Leggi la recensione e guarda il trailer di questa miniserie disponibile su Prime Video: una commedia italiana di cui non sapevi di aver bisogno.
Gli psicanalisti si occupano del benessere mentale delle persone. Ma quando sono loro ad aver bisogno di aiuto, che succede? Prima di essere degli specialisti, infatti, sono degli esseri umani con fragilità e problemi, come tutti… Se hai voglia di guardare una serie televisiva italiana, leggera eppure riflessiva, ricca di spunti e interpretata da tanti attori amati dal pubblico, questa miniserie su Prime Video fa proprio al caso tuo.
Tutta colpa di Freud esplora le dinamiche relazionali all’interno della famiglia, delle coppie e dell’amicizia, offrendo spunti di riflessione su come questi legami influenzino le nostre vite e le nostre scelte. Come si intuisce è ispirata all’omonimo film di Paolo Genovese, ed è sempre lui ad averla creata insieme a Chiara Laudani e Carlo Mazzotta.
Però a dirigerla troviamo Rolando Ravello, che è anche un talentuoso sceneggiatore e attore, come ricorderà chi lo ha ammirato nei panni del protagonista nel film tv “Il Pirata – Marco Pantani” oppure nella serie “La nuova squadra”.
Il fulcro resta lo stesso: c’è uno psicoterapeuta cinquantenne che, oltre ai suoi pazienti, deve prendersi cura dei problemi soprattutto relazionali delle sue tre figlie. Ma questa volta anche lui avrà bisogno di aiuto.
A cambiare, rispetto al film, in questa miniserie su Prime Video è il cast, che rimane comunque pieno di grandi nomi molto apprezzati dagli spettatori.
Nei panni del protagonista troviamo infatti non più Marco Giallini ma Claudio Bisio, comico mattatore della tv ma anche attore di tante divertenti commedie, come “Non c’è più religione” e “Benvenuti al Sud”, senza disdegnare ruoli in pellicole più impegnate come “Mediterraneo”, vincitrice del Premio Oscar al Miglior Film straniero.
Tre giovani talentuose interpretano le sue figlie. Nei panni della maggiore troviamo Marta Gastini (che ha esordito con “Io & Marylin” di Leonardo Pieraccioni); in quelli della figlia di mezzo c’è Caterina Shulha (volto noto di tante serie Rai come “A un passo dal cielo” e “Che Dio ci aiuti”); mentre il ruolo della figlia minore è andato a Demetra Bellina, Premio speciale “Mujeres nel Cinema” per il film “Non credo in niente”.
Non mancano però, come anticipato, tanti interpreti noti ai quali il pubblico generalista italiano è decisamente affezionato.
Un esempio? Max Tortora, che ricopre la parte del migliore amico dello psicoterapeuta. Oppure Luca Bizzarri, spregiudicato direttore di un’agenzia di comunicazione. Infine Claudia Pandolfi, che sarà la dottoressa alla quale si rivolgerà il protagonista in crisi.
La miniserie Tutta colpa di Freud offre uno sguardo sincero e divertente sulla complessità della vita contemporanea e sulle nostre continue battaglie alla ricerca di un equilibrio tra razionalità ed emotività.
Ecco la trama!
Francesco è uno psicoanalista milanese che ha praticamente cresciuto da solo le sue tre figlie, in quanto la moglie Angelica lo ha abbandonato molto tempo prima per impegnarsi in cause ambientaliste in giro per il mondo.
Sara è prossima al matrimonio; Marta è una brillante ricercatrice universitaria; Emma, ha appena finito il liceo.
Quando la casa si svuota, Francesco si ritrova a dover andare lui stesso in terapia, per rimettere in discussione la sua vita e affrontare il fatto che dalla separazione non ha più avuto una storia seria con nessuna donna.
Ma per una serie di problemi sopraggiunti, tutte e tre le figlie tornano a vivere con lui. Scopre così che Sara è in realtà lesbica, che Marta aveva una storia con il suo professore e che Emma vuole diventare un’influencer.
Così Francesco si ritrova a dover gestire questa situazione inaspettata, mentre cerca di mettere ordine nella sua esistenza e senza dimenticare quella dei suoi pazienti.
Nel frattempo, subisce il fascino di Anna, la psichiatra dalla quale è in cura lui…
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