Scopri questo film thriller da vedere su Netflix dove la narrazione, ricca di inganni psicologici, giocherà fino alla fine con la percezione dello spettatore.
Stai cercando qualche bel film thriller su Netflix che magari ti è sfuggito quando è uscito? La pellicola che ti consiglio di vedere stasera è basata su una trama intricata dove gli inganni psicologici la faranno da padrone ed alla fine ti spingeranno, sicuramente, a cercare spiegazioni e teorie online subito dopo la visione.
La storia, infatti, esplora il confine sottile tra realtà e follia, mettendo in discussione ciò che è vero e ciò che è frutto della mente.
Ma veniamo al titolo: il film che ti suggerisco di vedere stasera su Netflix è il thriller psicologico “Quando Dio imparò a scrivere“: un’esperienza cinematografica che va vissuta con attenzione, cercando di cogliere, durante la visione, ogni indizio, consapevoli però che, come in un gioco di specchi, nulla è come sembra.
Solo alla fine potrai tentare di mettere insieme i pezzi di questo puzzle psicologico e decidere se hai davvero capito cosa è accaduto o se il film ti ha ingannato fino alla fine.
“Quando Dio imparò a scrivere” è un thriller avvincente, uscito in streaming il 6 ottobre 2022 su Netflix, basato sul romanzo “Los renglones torcidos de Dios” di Torcuato Luca de Tena, pubblicato nel 1979 e ora disponibile anche in Italia.
Diretto da Oriol Paulo, regista e sceneggiatore spagnolo noto per il suo talento nel costruire trame avvolte nel mistero, il film si avvale di un cast di attori spagnoli di grande talento, già noti e apprezzati nel loro paese e ora pronti a conquistare anche il pubblico internazionale grazie alla piattaforma Netflix.
Bárbara Lennie interpreta la protagonista, Alice Gould, un’investigatrice privata che finge di avere disturbi mentali per farsi internare e indagare sulla morte sospetta del figlio del dottor De Olmo.
Loreto Mauleón e Eduard Fernández, attori di rilievo nel panorama cinematografico spagnolo, arricchiscono il film con le loro performance, contribuendo a creare un’atmosfera tesa e ambigua.
La trama si sviluppa intorno alla figura di Alice che è convinta che il suicidio del giovane nasconda un omicidio e si infiltra nell’ospedale sotto la copertura del suo medico, il dottor Donadìo, che certifica la sua pericolosità.
Tuttavia, appena entrata, la narrazione comincia a giocare con la percezione dello spettatore: la verità di Alice sembra plausibile, ma gradualmente il film introduce elementi che mettono in dubbio la sua identità e il suo obiettivo.
Ogni personaggio sembra nascondere qualcosa, e i flashback rimescolano continuamente le carte, lasciando lo spettatore incerto su chi sia realmente chi e cosa stia succedendo.
La frase che dà il titolo al film e al libro proviene da un dialogo del dottor Alvar, che dirige un ospedale psichiatrico: “Se Dio ci ha creato come una calligrafia perfetta, i pazienti che finiscono qui sono come le linee storte di quando Dio imparò a scrivere”.
Un concetto che riflette la complessità e la distorsione della realtà percepita all’interno della struttura psichiatrica, la location dove si svilupperà il film e che sarà la vera protagonista di questa storia.
Sei abbastanza confuso? Ed allora è giunto il momento di recuperare e vedere questo film!
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