Scopri la recensione e guarda il trailer di un film thriller su Netflix che parla di truffe e di criminalità e smonta in maniera pungente il sogno americano.
Per chi stia cercando un titolo thriller poco conosciuto e di nuova uscita, c’è un film su Netflix che appassiona con una storia intrigante che vede protagonista un’anti eroina che abbatte il mitico sogno americano di farcela nella vita con merito e sacrificio. È uscito nel 2022 ed è distribuito nel mondo dalla Universal Pictures, diretto da John Patton Ford.
Si intitola “I crimini di Emily” (“Emily the Criminal” nella sua versione originale) e vede protagonista Aubrey Plaza (“Legion”, “The White Lotus”). A completare il cast Theo Ross (“Sons of Anarchy”, “Luke Cage”), Megalyn Echikunwoke (“Creatura”) e Gina Gershon (“Insider – Dietro la verità”).
Si tratta di un’opera prima, passata al Sundance Film Festival e candidata agli Independent Spirit Awards, nella quale tutto ruota intorno all’anima nera che si nasconde dietro una persona apparentemente descrivibile come la tipica “brava ragazza”.
Critica e recensioni giudicano encomiabile il lavoro svolto dall’attrice protagonista, capace di offrire tutte le sfaccettature psicologiche necessarie a una figura contraddittoria e profondamente oscura. Così come dimostra anche il trailer, presente su YouTube, nel quale sono evidenziate tutte queste sfumature della sua personalità. “Elettrica” (ScreenDaily), “Magnetica” (Reel Talk), “Lascia il pubblico con il fiato sospeso” (Screenrant): ecco alcuni dei giudizi presenti proprio nel trailer, che evidenziano un ottimo riscontro da parte della critica.
Per quanto riguarda i giudizi da parte del Web, possiamo leggere una valutazione positiva da parte degli utenti di Google del 70%, mentre sui siti Rotten Tomatoes e IMDb i punteggi relativi sono rispettivamente 94% e 6,7 su 10. “I crimini di Emily” su Netflix appassiona lo spettatore con una storia densa di suspense. Le tematiche affrontate parlano di frodi bancarie, clonazioni di carte di credito, comportamenti deplorevoli messi in moto per salvarsi dalla mancanza di denaro. Per questo motivo Emily diventa una vera e propria antieroina, il tipico esempio da non seguire per poter vivere una vita nella giustizia.
La sceneggiatura e la relativa messa in scena agiscono generando un certo distacco emotivo nello spettatore, eliminando tutte le luci ed enfatizzando solo le ombre delle personalità presenti. Risultano del tutto assenti quelle situazioni edificanti oppure catartiche tali da produrre un’evoluzione in positivo del protagonista. Qui, al contrario, la realtà è più amara di quello che si possa sperare, risultando allo stesso tempo anche più verosimile.
La trama di questo thriller presente nella vasta library di Netflix vede inizialmente una giovane Emily, studentessa d’arte squattrinata, ancora alle prese con il pagamento del corposo debito del college. Deve lavorare come rider per racimolare qualche soldo, consegnando cibi ordinati da persone sempre troppo impegnate per notarla. È una brava ragazza che si dà da fare, quello è fuori discussione, ma scavando nel profondo la sua anima, essa contiene una porzione di sfaccettature dark che non sono da sottovalutare.
Un giorno un collega la conduce con sé nel mondo delle carte di credito clonate, un business dinamico e sottotraccia gestito da una coppia di fratelli emigrati dal Libano.
Qui Emily ha un primo approccio al mondo del crimine, e quando poi deciderà di allontanarsene, l’unica alternativa che troverà sarà uno stage non retribuito. Tutte le fantasie legate all’America terra dell’opportunità e del merito crollano e vengono sfatate.
Emily inizia così a rischiare in un business molto pericoloso, lasciando il posto a una storia cinica sul mondo del lavoro, sull’occupazione femminile e sul consumismo illimitato e accecante.
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