Leggi la recensione di un film drammatico su Raiplay ispirato alla vita di Steven Spelberg uno dei più grandi registi di tutti i tempi.
“I film sono sogni che non dimenticherai mai”. Cosa accade quando i ricordi d’infanzia riaffiorano come lampi che illuminano la strada verso il futuro? Semplice: se ti chiami Steven Spelberg ne tiri fuori un capolavoro da sette nomination ai premi Oscar che oggi puoi vedere su Raiplay.
The Fabelmans è un film del 2022, diretto dal leggendario autore di film che hanno fatto la storia del cinema mondiale come E.T. l’extra-terrestre, Schindler’s List e Jurassic Park.
Uscito nelle sale statunitensi a novembre 2022 e distribuito a livello internazionale nei primi mesi del 2023, questo film drammatico rappresenta un ritorno alle radici per il regista, che trae ispirazione dalla sua stessa infanzia per raccontare la storia di un giovane appassionato di cinema.
The New Yorker lo ha definito “la canzone di Spielberg su se stesso”
Nel cast troviamo Michelle Williams (Blue Valentine, Tutti i soldi del mondo, Marilyn, The Greatest Showman) nel ruolo della madre Mitzi, Paul Dano (The Guilty, Innocenti bugie, Prisoners) nel ruolo del padre Burt e Gabriel LaBelle (Dead Shack, The Predator, El Tonto) come il giovane protagonista Sammy Fabelman. Accanto a loro spicca anche Seth Rogen (Knocked Up, The Interview, Steve Jobs).
Prodotto da Amblin Entertainment e Universal Pictures, la pellicola ha ricevuto diversi riconoscimenti, tra cui sette nomination agli Oscar, il Golden Globe per la miglior regia a Steven Spielberg, il David di Donatello per il miglior film straniero.
Nel buio di una sala cinematografica o tra i corridoi di casa, un giovane talento scopre che i sogni non sono fatti solo di luce e gioia, ma anche di insicurezze e sacrifici necessari a plasmare il proprio destino.
Ambientato a cavallo tra gli anni ’50 e ’60, il racconto da seguire su Raiplay segue la crescita di Sammy Fabelman, un ragazzino che scopre ben presto la magia del cinema e inizia a girare i suoi primi cortometraggi con la cinepresa di famiglia.
Mentre la sua passione per la settima arte fiorisce, la vita domestica di Sammy si rivela più complessa di quanto sembri: i conflitti tra Mitzi e Burt, legati alla natura sentimentale di lei e al pragmatismo di lui, diventano scintille di tensione pronte a esplodere.
Tra cambi di residenza, nuove amicizie e avventure adolescenziali, Sammy lotta per affermare la propria identità artistica, scoprendo che le storie che amiamo raccontare sono intrecciate a doppio filo alle relazioni più intime che ci formano e ci feriscono. Con uno stile intimo e personale, Spielberg pennella un quadro commovente di come il cinema possa diventare uno specchio che riflette e svela verità scomode.
Parlando del rapporto del regista con la mamma, Vanity Fair evidenzia che “ora che ha 75 anni, Spielberg sembra aver acquisito una certa compassionevole chiarezza per un genitore che, all’epoca, sembrava essere stata una presenza spesso spaventosa e frustrante nella sua vita”.
The Fabelmans ha ottenuto un incasso mondiale di circa 45,5 milioni di dollari al botteghino. Gli utenti Google esprimono un gradimento attorno al 74%, mentre su IMDb il film vanta una valutazione media di 7,5/10. Su RottenTomatoes, invece, la percentuale di recensioni positive raggiunge il 92%, segno di un forte consenso da parte della critica internazionale.
Ora che è disponibile su Raiplay, la visione di questo film si rivela un’opportunità imperdibile per gli amanti del cinema d’autore e i fan di Spielberg in cerca di un’opera dal taglio più intimo.
Perché The Fabelmans funziona come una lettera d’amore al cinema, capace di comunicare al pubblico tutta la meraviglia e la paura che convivono nella crescita personale. Il conflitto tra l’idealismo giovanile e le difficoltà reali di un nucleo familiare in crisi regala momenti di rara autenticità.
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