Su Prime Video c’è un film drammatico con Willem Dafoe sulla storia di un uomo avvolto nei tormenti che cerca una strada coraggiosa.

Ti piacciono i drammi psicologici che indagano l’animo dell’uomo lasciandoti sospeso tra inquietudini e misteriose rivelazioni? Su Prime Video c’è un film drammatico con Willem Dafoe molto intenso diretto da Abel Ferrara, uscito nel 2020, da sempre artisticamente predisposto a racconti tormentati e angosciosi.

Si intitola semplicemente “Siberia”, un nome che già manifesta tutta l’essenza della pellicola. Rispetto alle solite ambientazioni frenetiche delle città da lui rappresentante, qui c’è l’immersione nella natura più selvaggia, nell’isolamento, nell’annientamento umano.

Questi luoghi tanto ameni e introspettivi vogliono essere la rappresentazione di un viaggio del protagonista nella sua anima, nella profondità interiore, in un metaforico iter a ritroso verso il suo passato di figlio, marito e padre. Un viaggio attraverso le subdole trame del subconscio alla ricerca di nodi da sciogliere, errori da correggere, sensi di colpa ancora troppo predominanti per essere sconfitti.

Un percorso interiore fondamentale e indispensabile alla ricerca di un significato alla propria esistenza e anche nell’espiazione dei propri peccati. Divorato dalle ossessioni, capirà che sono soltanto degli incubi?

Partito per un’esplorazione tra le nevi con la sua slitta trainata dai cani, c’è un uomo solo che avrà modo di affrontare il proprio passato e i suoi demoni. Protagonista assoluto Willem Dafoe, in tutta la sua intensità espressiva.

Un personaggio che potrebbe rappresentare genericamente il genere umano, quando si mette a nudo davanti alla propria pochezza esistenziale a cospetto di dinamiche e visioni che vanno oltre, che sovrastano il singolo individuo per divenire collettive. E tutto il vuoto delle ambientazioni contribuisce a ricreare il pieno di una psiche piena di contraddizioni e di fantasmi di un’esistenza ancora irrisolta.

Siberia

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Clint gestisce un piccolo rifugio che si trova immerso tra le montagne e nel quale accoglie i pochissimi clienti che riescono a raggiungerlo. La sua è una vita che apparentemente appare piatta, tranquilla e priva di qualsiasi pulsione particolare. Ma non tutto ciò che si vede all’esterno riesce a tradurre gli abissi della propria anima.

L’uomo è in realtà divorato da profonde inquietudini che si materializzano in visioni e logoranti. Un fugace incontro con una giovane amante incinta (Cristina Chiriac) infrange, per un attimo, il proprio isolamento. Ma è solo immaginazione oppure realtà?

Queste minime dimostrazioni di calore umano servono soltanto ad amplificare le sue infinite fragilità d’animo. Le ossessioni intanto diventano sempre più intense, a metà tra realtà e pura fantasia. Partito per un’esplorazione tra le nevi con la sua slitta trainata dai cani, Clint avrà modo di affrontare il proprio passato e i suoi demoni.

Tornerà mai al suo rifugio? Cosa cambierà in lui? Questo cammino cosa rivelerà alla sua anima?

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