Scopri recensione, trama e cast di questo film drammatico su Prime Video, un successo internazionale ispirato alla vera vita del Re d’Inghilterra.
Un leader non deve mostrarsi mai mostrarsi nelle sue imperfezioni. Sicurezza e coraggio devono trasparire dai suoi gesti e, soprattutto, dalle sue parole. Un vero capo è innanzitutto un comunicatore carismatico, capace di incitare le folle e motivare il suo team.
Se poi il capo in questione è addirittura il Re del Regno Unito, non è concesso nessuna debolezza, piccola o grande che sia. Ma se si trovasse a ricoprire questo ruolo un uomo non designato ad esserlo, e per giunta balbuziente, cosa succederebbe?
Il film che ti consigliamo di vedere stasera su Prime Video ci porta indietro nel tempo per commuoverci e insegnarci il grande potere della forza di volontà.
Il discorso del Re affronta il tema del potere da un punto di vista insolito, quello della difficile responsabilità e dell’inadeguatezza, ma parla anche dell’importanza della fiducia in se stessi e della capacità di chiedere aiuto.
È ispirato alla vera storia di Re Giorgio VI, padre della futura Regina Elisabetta II, che si troverà a sedere sul trono perché suo fratello, re Edoardo VIII abdicherà pur di sposare Wallis Simpson, una statunitense pluridivorziata.
L’uomo dovrà non soltanto, improvvisamente, ricoprire una carica fondamentale in un momento delicato per la storia (stiamo alla viglia dello scoppio della Seconda Guerra Mondiale) ma dovrà provare a superare un problema che lo assilla da tutta la vita: un incessante balbuzie che lo ostacola soprattutto quando parla in pubblico.
Questo film su Prime Video è stato acclamato dalla critica e dal pubblico.
Sull’aggregatore di recensioni Rotten Tomatoes ha ottenuto il 94% di recensioni positive, con un punteggio di 8.60 su 10, mentre Google segnala un gradimento degli spettatori del 91%.
Ha incassato oltre 400 milioni di dollari in tutto il mondo e vinto moltissimi riconoscimenti: il premio del pubblico al Toronto International Film Festival, 5 British Independent Film Awards, 7 BAFTA, inclusi quelli per il miglior film dell’anno e miglior film britannico, nonché 4 Premi Oscar su 12 candidature, in particolare quello per il Miglior Film e per il Miglior Regista.
Quest’ultimo è stato assegnato a Tom Hooper, che si è fatto amare anche per titoli come “Les Misérables” e “The Danish Girl”, e che con Il discorso del Re non ha sbagliato un colpo nel dirigere un cast straordinario.
I tre ruoli principali, infatti, sono ricoperti da altrettanti artisti di immenso talento, che con la loro bravura hanno reso davvero indimenticabile questo film. Stiamo parlando di Colin Firth (che ha portato a casa il Premio Oscar e il Golden Globe al Miglior Attore), Geoffrey Rush e Helena Bonham Carter, dei veri beniamini del pubblico.
Ecco come si svolge questa storia magnifica che possiamo recuperare su Prime Video…
Il principe Albert è il secondogenito di Re Giorgio V d’Inghilterra e tra i suoi compiti istituzionali deve tenera ogni tanto un discorso in pubblico. Purtroppo è afflitto da un terribile problema di balbuzie che causa notevole imbarazzo sia nella famiglia reale che negli ascoltatori, mentre trova un po’ di sollievo soltanto nella dimensione familiare, quando è circondato da sua moglie Elizabeth e dalle sue due bambine.
Al contrario, in presenza del suo autoritario padre il problema si acuisce, rendendo impossibile qualunque comunicazione.
Consulta diversi specialisti e prova numerosi rimedi che purtroppo si rivelano inutili e così, dopo l’ennesima figuraccia, decide di non parlare più ai microfoni né dei media e né delle occasioni ufficiali.
Non pensa di causare troppi danni con questa scelta, in quanto non è lui l’erede designato al trono.
Purtroppo però, la storia ha in serbo per lui una beffa: quando con la morte di suo padre diventa monarca il fratello, con il nome di Edoardo VIII, quest’ultimo abdica per sposare una donna pluridivorziata, condizione non concessa ai sovrani perché considerati anche capi della Chiesa Anglicana.
Albert dovrà quindi diventare re al suo posto, e non potrà più evitare di parlare al suo popolo. La moglie decide allora di condurlo, sotto falso nome, nello studio di un logopedista diventato famoso per le sue tecniche poco convenzionali: Lionel Logue…
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