Leggi la recensione e guarda il trailer del film in quattro episodi che puoi vedere su Raiplay: uno spaccato della società italiana dagli anni ’60 ai primi anni Duemila.
Un film che è un viaggio epico attraverso la storia d’Italia contemporanea: Raiplay ripropone il capolavoro di Marco Tullio Giordana “La meglio gioventù”, uno spaccato del nostro paese raccontato attraverso le vicende di una famiglia borghese romana che si snodano lungo trentasette anni, dal 1966 (con l’alluvione di Firenze) al 2003, attraversando gli anni bui del terrorismo.
A dare il titolo al lavoro la cui sceneggiatura è stata firmata da Sandro Petraglia e Stefano Rulli e che è stato prodotto da BiBi Film, l’omonima raccolta di poesie di Pier Paolo Pasolini.
Per i temi trattati e lo stile narrativo, il film è considerato uno dei migliori esempi del cinema italiano contemporaneo. La conferma arriva anche dagli ampi consensi che ancora oggi registra, con l’85% degli utenti Google a cui la pellicola è piaciuta.
Su Raiplay il film che complessivamente ha la durata di sei ore, è suddiviso in quattro episodi da 90 minuti.
Il cast è composto da alcuni tra i più bravi attori italiani, come Luigi Lo Cascio (“I cento passi”, “Il più bel giorno della mia vita”, “Buongiorno notte”), Alessio Boni (“Senza paura”, “La bestia nel cuore”, “Yara”), Jasmine Trinca (“La stanza del figlio”, “Manuale d’amore”, “Romanzo criminale”), Sonia Bergamasco (“L’amore probabilmente”, “Io e te”, “Come un gatto in tangenziale”) e Riccardo Scamarcio (“Tre metri sopra il cielo”, “Mine vaganti”, “Nessuno si salva da solo”).
“La Meglio Gioventù” è uno sguardo generale su un Paese in evoluzione. Il regista riesce in maniera magistrale a mescolare le vicende di una famiglia con quelle del tessuto politico e sociale facendo emergere da un lato le emozioni degli uni, dall’altro i segni del cambiamento.
E così, in questa serie di intrecci tra storie personali ed eventi storici, il contesto politico diventa parte integrante della narrazione senza sacrificare l’intimità dei personaggi. La scelta di seguire la vita di due fratelli offre al pubblico una finestra unica sulla complessità delle relazioni familiari e degli impatti duraturi delle scelte personali.
l film inizia nell’estate del 1966, seguendo due fratelli Carati, Nicola (Luigi Lo Cascio) e Matteo Carati (Alessio Boni), lungo il corso della loro vita e delle loro esperienze. I due, inizialmente studenti in lettere e medicina, sono immersi nel fervore dei cambiamenti sociali e politici dell’epoca. Durante un incontro con una giovane ragazza, Giorgia (Jasmine Trinca), il destino della famiglia Carati prende una piega inaspettata.
Il racconto si evolve attraverso gli anni tumultuosi delle lotte studentesche, gli ideali politici, le sfide personali e le tragedie familiari. La trama segue le vite intrecciate dei personaggi attraverso le diverse fasi della storia italiana, dalla caduta del governo democristiano agli anni di piombo, fino alle trasformazioni socio-economiche degli anni ’90.
La famiglia Carati diventa uno specchio della società italiana in continuo cambiamento, riflettendo le aspirazioni, le disillusioni e la resilienza di una generazione. Il film si conclude con una riflessione sulla natura effimera della vita e sulla ricerca costante della “meglio gioventù”.
“La Meglio Gioventù” ha ricevuto numerosi premi e riconoscimenti, tra cui il premio Un certain Regard al Festival di Cannes 2003 e il David di Donatello per il miglior film nel 2004. Ed è anche grazie a questi riconoscimenti che rimane una pietra miliare nel panorama cinematografico italiano, un’esperienza che continua a suscitare riflessioni ed emozioni a distanza di oltre vent’anni dalla sua uscita.
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