In una Berlino ferita, una miniserie drammatica su Netflix racconta il difficile cammino di chi cerca giustizia e speranza tra le rovine del dopoguerra.
Immagina una città ridotta in macerie, dove ogni volto nasconde un segreto e ogni vicolo è teatro di lotte silenziose tra giustizia e vendetta. In questa Berlino del 1946, il confine tra bene e male si confonde. Tra i drammatici su Netflix trovi un titolo che trascina lo spettatore in un viaggio intenso, tra sopravvivenza e speranza. Cosa resta dell’umanità nell’immediato dopoguerra?
Su queste basi si sviluppa una produzione televisiva in streaming intitolata “The Defeated” (titolo originale “Shadowplay”). Si tratta di una miniserie canadese-tedesca del 2020 divisa in otto episodi di circa 50 minuti l’uno, diretta dallo svedese Måns Mårlind e interpretata da Taylor Kitsch (“Le belve”), Nina Hoss (“Homeland – Caccia alla spia”), Michael C. Hall (“Dexter”) e Tuppence Middleton (“Downtown Abbey”).
Un dramma girato interamente nelle vicinanze di Praga e pertanto capace di portare sullo schermo solo una ricostruzione digitalizzata di Berlino, che può risultare un pò forzata e poco credibile. Ma è uno show che mantiene comunque vivo l’interesse riuscendo a mescolare al meglio i generi passando dal melò familiare allo spionaggio. La fotografia oscura e il tono narrativo cupo immergono lo spettatore in un’atmosfera di suspense, in cui le rovine non sono solo fisiche ma anche dell’anima.
Ogni episodio svela qualcosa in più sul passato dei personaggi, sui traumi che li definiscono e sulle difficoltà che incontrano nel ricostruire la propria identità. Il ritmo della narrazione può sembrare lento per chi cerca azione continua, ma è una lentezza voluta, che riflette il difficile processo di ricostruzione della vita e della fiducia in un mondo devastato. I personaggi secondari, sebbene a volte relegati in ruoli di contorno, arricchiscono la trama con storie che rappresentano diverse sfaccettature della sofferenza postbellica.
Per quanto riguarda l’indice di gradimento da parte del Web, su Google questa serie su Netflix ha una percentuale del 73%, sul sito aggregatore di recensioni Rotten Tomatoes pari al 78% (come voto dal pubblico), mentre su IMDb il punteggio è di 7,1 su 10.
Molto coinvolgente il trailer ufficiale, disponibile anche su Youtube, che mette bene in risalto la cupezza delle ambientazioni e delle vicende che si intersecano. Un assaggio utile a comprendere il tenore della storia e lo stile narrativo che preannuncia una grande drammaticità.
La trama di “The Defeated” su Netflix ruota attorno alla figura del detective americano Max McLaughlin, che giunge a Berlino con l’incarico di contenere il caos del dopoguerra. Ma questo non è il suo unico scopo. Il suo movente è anche quello di ritrovare suo fratello scomparso.
Il distretto di polizia a cui è assegnato è guidato dalla collega Elsie, che affronta a sua volta i traumi della guerra e cerca di bilanciare il suo ruolo di poliziotta con la realtà violenta e distrutta che la circonda. In particolare cercando di stare dietro a un criminale che approfitta della condizione per operare indisturbato.
Mentre Berlino tenta di rialzarsi, Max e Elsie sono trascinati in un conflitto tra le forze americane, russe e locali, ognuno con i propri interessi e con un passato oscuro. Il caos del dopoguerra si manifesta in una rete di alleanze fragili, dove il confine tra giusto e sbagliato è ambiguo e il senso di giustizia si scontra spesso con la vendetta personale.
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