Scopri la recensione di questo film drammatico italiano ambientato nella Sicilia di fine ‘800, è tratto da un romanzo censurato, ed oggi disponibile su Raiplay.

Una storia ambientata nella Sicilia di fine ‘800 in cui tra la decadenza dell’aristocrazia, l’ipocrisia della classe politica e il conflitto tra tradizione e modernità viene evidenziato come la sete di potere e la corruzione siano elementi senza tempo, in grado di corrodere l’animo umano.

Su Raiplay c’è un bel lavoro da non perdere, “I Vicerè”,  un film drammatico storico del 2007 diretto da Roberto Faenza (“Sostiene Pereira”, “Alla luce del sole”, “I giorni dell’abbandono”), basato sull’omonimo romanzo di Federico De Roberto, pubblicato nel 1894.

Il film, uscito nelle sale italiane il 9 novembre 2007, è una fedele trasposizione cinematografica del libro, che offre una critica feroce alla società aristocratica siciliana e alla classe politica del tempo.

Il film è stato accolto con favore dalla critica ed anche il pubblico ha apprezzato l’opera, come testimoniano il 75% di consensi positivi su Google e la valutazione media di 6,2 delle recensioni sul portale specializzato IMDb.

Da segnalare i 4 David di Donatello, i due Globo d’Oro ed altrettanti Nastri d’Argento messi in bacheca dalla pellicola.

Prodotto da Elda Ferri per Jean Vigo Italia, in collaborazione con Rai Cinema e con il supporto del Ministero per i Beni e le Attività Culturali italiano, il film vanta un cast di bravi attori attori italiani tra cui spiccano Alessandro Preziosi (“Per amore del mio popolo”, “L’amore rubato”, “Mine vaganti”), che interpreta il protagonista Consalvo Uzeda, Lando Buzzanca nel ruolo del principe Giacomo Uzeda, e Cristiana Capotondi (“La mafia uccide solo d’estate”, “7 minuti”) nei panni di Teresa Uzeda.

Da segnalare anche la partecipazione di Lucia Bosè, Assumpta Serna e Sebastiano Lo Monaco.

Su Raiplay, “I Vicerè” offre una potente riflessione sulla natura del potere e sulle dinamiche di corruzione che possono distruggere non solo le famiglie, ma anche l’intera società.

Grazie a una regia solida, a una sceneggiatura fedele e a interpretazioni eccellenti, il film riesce a catturare l’essenza del romanzo di De Roberto, a lungo censurato ai suoi tempi, portando sullo schermo una storia che, sebbene ambientata nel passato, risuona ancora oggi per la sua attualità.

La trama de “I Vicerè” si sviluppa attorno alla potente e decadente famiglia Uzeda, di origine spagnola, che domina la scena politica e sociale della Sicilia nel corso del XIX secolo. La storia è narrata attraverso gli occhi di Consalvo, l’ultimo discendente della famiglia, che osserva e critica le dinamiche di potere, le ipocrisie e le corruzioni che caratterizzano i suoi parenti.

Il film si apre con la morte della principessa Teresa, matriarca della famiglia Uzeda, un evento che innesca una serie di intrighi e lotte per l’eredità. Attraverso una serie di flashback e narrazioni, il lungoetraggio disponibile su Raiplay esplora le vicende dei vari membri della famiglia, mostrando come ciascuno di loro sia profondamente influenzato dall’ambizione, dalla sete di potere e dalla mancanza di scrupoli morali.

Il giovane Consalvo, inviato a Napoli per proseguire gli studi, cresce con un sentimento di disprezzo verso la sua famiglia, che considera simbolo di un’aristocrazia corrotta e decadente. Tuttavia, al ritorno in Sicilia, si ritrova intrappolato nelle stesse dinamiche di potere che aveva sempre criticato.

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