Leggi la recensione e guarda il trailer di un film drammatico disponibile su Raiplay che racconta la determinazione di un padre alla ricerca del figlio.
Una estenuante battaglia legale, la determinazione di un padre che lotta per poter riabbracciare il figlio. C’è una fitta rete di emozioni nel film drammatico da vedere su Raiplay che ripercorre vicende che, specie negli ultimi anni, sono divenute sempre comuni.
“La prima luce” è un’opera cinematografica del 2015 diretta da Vincenzo Marra, regista napoletano che ha frmato numerosi documentari e film di denuncia sociale. Nel caso del lavoro presentato nella sezione Giornate degli Autori del 72° Festival Internazionale del Cinema di Venezia, dove ha vinto il Premio Pasinetti per il Miglior Film, il tema centrale è quello della separazione familiare e della lotta per il diritto alla paternità.
Come scrive Paolo D’Agostini su Repubblica, “il film segue questo processo di logoramento, separazione e fuga, mettendo a fuoco il non rassegnato dolore del padre che molla tutto e parte per riavere suo figlio”. L’idea di un lavoro di questo tipo, al regista venne in mente mentre era in un bar di Trastevere, come raccontò egli stesso all’Adnkronos: “Il film nasce da una paura. Mentre stavo per diventare padre, in un bar di Trastevere un ragazzo mi disse che voleva raccontarmi la sua storia: un giorno tornò a casa e non trovò né sua moglie né suo figlio. Ci mise un anno per rintracciarli”.
Prodotto da Paco Cinematografica, con la fotografia di Maura Morales Bergmann e la musica di Camila Moreno, il lungometraggio ha il suo protagonista in Riccardo Scamarcio (“La meglio gioventù”, “Romanzo criminale”, “Euforia”), che offre una performance profondamente commovente, sostenuta efficacemente da un cast che include Daniela Ramirez, Luis Gnecco e Alejandro Goic.
Nonostante tratti argomenti non per tutti, la pellicola disponibile su Raiplay ha ottenuto buoni consensi. Online, il 66% degli utenti di Google dichiara di aver apprezzato il lavoro di Marra, così come sul portale specializzato IMDb, dove le recensioni raggiungono una media di 6,2.
Ciò che colpisce di più, è la capacità di trattare con sensibilità e realismo la dolorosa esperienza delle battaglie per l’affidamento dei figli, rendendo visibili le emozioni spesso nascoste dietro le facciate legali e sociali.
Il racconto che ne vien fuori quello di una storia di amore, di perdita ma anche di riscatto, che offre un punto di vista penetrante e toccante su questioni di attualità sociale.
La trama ruota intorno alle vicende di Marco, interpretato da Riccardo Scamarcio, un avvocato di Bari, la cui vita viene sconvolta quando Martina, interpretata da Daniela Ramírez, decide di tornare in Cile con il loro figlio Mateo.
La decisione di Martina di partire improvvisamente e senza avviso precipita Marco in una disperata ricerca del figlio in una metropoli sudamericana di 6 milioni di persone, sottolineando la sua lotta contro un sistema giudiziario internazionale apparentemente insensibile al legame tra padre e figlio.
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