Scopri questi tre film d’autore in visione su RaiPlay con storie dalle narrazioni crude ed intense e dalla tensione crescente.
Cerchi idee per una serata da trascorrere sul divano e dedicata al cinema italiano? Raiplay offre una selezione di film drammatici che ti faranno immergere in storie ricche di pathos ed emozione.
Spulciando tra le proposte della piattaforma digitale, ho selezionato tre film, ognuno con una narrazione unica e coinvolgente. Pellicole che esplorano argomenti come la ricerca della verità, l’ambizione, le relazioni familiari, il tutto presentato sotto la lente di ingrandimento di registi acclamati e attori di grande talento.
Ciascun lavoro è un invito a riflettere sulla propria vita e sulle scelte che definiscono chi siamo, rendendo questi film drammatici un’esperienza imperdibile su Raiplay.
Fortapàsc
Su Raiplay, un cult del cinema italiano di denuncia, un’opera che racconta la toccante e tragica storia di Giancarlo Siani, il giovane giornalista napoletano il cui impegno nella lotta contro la camorra lo ha condotto a un tragico destino. Attraverso una narrazione cruda e intensa, “Fortapàasc” presenta il sacrificio di Siani, assassinato a soli 26 anni per la sua dedizione nel rivelare le verità scomode riguardo al crimine organizzato.
Il giornalista, interpretato con maestria da Libero De Rienzo, emerge come figura centrale in una battaglia per la giustizia e la trasparenza. La sua passione per la verità lo spinge a indagare e denunciare gli affari illeciti dei boss della camorra, una missione pericolosa in una Torre Annunziata assediata dalla criminalità. Nonostante le minacce, Siani rimane fermo nel suo intento di divulgare la verità, un percorso che lo rende un bersaglio.
Il film, diretto da Marco Risi, evoca già nel titolo “Fortapàsc” l’idea di un assedio, paragonando Torre Annunziata al Fort Apache dei film western, un luogo di continua lotta e resistenza.
Con un cast di supporto che include Michele Riondino, Ennio Fantastichini, Daniele Pecci, Valentina Lodovini e Massimiliano Gallo, “Fortapàsc”è un’opera significativa per comprendere le dinamiche della criminalità nel Sud Italia.
Questo biopic drammatico non solo rende omaggio a un eroe del giornalismo italiano ma apre uno spaccato sulla realtà sociale e sulle sulla lotta per la giustizia.
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Alza la testa
Uno sguardo profondo sulle dinamiche di relazione padre-figlio che si sviluppano attraverso lo sport. Con un cast di talento guidato da Sergio Castellitto e Gabriele Campanelli, su Raiplay c’è “Alza la testa”, un film italiano di genere drammatico che racconta di aspirazioni, sogni e pesi delle aspettative.
Antonio Mero, interpretato da Castellitto, è un padre single e operatore portuale che trasferisce al figlio adolescente, Lorenzo, la sua passione non realizzata per il pugilato. Antonio spinge Lorenzo oltre i limiti fisici ed emotivi in nome di un sogno di successo che lui stesso non è riuscito a realizzare.
Il desiderio di Antonio di vedere Lorenzo riuscire là dove lui ha fallito è la fonte di una tensione crescente, che mette alla prova il loro legame. La regia di Angelini sfrutta il pugilato come metafora della lotta personale e interpersonale, con scene che enfatizzano la fisicità dello sport e le sue implicazioni emotive.
La performance di Castellitto è strardinaria: come pochi altri riesce a mettere in mostra un ventagio di emozioni che passano dall’orgoglio e la determinazione alla disperazione e al dubbio.
“Alza la testa” ha ricevuto una candidatura ai David di Donatello e due ai Nastri d’Argento. E’ una pellicola che si lascia guardare per i temi che sottende, come quelli della responsabilità genitoriale, dell’aspirazione e del sacrificio attraverso una lente realistica e impegnativa.
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Naufragi
Il film drammatico italiano “Naufragi”, che consiglio di vedere su Raiplay, è una intensa esplorazione della capacità umana di superare le avversità. Diretto da Stefano Chiantini, il lavoro del 2021 presenta una narrazione che alterna momenti di crisi a momenti di speranza, offrendo un’analisi profonda delle dinamiche familiari e personali.
La storia segue Maria Palusci, interpretata con maestria da Micaela Ramazzotti, una donna che inizialmente appare debole e instabile, ma che, di fronte a una tragedia, rivela una sorprendente forza interiore. La morte improvvisa del marito Antonio, interpretato da Mario Squeglia, la lascia sola a gestire le sfide quotidiane e il mantenimento della coesione familiare con i loro due figli.
Il film esplora il tema del lutto e della ripresa: dimostra come, nonostante il dolore e l’instabilità, sia possibile ritrovare sempre uno scopo alla propria vita.
La performance di Ramazzotti è centrale per il successo del film, perché conferisce profondità e autenticità al suo personaggio. Il suo impegno nel rialzarsi e nel reinventare la sua vita, nonostante le circostanze avverse, è presentato con un realismo che risuona con molti spettatori.
Accanto a lei, Mario Squeglia offre un solido supporto narrativo, raffigurando un personaggio che, sebbene assente nella maggior parte del film, ha un impatto duraturo sulla trama e sui temi di fondo.
“Naufragi” non solo intrattiene ma invita anche a riflettere sulla propria capacità di affrontare e superare le difficoltà. Una bella pagina di cinema italiano contemporaneo che combina dramma personale con una forte critica sociale.
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