Un gioco pericoloso tra seduzione e controllo, dove il confine tra passione e possessività è sottilissimo: ecco un titolo assolutamente iconico del cinema contemporaneo, disponibile tra i film drammatici su Netflix.
Cosa succede quando due mondi completamente diversi si incontrano in una relazione segnata dal desiderio, dal potere e dai confini dell’intimità? Per scoprirlo occorre cercare un film che ha generato pareri contrastanti fin dalla sua uscita. Il titolo? Impossibile non conoscerlo.
“Cinquanta sfumature di grigio” (“Fifty Shades of Grey”, 2015) ha trasformato il bestseller omonimo di E.L. James in un fenomeno globale, facendo parlare di sé per la sua trama audace e controversa. Diretto da Sam Taylor-Johnson e con protagonisti Dakota Johnson e Jamie Dornan, è un adattamento del primo libro della trilogia che include anche “Cinquanta sfumature di rosso” e “Cinquanta sfumature di nero”.
Racconta la storia di Anastasia Steele e Christian Grey, due personalità opposte che si incontrano in una relazione intensa e complessa. La trama ruota attorno a una giovane e introversa studentessa universitaria che, per sostituire una sua amica malata, intervista un affascinante e misterioso imprenditore milionario.
Quello che inizia come un incontro casuale, sfocia in una relazione che esplora non solo l’attrazione fisica, ma anche i confini dell’intimità, del potere e della sottomissione. Grey, che ha un passato segnato da esperienze traumatiche, si rivela essere un uomo dal carattere complesso e con una visione particolare dell’amore, che spinge Anastasia a mettersi alla prova in una dinamica sessuale che va oltre la convenzione.
La storia si concentra sul loro incontro e sulla trasformazione della relazione, dove il gioco di potere, il controllo e il desiderio sono in costante equilibrio. La storia porta lo spettatore in un viaggio di scoperta, tra passione e conflitti interiori, mentre si cerca di conciliare il bisogno di indipendenza personale con il fascino oscuro dell’uomo e il magnetismo inconsapevole della ragazza.
La pellicola ha ottenuto incassi record in tutto il mondo dopo il primo weekend di programmazione, raggiungendo la cifra di 311 milioni di dollari in otto giorni, per un totale di 571.006.128 dollari in tutto il mondo a fronte dei 40 milioni di budget.
Un aspetto che ha caratterizzato Cinquanta sfumature di grigio è la sua colonna sonora, che include brani di artisti come The Weeknd, Beyoncé e Anastacia (non a caso la pellicola ha ottenuto la candidatura all’Oscar per la Migliore canzone originale con “Earned it” e ai Golden Globe per “Love me like I do”). La musica è infatti un elemento fondamentale nell’elevare la tensione sessuale e la passione tra i protagonisti, ma anche nel sottolineare i momenti più vulnerabili e intimi.
Dal canto loro, ci sono i due attori principali. Dakota Johnson, nota anche per la sua performance in “Persuasione“, è la vera rivelazione del film. La sua performance riesce a bilanciare l’innocenza e la crescita del personaggio, mentre si trova intrappolata tra desiderio e dubbi, vulnerabilità e determinazione.
La sua chimica con Jamie Dornan è palpabile, il quale riesce a esprimere la tormentata psiche del suo personaggio con sottigliezza. La sua interpretazione di un uomo che vive con un passato doloroso e le sue regole rigorose risulta convincente.
La regia è eleganza pura, con un’attenzione particolare all’estetica e all’atmosfera del film. La fotografia, curata da Seamus McGarvey, gioca molto con luci soffuse, creando un ambiente che oscilla tra l’intimità e il distacco. I toni di grigio, che sono un rimando costante al titolo e al tema centrale del film, dominano la palette visiva, con l’uso di colori freddi e luminosi che riflettono l’isolamento emotivo e psicologico dei personaggi.
Non mancano le controversie. Se da un lato il film si presenta come un’esplorazione dei desideri e dei limiti sessuali, dall’altro solleva interrogativi sul consenso, sulla libertà individuale e sull’asimmetria di potere all’interno di una relazione. Il film mette in luce anche il concetto di controllo – non solo sessuale, ma anche emotivo e psicologico – con Christian che tende a manipolare la vita di Anastasia in modo sottile, imponendo regole ferree.
Nonostante ciò, la relazione evolverà, dando a Anastasia una sorta di riscatto che la porterà a ribellarsi a certe imposizioni. Il film, quindi, cerca di far passare il messaggio che ogni relazione, per quanto fuori dall’ordinario, deve essere fondata sul rispetto reciproco e sul consenso, ma non sempre riesce a trasmettere questa lezione in maniera chiara e profonda. Così come si può evincere dal trailer su Youtube che ha totalizzato oltre 10 milioni di visualizzazioni.
Per quanto riguarda i riscontri da parte del web, sul sito aggregatore di recensioni Rotten Tomatoes è di 25% e su IMDb il punteggio è di 4,2 su 10. Nonostante il grande successo di pubblico al cinema, la critica, come detto, si è espressa in maniera discordante.
Tra i commenti negativi: “Una rappresentazione controversa dell’amore e del potere, che rischia di romanticizzare una relazione sbagliata mascherata da passione” recita il The New York Times oppure “Nonostante le scene di forte carica erotica, Cinquanta sfumature di grigio non riesce a trasmettere la complessità emotiva che il suo materiale di partenza prometteva” di The Hollywood Reporter.
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