Scopri la recensione e guarda il trailer di questo film italiano su Netflix tratto da una storia vera e interpretato da Elio Germano, campione di candidature ai David di Donatello 2021

Con un cast molto ricco e importante, c’è un film un po’ commedia un po’ drammatico su Netflix che forse non tutti conoscono perché fagocitato da tanti altri titoli più blasonati. Nei panni degli attori protagonisti spicca Elio Germano (“Mio fratello è figlio unico”, “La nostra vita”, “Il giovane favoloso”) accanto al quale compaiono attori del calibro di Fabrizio Bentivoglio (“Happy Family”, “Il capitale umano”), Matilda De Angelis (acclamata in tante interpretazioni tra cui ricordiamo l’acclamata “La legge di Lidia Poet”) e Luca Zingaretti (indimenticabile Salvo ne “Il commissario Montalbano”).

Si intitola “L’incredibile storia dell’isola delle Rose”, che narra la storia della piattaforma artificiale creata dall’ingegnere Giorgio Rosa, diventata micronazione il primo maggio 1968, e poi demolita l’anno successivo. Un fatto storico di cui pochi sono a conoscenza dell’esistenza, ma che proprio per questo è meritevole di essere scoperto.

Con la regia di Sydney Sibilia (“Smetto quando voglio”, “Mixed by Erry”) e prodotto da Groenlandia, questo film basato su una storia vera si presenta davvero entusiasmante agli occhi di un pubblico trasversale. Inoltre è molto veritiero nel suo racconto, anche perché il regista aveva fatto in tempo a incontrare il vero Giorgio Rosa (morto nel 2017), potendo dunque confrontarsi con le due idee e affidandosi direttamente alla fonte per la ricostruzione dei fatti e per la struttura del racconto.

Accolto molto bene dalla critica (il film è stato candidato a 14 David di Donatello, vincendone 3 e candidato a 7 Nastri d’argento ne ha vinti 4), anche sul Web recensioni e giudizi sono per lo più positivi. Per quanto riguarda le valutazioni, su Google questo film su Netflix è premiato con un 80% di pareri favorevoli, mentre sui siti IMDb un punteggio di 7 su 10 e su Rotten Tomatoes un punteggio di 78%.

Il trailer, presente anche su Youtube, lascia ben comprendere una figura sicuramente molto arguta e preparata, ma incompresa, che lancia un’idea alquanto strana ma anche molto affascinante.

Bella la fotografia che riporta indietro nel tempo con i suoi costumi e i colori della fine degli anni Sessanta, lasciando nello spettatore anche un piacevole senso di nostalgia. Eccellenti le interpretazioni e interessante la sceneggiatura, che rende la pellicola anche molto leggera scorrendo piacevole e mantenendo alto l’interesse.

Curiosa la trama, che si rifà come detto a un curioso fatto realmente accaduto ma di cui molti ignorano l’esistenza. Chi aveva mai sentito parlare dell’ “Isola delle Rose”?

Ecco che Netflix decide di distribuire un progetto per il piccolo schermo che può risultare davvero interessante. Protagonista è Giorgio, un ingegnere eccentrico e di grande talento, ma con una vita personale un po’ meno brillante. Siamo nel 1968 e, spinto dalle sue idee libertarie, decide di costruire un’isola al largo di Rimini, fuori dalle acque territoriali, proclamandola Stato indipendente.

Un’isola d’acciaio in cui la libertà individuale è la regola e che non sia sottoposta alla giurisdizione italiana. Si tratta di una piattaforma di 400 metri quadrati, popolata principalmente da un gruppo di complici: il suo migliore amico, un giovane imprenditore più propenso ai bagordi che all’azienda di famiglia; un misterioso naufrago in cerca di approdo; un animatore delle notti romagnole in cerca di una nuova vita e una ventenne romantica in cerca di lavoro.

E poi c’è Gabriella, di cui Giorgio è innamorato. L’Isola delle Rose attira ben presto l’interesse della stampa internazionale e del turismo soprattutto giovane, ma l’ambizioso e stravagante progetto dovrà vedersela con il Governo italiano pronto a bloccarne ogni ulteriore sviluppo.

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