Scopri la recensione e guarda il trailer di un film drammatico sentimentale su Netflix girato completamente in bianco e nero con protagonista la star Zendaya.

È stato girato in piena pandemia da Covid-19 e per questo può essere considerato un cinema fatto di pochi attori, location uniche e troupe ridotta al minimo. In streaming su Netflix puoi trovare un dramma sentimentale di vero impatto emotivo e visivo, basato principalmente sul dialogo fitto e sulla sceneggiatura snella.

Si intitola “Malcomn e Marie”, e vede come unici interpreti la star americana Zendaya (“Spider Man: Homecoming”, “Challengers “, “Dune“) e il talentuoso John David Washington (“Tenet”, Amsterdam“,BlacKkKlansman“), protagonisti assoluti di un intenso dramma da camera, che mette a nudo le problematiche di una relazione amorosa attraverso un litigio della durata di una notte.

Diretto da Sam Levinson e prodotto dalla Little Lamb, è interamente girato in bianco e nero, mostrandosi da subito elegante e raffinato nell’immagine generale, così come si può notare guardando il trailer che anche YouTube mette a disposizione.

Questa non è una storia d’amore. Questa è la storia dell’amore”, così si vede scritto tra le immagini avvolgenti e intense di una storia sentimentale molto profonda. A livello di indice di gradimento da parte del popolo del Web, abbiamo un valore di 79% su Google, mentre è pari a 6,6 su IMDb e al 57% sul noto sito aggregatore di recensioni Rotten Tomatoes.

Questo titolo di Netflix è sicuramente poco conosciuto al grande pubblico e proprio per questo merita di essere scoperto da chi gradisce i film originali e diversi dal solito, ma che allo stesso tempo risultano ben fatti.

Un plauso di certo va alla fotografia, che evidenzia al meglio le doti attoriali degli unici due protagonisti che riescono a tenere la scena senza appoggiarsi a null’altro se non alla propria presenza. Uso esagerato del dialogo e regia visionaria fanno da completamento.

Malcolm & Marie” è un film di grande riflessione, ricco di citazioni di film raffinati (addirittura “La battaglia di Algeri” di Gillo Pontecorvo), che a tratti può ricordare anche una rappresentazione teatrale di grande bellezza estetica. Una storia di un litigio, di una discussione che alterna rabbia e amore, una conversazione che vede due persone che si amano profondamente confrontarsi con le reciproche mancanze, con tutti i propri timori esistenziali.

Nel corso di una notte i due abbandonano ogni barriera personale, superano ogni limite reciproco, aprendo il proprio animo e il proprio cuore a tutte le contrastanti emozioni interiori. Il risultato è un infinito flusso di coscienza a due voci in cui i due protagonisti affrontano qualsiasi tipo di argomento interessi la loro esistenza personale e di coppia.

Si toccano diverse tematiche, anche molto sensibili. Da quelle tipiche di una coppia (sentirsi scontati per l’altro, dipendenza affettiva, influenza del partner nelle proprie scelte di vita), fino a questioni di genere e questioni razziali, tra musica jazz, urla, pianti e, soprattutto, dialoghi.

La trama di questa interessante produzione su Netflix si sviluppa dall’una di notte in poi in una lussuosa villa di Hollywood. C’è un regista reduce dalla trionfante prima del suo ultimo film e la sua fidanzata con un passato da attrice.

Lo spettatore “li spia” dalle finestre del giardino e tra le mura casalinghe. Mentre lui non sta più nella pelle per la felicità, lei prepara meccanicamente la cena, palesando un nervosismo pronto a esplodere.

La donna è arrabbiata perché lui non l’ha ringraziata pubblicamente per aver ispirato la protagonista della storia, ma gradualmente si capirà che il conflitto tra i due è molto più profondo e articolato dell’evento di una sera.

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