Scopri la recensione di questo film drammatico da guardare su Netflix, una storia di legami familiari e crescita personale.
C’è una storia intensa e commovente in streaming su Netflix che conquista il cuore. Un uomo e una bambina straordinaria si trovano a confrontarsi con il peso del talento, le aspettative familiari e il desiderio di una vita normale.
Cosa significa davvero fare la scelta giusta per chi si ama? Tra i drammatici presenti in piattaforma c’è un film che riesce a intrecciare con delicatezza temi come il genio, l’infanzia, le relazioni familiari e le scelte difficili.
Si intitola “Gifted – Il dono del talento”, diretto da Marc Webb nel 2017 e ambientato in una tranquilla cittadina della Florida, il film racconta la storia di Mary Adler, una bambina di sette anni dotata di un’intelligenza straordinaria, e di suo zio Frank, interpretato da Chris Evans (“I Fantastici 4”, “The Gray Man”, “Don’t Look Up”).
Frank è un uomo semplice, si occupa di lei dopo la morte della madre, ed è lontano dalle ambizioni accademiche che un talento come quello di Mary potrebbe richiedere. Vuole garantire alla nipote una vita normale, fatta di scuola, amici e giochi, per proteggerla dal peso delle aspettative e dalle pressioni legate al suo straordinario dono.
Tuttavia, la situazione si complica quando entra in scena Evelyn, la nonna materna di Mary, un personaggio complesso e ambizioso interpretato da Lindsay Duncan (“Alice in Wonderland”, “Questione di tempo”), che desidera coltivare il genio della bambina a ogni costo.
La piccola Mckenna Grace, che interpreta Mary, offre una performance straordinaria, equilibrando il carattere brillante e caparbio del personaggio con una fragilità infantile che conquista il pubblico. Altrettanto convincente è Chris Evans, che mostra una vulnerabilità inedita rispetto ai ruoli d’azione che lo hanno reso celebre. Da notare nel cast la presenza dell’attrice da Oscar, Octavia Spencer (“The Help”, “Il diritto di contare”, “Self Made: la vita di Madam C.J. Walker“).
Questa pellicola drammatica su Netflix sembra ricordare l’esordio alla regia di Jodie Foster nel 1991, quando pubblicò “Il mio piccolo genio”, mettendo al centro della narrazione le problematiche dei bambini intellettivamente superdotati. Una tematica molto sentita soprattutto Oltreoceano.
La regia di Webb “(500) giorni insieme” è semplice ma efficace, non eccedendo mai in virtuosismi e lasciando che siano i personaggi e i loro rapporti a dominare la scena. La sceneggiatura di Tom Flynn, seppur scivolando in qualche cliché, riesce a coinvolgere emotivamente grazie a dialoghi ben scritti e a momenti toccanti.
Un punto di forza del film è sicuramente il modo in cui affronta le tensioni tra talento e normalità, tra ambizione e affetto. L’eterna domanda su cosa sia giusto per un bambino prodigio trova qui una risposta sfumata e mai scontata, capace di stimolare una riflessione profonda.
Per quanto riguarda la valutazione da parte del web, abbiamo una percentuale positiva da parte degli utenti di Google pari al 71%, sul sito aggregatore di recensioni Rotten Tomatoes pari al 73%, mentre su IMDb il punteggio è 7,6 su 10.
Basta guardare il trailer su Youtube per capire quanto “Gifted – Il dono del talento” sia un film che, pur senza rivoluzionare il genere, riesce a emozionare e a far riflettere, regalando un ritratto intimo e sincero di una famiglia che cerca di trovare il proprio equilibrio.
Perfetto per chi ama le storie semplici ma significative, che sanno parlare al cuore. “- Qual è la tua più grande paura? – Distruggere la vita di Mary”: ecco il senso di questo film in una frase. L’amore di un uomo che insegna il prendersi cura evitando di commettere errori.
Riuscirà questa bambina speciale a vivere l’infanzia senza che qualcuno possa tentare di strumentalizzarne la genialità?
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