Leggi la recensione e guarda il trailer di questa miniserie drammatica su Netflix, una storia struggente interpretata da un ottimo cast.

La sua storia si sviluppa lungo 10 episodi della durata che va dai 47 ai 61 minuti e si ispira al memoir della giornalista scrittrice Stephanie LandDomestica: lavoro duro, paga bassa e la voglia di sopravvivere di una madre” (“Maid: Hard work, low pay and mother’s will to Survive”). Barack Obama ha inserito il libro nella sua “Lista di letture estive” del 2019 e l’attrice Reese Witherspoon ha dichiarato che “amava questa storia di una donna che sopravvive a circostanze impossibili“. 

Tra le miniserie Netflix più apprezzate dal pubblico ne troviamo una statunitense di genere drammatico, intitolata “Maid”.

Creata da Molly Smith Metzler, scrittrice e produttrice di successo già dietro a prodotti come “Shameless”, ha debuttato su Netflix il 1º ottobre 2021 e tutt’oggi è molto apprezzata e ricercata dai telespettatori.

Un dramma, Netflix Original, struggente ottimamente interpretato dalla carismatica Margaret Qualley (“C’era una volta a Hollywood” e serie tv come “The Leftlovers – Svaniti nel nulla” o “Fosse/Verdon”) nei panni della giovane madre protagonista. Nel cast l’altro giovane interprete Nick Robinson (“Jurassic World”, “La quinta onda”) e un nome molto noto come quello di Andie MacDowell, apprezzata in pellicole come “Quattro matrimoni e un funerale”.

Il successo di questa miniserie è decretato anche dalle ottime recensioni del pubblico. Il sito della Rotten Tomatoes ha riportato un’approvazione del 94%, su IMDb la valutazione è di 8,3 su 10 con quasi 95mila voti, mentre gli utenti Google l’hanno approvata per il 93%.

Ricordiamo anche che questa serie televisiva ha ricevuto tre prestigiose candidature ai premi Golden Globe, per migliore attrice protagonista, per migliore attrice non protagonista e per migliore miniserie tv o film per la tv.

Insomma, i parametri sono alti e le aspettative molte per chi non l’ha ancora mai vista.

Il tema portante è molto delicato e purtroppo molto diffuso. Racconta la violenza sulle donne attraverso l’analisi degli accadimenti sia fisici sia soprattutto psicologici che ne derivano.

Il percorso attraversato dalla protagonista è molto duro e denso di ostacoli: povertà, salute mentale, alcolismo, solitudine, temi “addolciti” soltanto grazie alle interpretazioni dei protagonisti. Una narrazione questa che vede molte figure femminili al centro, alle prese con circostanze difficili da gestire soprattutto dal punto di vista emotivo.

Nonostante tutto il negativo, però, “Maid” è anche una serie che riesce a offrire segnali di speranza, con il coraggio e la forza d’animo della protagonista che non si dà mai per vinta anche quando tutto rema contro la sua serenità.

Intenso e bellissimo il rapporto con la piccola bambina, che rende tutto più accettabile e positivo anche per lo spettatore più sensibile.

Tutto gioca a favore della stretta empatia che si instaura tra protagonista e pubblico. A partire dalla sua fragilità e dalla debolezza che le derivano da una relazione sentimentale tossica e indirizzata ad annientarla dal punto di vista psicologico. Fino alla voglia di rivalsa e alla capacità di trovare la giusta consapevolezza per riprendersi in mano la propria vita e la propria essenza.

Emozionante e toccante, “Maid” racconta la storia di Alex, una giovane donna di venticinque anni, che fugge dal suo compagno portando con sé la loro piccola bambina.

È appena terminata l’ennesima aggressione verbale, l’ennesima sfuriata nei suoi confronti che ogni volta la annienta sempre di più. Prende la macchina e scappa via, lasciandosi una vita di sofferenza alle spalle. È però del tutto sola, non ha soldi con sé.

Nella sua ricerca di un posto dove stare e come riuscire a sopravvivere, emergono dettagli sulla sua famiglia d’origine: una madre eccentrica e distaccata che vive in una roulotte e un padre del tutto assente.

Nel corso delle puntate, vedremo come Alex cercherà di riprendere in mano la sua vita, a partire da un lavoro che le consente indipendenza economica e garanzie di affidabilità per la legge in termini di custodia della bambina.

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